NEWS

La Volkswagen trova l’accordo con i lavoratori

Pubblicato 21 dicembre 2024

Il numero dei lavoratori verrà ridotto di 35.000 unità in 5 anni, ma senza licenziamenti e non ci saranno chiusure d'impianti. Entrambe le parti si dichiarano soddisfatte.

La Volkswagen trova l’accordo con i lavoratori

MIRACOLO DI NATALE - In un'atmosfera tesa e dopo lunghe trattative, la Volkswagen e i sindacati tedeschi hanno raggiunto un accordo che scongiura lo spettro degli scioperi e traccia una nuova rotta per il colosso automobilistico. L'intesa, definita un “miracolo di Natale” dai leader sindacali, è arrivata dopo 70 ore di trattative e prevede una profonda ristrutturazione dell'azienda, con oltre 35.000 posti di lavoro persi entro il 2030, ma senza licenzimaneti diretti. In cambio, il costruttore tedesco rinuncia ai tagli salariali e si impegna a non chiudere immediatamente alcun stabilimento. 

RISPARMIO DI 15 MILIARDI - La casa automobilistica ha affermato che l’accordo consentirà di risparmiare circa 15 miliardi di euro all’anno nel medio termine: “Con il pacchetto di misure concordato, l'azienda ha tracciato una rotta decisiva per il suo futuro in termini di costi, capacità e strutture. Ora siamo di nuovo in grado di plasmare con successo il nostro destino”, ha affermato in una nota il ceo del Gruppo Volkswagen Oliver Blume. “Nessuno stabilimento verrà chiuso, nessuno verrà licenziato per motivi operativi e il nostro contratto salariale aziendale sarà garantito a lungo termine”, ha affermato dichiarato soddisfatta la presidente del comitato aziendale Daniela Cavallo.

COSA CAMBIA - Non ci saranno chiusure di impianti immediate, anche se la Volkswagen sta esaminando possibili opzioni per lo stabilimento di Dresda, dove la produzione sarà interrotta entro la fine del 2025. Anche il sito di Osnabrueck è sotto la lente di ingrandimento: si studia come riadattarlo, valutando anche la possibilità di una vendita. Mentre la produzione a Wolfsburg sarà ridotta da quattro a due linee di assemblaggio, parte della produzione dovrebbe essere spostata in Messico. Con l’accordo collettivo, il personale non riceverà aumenti di salario per i prossimi quattro anni e alcuni bonus saranno eliminati o ridotti. E il taglio dei 35.000 posti? “Non comporteranno licenziamenti obbligatori, fanno parte di una soluzione per far fronte alla sovraccapacità e saranno realizzati in modo socialmente responsabile”, ha detto Thorsten Groeger, capo negoziatore del sindacato IG Metall.



Aggiungi un commento
Ritratto di Solstice
21 dicembre 2024 - 10:39
Molto meglio del previsto. Gli auguro che il problema non sia uscito ora dalla porta solo per rientrare fra qualche mese dalla finestra. I sindacati del nord Europa continuano a mostrarsi ossi durissimi.
Ritratto di bangalora
23 dicembre 2024 - 18:48
È solo una lenta agonia.
Ritratto di markb
21 dicembre 2024 - 10:47
Una superqatsola, 35000 persone perderanno comunque il loro posto, in una delle più grandi aziende automobilistiche del mondo. Paese che vai, sindacato colluso che trovi.
Ritratto di Volpe bianca
21 dicembre 2024 - 12:59
+1
Ritratto di giocchan
21 dicembre 2024 - 16:36
I 35000 posti sono dovuti a lavoratori a termine che non vengono rinnovati e gente che va in pensione che non verrà sostituita (in pratica, assunzioni bloccate).
Ritratto di AlCabrio
21 dicembre 2024 - 17:06
Esatto: +35k
Ritratto di Tistiro
21 dicembre 2024 - 11:17
Mi sa che il grinch ci ha messo lo zampino... comunque se sono contenti va benissimo.
Ritratto di Tistiro
21 dicembre 2024 - 11:21
Praticamente i pensionati non saranno sostituiti e uno stabilimento venduto.
Ritratto di forfEit
21 dicembre 2024 - 11:22
Non si fossero buttatiappesce sull'elettrico => sarebbe andata sicuramente anche peggio
Ritratto di Edo-R
21 dicembre 2024 - 12:18
Don't worry, la realizzazione del taglio dei 35Mila posti verrà attuato in maniera socialmente responsabile= prossimi OSS ?
