VIA IL CORDONE - Avere un’auto che da sola fa il pieno quando è ferma, senza che ci si debba preoccupare di aprire sportelli, attaccare cavi o fare alcunché: questo è il sogno di molti. Per renderlo realtà, la Toyota ha stretto un accordo con una piccola società americana, la WiTricity, che si occupa di sviluppare sistemi di ricarica senza fili (non a caso, il suo nome è la contrazione di “wireless electricity”, ovvero elettricità senza fili). L’intesa, servirà al colosso giapponese per dotare i suoi futuri veicoli elettrici o ibridi plug-in (ovvero con batteria ricaricabile non solo in movimento ma anche da una presa di corrente) di questa comoda tecnologia.
ENERGIA A DISTANZA - Il sistema è nato nei laboratori del MIT, la celebre università di Boston. Il suo principio è quello conosciuto della risonanza magnetica: si trasforma la corrente elettrica continua in corrente alternata ad alta frequenza (250 kHz), che dà luogo a un campo magnetico che oscilla alla stessa frequenza. Quando un apposito ricevitore entra nel raggio di azione, il suo campo magnetico inizia a oscillare alla stessa frequenza e, con un processo contrario, questa energia magnetica è ri-trasformata in elettricità, che poi finisce nelle batterie (di un’auto, come di un telefonino). Attualmente, per essere efficiente il ricevitore deve stare a una distanza di 15-30 cm dal risuonatore, ma esistono anche dei veri e propri ripetitori di segnale che permettono di estendere questo raggio di azione. Secondo l’azienda, nel migliore dei casi si arriva a oltre il 95% di efficienza (ovvero, meno del 5% dell’energia viene sprecata nel trasferimento) mentre non ci sarebbero rischi per la salute.
CI GUIDI SOPRA - Come mostra il disegno (sopra), l’idea è quella di posizionare il primo “risuonatore” nel pavimento (del box di casa e in parcheggi appositamente attrezzati) e il secondo sotto l’auto. Nel momento in cui la vettura viene posizionata sopra il dispositivo interrato, parte la ricarica. L’idea, primo frutto degli accordi presi a ottobre 2010 dalla WiTricity con la Delphi Automotive, non è nuova; tanto che esistono già in commercio dispositivi simili che ricaricano cellulari o spazzolini da denti elettrici. Questi, però, richiedono una distanza fra i due elementi di qualche millimetro al massimo poiché sfruttano l’induzione magnetica e non la risonanza. Nonostante questo apparente svantaggio, il popolare motore di ricerca Google ha deciso di investire su questa seconda soluzione, installando poche settimane fa nel proprio quartier generale in California, a Mountain View, delle piattaforme di ricarica per vetture elettriche dell’azienda Plugless Power.