22% DI CRESCITA - Il gruppo Toyota si accinge a chiudere il 2012 dall’alto della posizione di leader mondiale. A pochi giorni dalla fine dell’anno le previsioni stimano in 9,7 milioni i veicoli Toyota e Lexus venduti nel mondo, che significano il 22% in più rispetto al 2011. E il risultato del 2012 non è solo superiore a quello dell’anno scorso, ma è anche il migliore dal 2000 e soprattutto proietta la Toyota al primo posto nella graduatoria mondiale dei costruttori.
GRANDE RECUPERO - Alla base dell’esito positivo dell’anno ci sono soprattutto le vendite realizzate negli Stati Uniti e in Asia. In pratica la Toyota in meno di due anni ha recuperato il terreno perduto con il disastro del terremoto e relativo tsunami del marzo 2011 in Giappone, e delle inondazioni verificatesi nell’autunno successivo in Thailandia.
NONOSTANTE LA CINA - Il bilancio della Toyota è ancora più rimarchevole se si tiene conto che in Cina ha segnato un arretramento del 3,3%, causato del boicottaggio commerciale verso i prodotti giapponesi in seguito ai contrasti tra Cina e Giappone per la sovranità territoriale sulle isole Senkaku/Diaoyu.
FESTA ROVINATA - Il lusinghiero fine anno di Toyota è però un po’ incrinato dalla costosa conclusione di una annosa vicenda legale promossa negli Usa per problemi al regolatore di velocità di milioni di veicoli Toyota. I vertici della Toyota hanno deciso di chiudere la causa siglando un accordo davanti al tribunale di Santa Ana, in California. “Pensiamo che non ci sia stata alcuna dimostrazione della pericolosità delle nostre auto, ma riteniamo che sia meglio per tutti chiudere la vicenda e voltare pagina” ha dichiarato Christopher P. Reynolds, vice presidente del gruppo Toyota.
Qui sopra la Yaris, più in alto la nuova Auris.
REGOLATORE DI VELOCITÀ - La questione era iniziata nel settembre del 2009 con il “richiamo” di 3,8 milioni di veicoli per problemi al regolatore di velocità. Ciò perché si erano verificati diversi problemi e incidenti, anche con vittime. In quel contesto ci fu chi sostenne che gli incidenti erano dovuti appunto al blocco dell’acceleratore. In tempi successivi ci sono stati altri “richiami”, per complessivi 10 milioni di veicoli. Ne cominciò così una causa collettiva (class action) davanti ai giudici di Santa Ana. Gli automobilisti coinvolti sono 16 milioni.
AGREEMENT - L’accordo raggiunto prevede che la Toyota proceda all’installazione di nuovi dispositivi, oltre al risarcimento degli eventuali danni derivati dal problema. Totale a pagare: 1,1 miliardi di dollari, circa 830 milioni di euro di euro, che rappresenta l’onere più alto mai sostenuto da una causa automobilistica per vicende del genere. Da notare che dal 2009 a oggi, sempre per questa vicenda, la Toyota ha già pagato svariati milioni di dollari a vario titolo (66,2 milioni alla U.S. National Highway Traffic Safety Administration per le modalità in cui erano stati effettuate alcune operazione di “richiamo”, e 25,5 milioni a un gruppo di investitori che avevano fatto causa alla società per omesse informazioni circa i problemi tecnici in questione.