Ritratto di deutsch
21 dicembre 2024 - 13:19
4
O forse sarebbe stato ancora peggio visto che i problemi derivano soprattutto dai mercati cinesi
Ritratto di forfEit
21 dicembre 2024 - 13:46
Sì ma le Cinesi invero ci stanno invadendo più con le loro termiche (nel loro piccole), eh
Ritratto di Midoriya-Izuku
22 dicembre 2024 - 11:54
Sta di fatto che forfeit aka nicktwo rimane disoccupato
Ritratto di deutsch
23 dicembre 2024 - 08:50
4
sono le europee che continuano a lasciare ampi spazi scoperti creando le condizioni per il loro ingresso. gli hanno messo i dazi sulle bev pensando di aver risolto ma non hanno considerato che stanno maturando anche col termico sia a livello di design che di motori, vedi il recente full hybrid di mg
Ritratto di bangalora
23 dicembre 2024 - 18:51
Mi sa che VW se vorrà rimanere a galla farà un accordo con i China per i motori
Ritratto di n3m3six
21 dicembre 2024 - 12:22
1
realizzati in modo socialmente responsabile Un modo educato per dire che lo hanno preso nel di dietro
Ritratto di Volpe bianca
21 dicembre 2024 - 12:58
+1
Ritratto di markb
21 dicembre 2024 - 13:12
+2
Ritratto di Laf1974
21 dicembre 2024 - 12:33
La perdita di 35.000 posti di lavoro è una sconfitta per tutti e c'è poco da stare allegri. Vanno adottate politiche differenti quali lavorare tutti e meno ad esempio la settimana lavorativa di 4 giorni a 9 ore. Sarà una goccia nel mare ma l'indotto di 35.000 licenziati saranno altrettante auto che non si venderanno. Poche? Beh, è pur sempre una perdita di mercato.
Ritratto di Gordo88
21 dicembre 2024 - 12:56
1
Non parlerei di sovracapacità quando delle linee di produzione verranno a breve spostate in Messico, diciamo che si vuole tagliare sui costi perchè sono necessari investimenti massicci nell' elettrico e questi verranno fatti a danno degli operai tedeschi..
Ritratto di Fortesque
21 dicembre 2024 - 16:39
In grande quello che è successo a KTM. Crisi, buco finanziario, salvataggio, concertazione, accordi, taglio dei lavoratori, spostamento linee produttive nei paesi emergenti. In tutto questo percorso gli stipendi dei boss non hanno subito niente mentre il culo degli operai che li ha fatti grassi e ricchi se lo sono trapanato molteplici volte.
Ritratto di giocchan
21 dicembre 2024 - 16:42
Devono tagliare sui costi perchè manodopera e costo dell'energia (che in germania dipende dal gas russo - che ora non c'è più) sono troppo elevati per continuare a produrre in germania. L'elettrico c'entra zero. Fino a oggi tutto era mascherato dai guadagni stratosferici fatti in cina... ma quelle vendite stanno assottigliandosi sempre più, da 4 mesi a questa parte in Cina le vendite di BEV e PHEV (soprattutto BYD) superano HEV e ICE, a tutto svantaggio di VW (ma anche Porsche, Nissan, Toyota, ecc...). Anzi, se VW oggi avesse avuto delle BEV / PHEV valide, sarebbe riuscita a tenere botta in Cina (esattamente come stà facendo Tesla)... purtroppo, le ID non sono competitive come le Tesla insideevs.it/news/744950/auto-elettriche-cina-novembre-2024/
Ritratto di forfEit
21 dicembre 2024 - 16:55
tutto ok (in quanto a concordare) in particolare la prima parte; solo un appunto relativamente al risvolto finale (non al tuo commento ma al dato fattuale dato dal link) : in China (a sentire in genere) pare che si comprerebbero SOLO elettriche, ma invece mo' fra poco finisce anche il 2024 e "siamo" ancora al punto che la metà delle auto vendute non sono nemmanco phev (oltre che non bev) e quindi "siamo" in termico pieno-pieno; e in fondo le stesse elettriche sono/saranno al 25% (circa) quindi né 40, né 60 o 80 o chissà quanta quota percentuale, come parrebbe invece dover essere alla base delle logiche che scaturiscono nei discorsi di qualcuno
Ritratto di giocchan
21 dicembre 2024 - 17:27
In Cina, a Novembre, hanno venduto 900k BEV e 604k PHEV. Rimanendo sulle BEV, sono aumentata del 29.3% su base anno-su-anno, e del 7.8% solo rispetto al mese di ottobre. Per essere un paese dove fino a qualche anno fa "le auto lì costano poco perchè se ne fregano delle emissioni di inquinanti delle auto", mi sembra un gran risultato. Il 2024 sarà l'ultimo anno dove in Cina si sono vendute più ICE / HEV che BEV / PHEV. cnevpost.com/2024/12/11/china-nev-sales-nov-2024-caam/
Ritratto di forfEit
21 dicembre 2024 - 17:33
Sì, ma io parlavo delle "storie attuali" dove a sentire parlare più di uno dici Cina e pare che non comprino altro che Elettriche. BEV al 30% laddove termiche "molto termiche" intanto ancora al 50% "dalle mie parti" significa che non c'è assolutamente alcun dominio sul mercato delle prime. E questo senza nemmeno doversi addentrare sul discorso "targabilità", che potrebbe essere un capitolo successivo...
Ritratto di forfEit
21 dicembre 2024 - 17:39
Idem il fatto di sommare il dato bev/phev. Da cosa verrebbe fuori tale gemellaggio visto che le phev comunque passano per i distributori e quindi carburanti e quindi il cattivo petrolio ecc.ecc.? Mai capito
Ritratto di forfEit
21 dicembre 2024 - 17:41
*Voglio dire: magari chi vive in data metropoli e necessita di targare l'auto nuova ma non ha garage o in generale possibilità di ricaricare => giocoforza ricorrerebbe a una phev che "necessariamente" userebbe per lo più come "termica"....
Ritratto di giocchan
21 dicembre 2024 - 17:55
Le BEV in Cina sono al 30%, su questo non ci piove... (aggiungo, in netta ascesa). Però non mi sembra un risultato da minimizzare, è una roba assurda pensando a dove sono partiti. Altra cosa: le PHEV non è vero che passano "necessariamente" per distributori... uno in teoria potrebbe anche solo ricaricarle alla spina e non metterci dentro mai nemmeno un litro di benzina... improbabile, ma possibile. Infine: non so se nel rimanente "50% scarso" di ICE quante siano effettivamente "molto termiche", o quante di quelle siano mild hybrid o full hybrid... Pensando però che da queste parti si spacciano MHEV e HEV come l'unico futuro possibile, mi sembra in Cina siano comunque parecchio avanti. Poi, chiaro, la Cina non è (ancora) la Norvegia... Altra considerazione: in Cina c'è tantissima disparità di ricchezza... chi abita in campagna e chi abita in città ha risorse economiche molto diverse e, presumibilmente, ha anche esigenze diverse rispetto a chi abita in città (per dire, in città sicuramente ci saranno molte più colonnine). Sarebbe interessante avere dettagli di come queste NEV siano distribuite sul territorio.
Ritratto di forfEit
21 dicembre 2024 - 18:17
" le PHEV non è vero che passano "necessariamente" per distributori..." Mi sembra un NonSense assoluto. Se NON passerai MAI per un distributore => che senso ha che ti prendi una Phev e non una BEV??? Pensaci, non ha senso affermare che una Phev potrebbe Non Dover Mai Passare per un distributore; sorry
Ritratto di giocchan
21 dicembre 2024 - 18:37
Intendo: rispetto a una full hybrid, non passano necessariamente per i distributori. Poi è logico che una PHEV ogni tanto va in giro anche a benzina, altrimenti sei solo un paranoico che voleva una BEV ma hai comprato una PHEV per l'ansia da ricarica. Però spesso chi ha una PHEV percorre il 60-70% dei suoi km li fa completamente in elettrico (almeno i possessori che conosco io)... Anche perchè, se devi andare sempre a benzina, compri una ICE e fine della storia... in Cina ci sono casini per immatricolarle solo in alcune grandi città, per il resto le ICE ancora si vendono.
Ritratto di forfEit
21 dicembre 2024 - 19:26
Perdonami ma a fare ragionamenti ASSOLUTI e CERTI "senza però alcun numero a supporto", non facciamo un servizio utile. Come per te a spanne la parte di Cinesi a comprare auto che vivono in metropoli potrebbe essere una particina (ma non sappiamo i numeri*) , allo stesso modo per qualcun altro potrebbero essere siano invece tanti e tali (con altrettanta assenza di cifre a conforto*) che poi alla fine bev e phev si vendano appunto solo in tali contesti metropolitani per la nota questione delle targhe a "difficile rilascio". Eh... E in tal caso, aggiungo, che uno non sapesse che farsene della Phev (a fronte di una termica altra qualsiasi) ma giocoforza se l'è dovuta prendere per poter avere una targa (e poi la usa da termica standard) => resta un'ipotesi validissima
Ritratto di forfEit
21 dicembre 2024 - 19:35
* L'amico digitale comunque parla di 20-30% di persone a vivere nelle grandi metropoli, lì. Già questo significherebbe che circa 1 auto su 4 potrebbe dover essere necessariamente phev/bev... E ciò senza nemmeno introdurre ipotesi su quale potrebbe essere l'utilizzatore tipo (e dove vive) di una bev/phev, che PER ME "a intuito" tenderebbe a ulteriormente concentrare in aree urabane (iperurbane a maggior ragione) quelli che si prendono un'elettrica (ma è un mia ipotesi)
Ritratto di Merletti Felice
24 dicembre 2024 - 14:39
giocchan Speriamo che il 2024 sia anche l'ultimo anno che aprono nuove miniere di carbone ma mi sa che non sarà così. Se è vero che la Cina ha investito molto anche nelle rinnovabili è altresì vero che in Cina non solo non si chiudono le centrali a carbone ma il governo ne sta costruendo nuove e, secondo l'International Energy Agency, la domanda cinese di carbone raggiungerà nel 2024 i 4,9 miliardi di tonnellate segnando un altro record. Per il quarto anno consecutivo nel 2024 si registra perciò un aumento di nuovi centrali a carbone nonostante l'impegno nel 2021 del presidente Xi Jinping di limitare i nuovi progetti a carbone. In questo contesto, tra le principali contraddizioni della Cina, c'è l'aumento di veicoli elettrici la cui alimentazione avviene con l'elettricità prodotta dalle centrali a carbone.
Ritratto di giocchan
25 dicembre 2024 - 03:48
In Cina stanno tagliando il carbone: più precisamente, il governo cinese non sta più approvando nuove centrali a carbone www.youtube.com/watch?v=NwQ8jL0i10M E la cosa è anche abbastanza ovvia - molto del carbone bruciato proviene importato dall'estero (Australia), mentre la Cina vuole rendersi indipendente "dagli stranieri".
Ritratto di Merletti Felice
25 dicembre 2024 - 10:16
giocchan evidentemente io e lei non abbiamo le stesse imfornazioni. Legga alcune delle mie di fonti. https://www.qualenergia.it/articoli/carbone-cina-corsa-continua / www.rinnovabili.it/mercato/politiche-e-normativa/centrali-a-carbone-cina-96-nuova-capacita-installata-2023/ Buon Natale e Buon Anno
Ritratto di giocchan
25 dicembre 2024 - 23:47
A grandi linee, possono essere coerenti entrambe le nostre fonti: il primo link che mi hai mandato è datato agosto 2023, il secondo "fotografa" una Cina che nel 2023 ancora usava in maniera significativa il carbone - specialmente rispetto al resto del mondo. Detto questo, la situazione è drasticamente cambiata già a metà 2024 - con le rinnovabili che stanno rapidamente prendendo il posto del carbone www.qualenergia.it/articoli/cina-potenza-fotovoltaica-eolica-supera-centrali-carbone . In tutto questo, la notizia (fonte Reuters) nel video di Novembre 2024 da me riportato - ovvero che la Cina ha interrotto l'approvazione di nuove centrali a carbone. Mi sembra tutto abbastanza coerente.
Ritratto di Merletti Felice
26 dicembre 2024 - 11:33
giocchane Vada su google e scriva: Cina nel 2024 usa ancora il carbone? Oppure La cina nel 2024 ha aperto nuove miniere di carbone. Vedra che ci sono notizie constrastanti, ad ogni modo spero che quello che dice il sito da lei indicatomi sia veritiero, Perché tra Cina, India, USA, Sud-est asiatico o Asia sud orientale sono gli stati o zone più inquinanti dove vive quasi la metà della popolazione mondiale. Buona giornata
Ritratto di giocchan
26 dicembre 2024 - 14:11
Chiariamo: la Cina nel 2024 USA ancora il carbone? Certo che sì! La cina nel 2024 ha aperto nuove miniere? Certo che sì! La notizia da me riportato è che da novembre/dicembre 2024 in avanti non ne aprirà di nuove... continuerà comunque ad usare quelle preesistenti. Prima o poi le chiuderà? Sicuramente, fosse solo perchè stà continuando in maniera iper-aggressiva a installare fotovoltaico e eolico. Se poi dovesse fermarsi e tornare indietro al carbone, allora parleremo di un'altro futuro. Ma la tendenza non è quella, stanno producendo e installando km e km di fotovoltaico... Per dire, notizia di Novembre: la Cina ha inaugurato la prima fetta di un enorme solar field offshore (in mare), che a regime produrrà 1GW... una roba grande 1223 ettari, a 8 km dalla costa, in grado di soddisfare da sola l'esigenze di 2.67 milioni di cittadini... più o meno tutta Roma. www.pv-magazine.com/2024/11/15/chn-energy-starts-connecting-1-gw-of-offshore-solar-in-china/
Ritratto di Merletti Felice
26 dicembre 2024 - 15:51
giocchan Lei è stato ancora in Cina? Le garantisco che la realta è ben diversa da quello che si vede a Beijing e a Shenzhen e poi lei crede a questa dittatura? Si ricordi che sono dei veri e propri maestri nel mistificare la realtà. PS infatti io avevo esordito con queste parole: Speriamo che il 2024 sia anche l'ultimo anno che aprono nuove miniere di carbone ma mi sa che non sarà così. Buona Giornata
Ritratto di giocchan
26 dicembre 2024 - 17:15
Mai stato in Cina - leggo le notizie e le riporto, tutto qui. Detto questo, basta un banale Google Map per vedere i solar field installati in una certa nazione, non serve chissà cosa. Riguardo invece il consumo di carbone, un'elemento di contro-verifica è l'export dall'Australia: da sempre, la Cina ha importato massicci quantitativi di carbone da loro, e la domanda sta calando in maniera netta. Detto questo, non ci vedo nulla di strano nel fatto che la Cina stia passando al fotovoltaico / eolico: è semplicemente più economico che continuare a importare carbone dall'estero. Non solo, la Cina è una dittatura: se vogliono imporre di costruire una pala eolica dietro casa tua, lo fanno, nessuno scende in piazza a manifestare o denuncia lo stato... Hanno una enorme produzione di pannelli fotovoltaici e batterie, quindi riescono a tenere bassi i prezzi... e questa cosa incidentalmente agevola anche l'export. Lo fanno per amore della natura o per contenere le emissioni di Co2? Ovviamente no, lo fanno solo perchè risparmiano soldi e si rendono indipendenti dalle altre nazioni. Una roba che a noi italiani, che abbiamo sole in abbondanza ma non estraiamo nè petrolio nè gas, sembra fare schifo.
Ritratto di Merletti Felice
26 dicembre 2024 - 21:42
Io ci sono stato parecchie volte, sia a Beijing e a Shenzhen, e dico non è tutto oro quella che luccica, in quanto all'importazione del carbone dall'Australia non diranno ne a mè ne a lei e a nessuno altro, quanti milioni di tonnellate importeranno realmente. Detto questo della Cina non ne voglio più parlare. In Italia è vero che abbiamo un poco di petrolio e di gas ma chi li estrae con quelle teste di rapa dei verdi? Un tipico esempio è la Grillina Todde governatrice della Sardegna l'ambientalista che non vuole l'eolico, dice che la Sardegna produce più energia di quello che serve al loro fabbisogno, ma non dice che le centrali di Fiume Santo e Portoscuso funzionano a carbone, mentre le termoelettriche mi sembra che siano quattro, la Sulcis e l'impianto di Assemini (entrambi di proprietà dell'Enel), la Biopower Sardegna di Ottana (Alperia Trading), e Fiumesanto di Porto Torres (Ep Produzione).
Ritratto di telemo
21 dicembre 2024 - 18:03
L'elettrico c'entra, è inutile che cerchi di scagionare dalla crisi dell'automotive europea. È colpa della forzatura nel dover costruire per auto elettriche per far contenti gli ecologisti con il rolex che siedono nel parlamento europeo, se assisteremo al tracollo del settore automobilistico europeo.
Ritratto di giocchan
21 dicembre 2024 - 18:38
Ti stavo per rispondere, poi ho letto "telemo" e mi sono fermato.
Ritratto di Volpe bianca
21 dicembre 2024 - 12:58
Entrambe le parti si dichiarono soddisfatte. Non ci saranno chiusure immediate, quindi le suddette chiusure restano comunque possibili se non probabili in futuro, taglio socialmente responsabile di 35k posti di lavoro e sbiriguda superca**ola prematurata come se fosse antani. Il lato più triste della vicenda è che anche i sindacati si dichiarano soddisfatti, per loro il bonus da parte del datore di lavoro è rimasto, sicuramente. Qui, come in Italia, capaci solo di sventolare le bandierine di partito e cantare qualche slogan con il megafono, per il resto, per quello che conta, il nulla totale.
Ritratto di giocchan
21 dicembre 2024 - 16:50
Pensare che si potesse andare avanti come se non fosse successo nulla era folle. I sindacati hanno probabilmente trovato il miglior compromesso possibile: i 35k si ridurranno in maniera "naturale", bloccando le nuove assunzioni. Il vero problema è che questi stabilimenti, già oggi estremamente sotto-utilizzati, lo saranno ancora di più (meno sono utilizzati, più il costo per produrre un'auto sale). L'unica vera soluzione per scacciare la crisi è che la UE manipoli le cose per far si che si vendano più auto: che so, obbligare tutti i cittadini a comprare BEV mettendo sostanziosi incentivi (o penalizzando pesantemente chi non ne ha una). Ma, anche lì, VW dovrebbe riuscire a proporre delle BEV valide, altrimenti chi compra va su altro... il 2025 è l'ultimo anno utile per vendere BEV senza grande concorrenza, dal 2026 BYD e altri costruttori cinesi inizieranno a produrre in europa, evitando i dazi... e la ID.3 a 36.5k, con batteria da 52kWh, sarà impresentabile.
Ritratto di forfEit
21 dicembre 2024 - 17:11
--che so, obbligare tutti i cittadini a comprare BEV mettendo sostanziosi incentivi (o penalizzando pesantemente chi non ne ha una)-- Ecco, bravo; ora mettiamoci pure a consigliargliele certe "cose"... :)
Ritratto di telemo
21 dicembre 2024 - 17:57
Quando lo capirà minus habens di un giocchan, che è proprio l'elettrico ad aver messo in difficoltà l'intero settore automobilistico e industriale europeo!..L'elettrico è la rovina di questa catastrofe, non ci resta che la carestia grazie a voi fanatici sostenitore dell'elettrico, con la vostra propaganda terroristica contro il termico.
Ritratto di Gordo88
21 dicembre 2024 - 17:59
1
Sono 10k euro tout court per l' acquisto di bev in tutta l' eu.. che faccio lascio?
Ritratto di n3m3six
21 dicembre 2024 - 19:52
1
Solo 10000? Almeno il doppio
Ritratto di Adso da Melk
21 dicembre 2024 - 21:52
Da rinchiudere ...forumisti pef finta..il forum se lo scrive la redazione del giornale che è pro elettrico.
Ritratto di Beppe_90
22 dicembre 2024 - 17:13
“obbligare tutti i cittadini a comprare BEV mettendo sostanziosi incentivi (o penalizzando pesantemente chi non ne ha una” Gioacchino o come ti chiami.. questa tua frase mi fa ribrezzo nel 2025 ormai…
Ritratto di giocchan
22 dicembre 2024 - 17:54
La mia era una provocazione... però di fatto lo scopo dello "stop 2035" - ma anche dei vari EuroX - è quello. Ai piani alti a nessuno frega della salute dei cittadini, figurati se gliene frega veramente del pianeta, ecc... La realtà è che servono motivi per far comprare automobili: visto che da decine di anni siamo in un periodo di stagnazione tecnologica in campo automobilistico, serve un "buon motivo" per far comprare l'auto nuova. Le maglie dell'inquinamento e la preoccupazione per la salute dei cittadini si allargano e si stringono alla bisogna. Arriva il diesel common rail / iniettore p0mpa, che rappresenta una vera innovazione per costi e prestazioni? Perfetto, chiudiamo un'occhio sul particolato, e viva il diesel. Diesel ovunque, e tutti a comprare il diesel per risparmiare. Poi serve comprare altre auto... e allora sotto a stringere di nuovo sul "problema salute", ed ecco le varie classi EuroX per comprare ogni volta il diesel meno inquinante. E ora pensiamo non solo alla salute dei cittadini, ma addirittura a quella del pianeta! Ed ecco il "vincolo BEV 2035". La realtà è che le emissioni inquinanti e la salute dei cittadini (ora addirittura del pianeta!)sono da sempre un ottimo pretesto per far girare l'economia. Ai piani alti frega solo di quello. Non sto dicendo che il problema co2 non sia reale, o che il particolato non sia cancerogeno... dico solo che se vuoi salvare VW facendole vendere più auto, è necessario "incentivare" / "obbligare" la gente a comprare più auto.
Ritratto di Miti
22 dicembre 2024 - 00:20
1
Certo che licenziarmi in modo "socialmente responsabile"...
Ritratto di Tistiro
22 dicembre 2024 - 13:54
Praticamente non ti scagliano fuori a calci su una tangenziale buia ma ti accompagnano in un aerea di sosta autostradale
Ritratto di Miti
22 dicembre 2024 - 14:40
1
Adesso ho capito, @Tistiro... Vuol dire che se stavo per lasciare mia suocera in un autogrill non vuole dire che mi ero dimenticato di lei ma che l'ho lasciavo la in modo socialmente responsabile...a questo punto perché mia moglie se è incavolata di brutto? Mi sa che devo rifare un discorsetto con lei visto questo nuovo concetto. Tu che mi consigli ?
Ritratto di Alvolantino
21 dicembre 2024 - 13:03
Ahahahah e questo è solo l'inizio, ben presto aumenteranno sempre di più e si estenderà anche in Italia con l'arrivo delle ottime elettriche cinesi!⚡
Ritratto di Fortesque
21 dicembre 2024 - 16:43
I sindacati avevano chiesto come punto fermo un deciso taglio degli emolumenti dei vari boss colpevoli, secondo vulgata popolare, dei disastri aziendali. Dopo l’iniziale e puntuta incazzatura hanno poi imposto qualcosa? O al solito pagano i peones in questo caso con ciabatta e calzino?!
Ritratto di AZ
21 dicembre 2024 - 16:43
Bravi e fortunati.
Ritratto di telemo
21 dicembre 2024 - 17:52
Bravi e sodomizzati.
Ritratto di Tistiro
22 dicembre 2024 - 13:55
Bravi chi? E fortunati chi?
Ritratto di Byron59
21 dicembre 2024 - 17:41
Per come la vedo io i lavoratori nel loro complesso hanno perso. Trentacinquemila posti di lavoro in meno in quattro anni sono 35.000 famiglie, una città come Taranto o Reggio Calabria, che va a casa, che dovrà cercare altro. E chissà l'indotto in italia. E poi niente aumenti di salari, niente bonus, insomma una situazione che somiglia a quella italiana ogni giorno che passa. La proprietà ha vinto, ha raggiunto i suoi obiettivi di ridurre la sovracapacità produttiva di cui scrivevo citando il saggio di Mauro Parretti. Tra sei mesi tornerrano alla carica. i sindacati hanno fatto il loro solito gioco mantenendo la propria posizione sia nei confronti dei lavoratori che della proprietà. Nel concreto il compito dei sindacati è quello di proteggere una ristretta aristocrazia di lavoratori di modo che i loro interessi si frappongano tra la massa dei senza lavoro o dei lavoratori poveri e le élite padronali. I sindacati dirigono una forza di interposizione che le anime belle chiamano ancora classe media. Quando questa classe media diventerà via via più esigua e le masse inferiori sempre più estese e arrabbiate, aggressive inizieranno gli scontri nelle piazze. E ad accoglierli ci saranno orde di poliziotti armati fino ai denti pronti a dispensare violenza a ogni provocazione. Certo l'elettrificazione c'entra, come si fa a non vederlo? Nel disperato tentativo di inseguire il mercato cinese la Germania ha trascinato l'Europa nell'ennesimo cul de sac.
Ritratto di Solstice
21 dicembre 2024 - 18:59
La Germania DEVE ridurre il numero dei suoi operai, o vendere più automobili. O una o l'altra. Come si è più volte ricordato nell'area commenti, Toyota vende molte più auto con molti meno operai, e senza l'alibi delle famose gigapress che stanno decimando la forza-lavoro umana ad altre latitudini. Non c'è bisogno di essere industriali navigati per capire che non puoi spendere più e produrre meno dei tuoi concorrenti se alla fine vendete la stessa cosa. Solo che per anni, hai voglia. Fiumi di yuan da una parte, gas semi regalato dall'altra. Vacche grasse. Adesso, e parliamo di 2/3 anni dopo che tutto è cominciato, i rubinetti sono chiusi e le poche vacche rimaste parlano mandarino. Hanno preso tempo. Che si poteva fare più di così, oggettivamente parlando? Hai fatto l'analogia con la situazione italiana, io non so. Credo che più di un operaio Stellantis si bacerebbe i gomiti a fare a cambio.
Ritratto di telemo
21 dicembre 2024 - 17:50
In sostanza gli operai se la prenderanno con soddisfazione nello sfintere senza accorgersene. Bravi questi crucchi.
Ritratto di Truman200
21 dicembre 2024 - 18:43
Non capite proprio un tubo, gli operai usciranno in prepensionamento con 50000 euro di buonuscita, altro che prenderla nel didietro, chiaramente non assumeranno più nessuno Anche qua ci so o bancari che escono in isopensione 5 anni prima, con L buonuscita
Ritratto di forfEit
21 dicembre 2024 - 19:16
Cioè il modo per ripianare la situazione aziendale è di regalare ulteriori 50k a chi, da come dici, comunque riuscirebbe di suo a entrare nel giro della pensione? (penso prepensionamento non possa che significare questo, universalmente; a meno non ci sia una regola ad hoc nazionale per assorbire tali specifici lavoratori di tale specifica azienda prima del possibile ed ammesso per gli altri)
Ritratto di Truman200
21 dicembre 2024 - 20:54
Se a un lavoratore mancano 5 anni x la pensione, se lo butti fuori così quello non lo trova più un altro posto, allora si accordano col sindacacato x il prepensionamento senza sostituirlo, come fanno le banche
Ritratto di Midoriya-Izuku
21 dicembre 2024 - 21:48
Bancari, brutta razza di parassiti.
Ritratto di GiaZa27R
21 dicembre 2024 - 19:08
2
Tanto di cappello si sindacati tedeschi. Credo per i lavoratori un felice Natale
Ritratto di Newcomer
22 dicembre 2024 - 11:52
Rileggerei meglio tra le righe
Ritratto di GiaZa27R
23 dicembre 2024 - 11:25
2
mi sembra di aver interpretato che non licenziano nessuno, magari qualcuno che vorrà andarsene avrà una buonuscita. Poi i 35.000 posti fra pensionamenti e buonuscite (magari lì possono trovare altre occupazioni in tempi rapidi e con una buonuscita). certo non saranno sostituiti da nuove assunzioni, ma al momento mi sembra ovvio salvaguardare che già è dentro al posto di lavoro. Da noi da quanto tempo ci sono cassintegrati alle ex-aziende Fiat. Mi sembra un buon compromesso per loro
Ritratto di Byron59
21 dicembre 2024 - 20:21
Il problema è la sovra capacità produttiva non il costo del lavoro. Anche Altavilla, oggi manager BYD e ieri n2 di FCA con Marchionne, ha ribadito l'altro giorno che il costo del lavoro è una voce marginale nel settore automotive. Voi tutti siete invece convinti, perché vi ci hanno fatto convinti, che sia il principale e pensate che licenziare sia inevitabile.
Ritratto di alex_rm
22 dicembre 2024 - 11:21
Infatti portano 2 linee produttive(tra cui la golf)dalla garmania al messico e la polo è stata già spostata in sudafrica.anche stellantis ha spostato l’erede della renegade e 500x(600 e avenger) in polonia e la alfa junior sempre in polonia,in alta si faranno solo auto di alta gamma che non venderanno con conseguente cassa integrazione
Ritratto di Spock66
22 dicembre 2024 - 10:09
Hanno copiato Stellantis in Italia..uscite soft, senza drammi sociali e mega proteste, tutti contenti..salvo poi scoprire anni dopo nei salotti della Gruber che non c'è lavoro per i ggiovvani!!..sarà colpa delle destre!..eh no, razza di rottincul@ sinistroidi radical chic armocromisti delle balle..colpa vostra che come sempre avete leccato con risucchio il padrone di turno..
Ritratto di puccipaolo
22 dicembre 2024 - 11:13
8
Che tra le righe significa ASPETTIAMOCI UN INVASIONE DI MERCATO CINESE. Siamo solo agli inizi
Ritratto di Midoriya-Izuku
22 dicembre 2024 - 11:56
Puoi evitare questi messaggi catastrofici, sono molto CRINGE.
Ritratto di NITRO75
22 dicembre 2024 - 11:18
Ok per ora risolto con il blocco di nuove assunzioni ed agevolazioni all'uscita dal mondo lavorativo. E' in ogni caso una vittoria di Pirro, come si suol dire. Si le fabbriche restano aperte ma con sempre meno lavoratori dentro ed in ogni caso non si esclude la chiusura degli stabilimenti. Il vero problema è che si è cresciuti troppo pensando che le cose sarebbero andate sempre a gonfie vele ed invece non si erano fatti i conti con l'avanzata cinese, il ritorno della guerra in Europa e le fragilità delle classi politiche europee (da noi italiani osannate come le più stabili). Non comincerò a dire che le vetture costano troppo, ma è innegabile che sia vero. Le citycar sono poco profittevoli, ma sono anche quelle che trainano il mercato: in totale quante vetture utilitarie vengono vendute in confronto con su pachidermici? Inoltre mettiamoci che la qualità, la famosa qualità tedesca, ormai non c'è più. Ho avuto VW dei primi anni 2000 e non hanno nulla a che vedere con le VW attuali, sia come robustezza che come linee. Ecco in merito alle linee purtroppo si stanno avvicinando molto ai prodotti cinesi e non capisco per quale motivo tra l'altro. Negli ultimi prodotti VW non si respira più quel rigore austero ed appunto teutonico, che si respirava nei modelli precedenti. La Golf, vettura simbolo del marchio ne è l'esempio più evidente.
Ritratto di alex_rm
22 dicembre 2024 - 11:22
Sono sempre 35000 posti di lavoro in meno e stipendi bloccati e senza premi
Ritratto di Newcomer
22 dicembre 2024 - 11:51
Non li chiudono ma li vendono non si sa a chi e per fare cosa con gli operai che dovranno in ogni caso riadattarsi o cambiare lavoro
Ritratto di Rav
22 dicembre 2024 - 13:25
4
Bene che sia stato raggiunto un buon accordo, ora peró c'è da lavorare su tutto il resto perchè t1rare a campare non è una buona idea per il futuro.
Ritratto di Oxygenerator
22 dicembre 2024 - 14:58
È solo l’inizio. Un accordo iniziale. Ma poi altro, andrá fatto. Non basterá, perchè le auto cinesi per ora han chiuso il mercato la. Ma arriveranno anche qui, e ridurranno il mercato anche in Europa per le europee. E se sperano con le id di fermare BYD, stan freschi. Aspettiamo sempre che le case europee si consorzino per costruire auto che possano far fronte a quelle cinesi. Sia elettriche che termiche. Ovvio che altri posti di lavoro verranno persi, anche con questo sistema. Questo, per chi continua a non capire che il mondo automotive è cambiato da un bel po, e crede, (meglio dire spera), che basti tornare a fare diesel per risolvere la crisi, di un mondo costruttivo, nella sua globalitá.
Ritratto di forfEit
22 dicembre 2024 - 15:07
Certo però una strage di accenti (e pure apostrofi) sbagliati e omessi. Mi sa che solo alle "è" gli è andata bene :(
Ritratto di Byron59
22 dicembre 2024 - 16:59
Di un consorzio di costruttori europei sul modello Airbus ne scrissi a settembre e fui preso per pazzo. L'unico modo che l'industria europea aveva per reggere la concorrenza di colossi planetari come Boeing o Lochkeed Martin era creare un campione europeo con soldi pubblici. E ha funzionato. Lo stesso stanno facendo adesso i cinesi nel settore dell'aviazione commerciale, e funziona. Ora, che i nostri gruppi privati del settore automotive si fondano non è invece una buona idea. L'abbiamo visto con stellantis, mi pare. Ogni fusione tra privati porta a un indebolimento, non a un accrescimento, una distruzione di capacità produttiva, non un miglioramento, una fuoriscita di forza lavoro, non una maggiorazione. Il consorzio Airbus finanzia con denaro pubblico un settore strategico dove convergono le maggiori imprese del settore. Solo BAE Systems, che vi partecipa, è diventato il secondo produttore mondiale di sistemi elettronici. Devono essere gli stati nazionali a metterci faccia, denaro, progetti, soldi. priorità, lungimiranza, visione per il futuro, in una parola: direzione. Altrimenti avremmo soltanto dei carrozzoni privati il cui unico scopo è regalare denari a degenerati proprietari dinastici perché se li vadano a giocare nel mercato dei bitcoin che rende il 270% l'anno. Non so più come spiegarlo che questo capitalismo è marcio, non è più legato alla produzione, alle persone e ai loro bisogni, al futuro degli stati. Bisogna abbandonarlo il prima possibile. Il modello funzionante oggi è il socialismo di mercato di cui il Consorzio Airbus, in cui sono gli stati a detenere le quote di partecipazione, è un buon esempio, e i cinesi lo sanno molto bene perché lo praticano dall'avvento di Deng Xiaoping alla guida del Partito Comunista Cinese. Per i patiti di Green Deal faccio notare che sullo stesso modello di Airbus l'unione europea finanzia due colossi tecnologici come il progetto ITER per la fusione nucleare e il progetto Copernicus per la costruzione dei satelliti Sentinel per la sorveglianza ambientale del pianeta.
Ritratto di Oxygenerator
22 dicembre 2024 - 17:22
Questo capitalismo sarà marcio fin che vuole, ma le aziende sono loro e ci fanno quello che vogliono. Stellantis è in unione di marchi che altrimenti sarebbero falliti. Premessa ben diversa. I posti di lavoro si perderanno comunque. Unire invece gli studi i costi e le capacità potrebbe, ripeto potrebbe, portare a dei risultati.
Ritratto di Oxygenerator
22 dicembre 2024 - 17:25
Che a quel punto poi l’Europa ci metta sopra del denaro, è logico. Ma non a muzzo e non se rimangono separati.
Ritratto di Lorenz99
22 dicembre 2024 - 20:59
DANIELA CAVALLO 1 LANDINI 0. IN ITALIA FIAT É SCOMPARSA, STABILIMENTI CHIUSI,MODELLI TERMINATI SENZA EREDI,STIPENDI BASSI E I SINDACATI OLTRE CHE ALZARE LA VOCE E FARE LA PARTE NEI TALK SHOW, NON HANNO OTTENUTO NULLA(PER I LAVORATORI). IN GERMANIA ALMENO UNA BATTAGLIA DI TAPPA L'HANNO VINTA. DA NOI SI VEDE LA DIFFERENZA TRA UNO STATO E IN APPARATO BUROCRATICO PARASSITARIO. COMUNQUE VW E DAIMLER NON HANNO UN BUON FUTURO DAVANTI,OLTRE CHEH STELLANTIS. ORMAI L'UNICA SOLUZIONE CHE SANNO PROPORRE I MANAGER É DELOCALIZZARE, COME SE NEI PRECEDENTI 200ANNI IN EUROPA NON FOSSE ESISTITA L'INDUSTRIA, OGGI LO STATUS SOCIALE, POLITICO ED ECONOMICO É UNA CONSEGUENZA DELL'INDUSTRIA. FORSE L'IDEA É DI RENDERE TUTTI IN UE INFLUENCER? L' EU SE VUOLE SOPRAVVIVERE A CINA USA E RUSSIA, DEVE AVERE UNA POLITICA ESTERA UNITA ED UNICA INCENTRATA SULLA NEUTRALITÁ, E FARE AFFARI CON TUTTI, UNA SORTA DI GRANDE SVIZZERA.