CLASS ACTION - Dopo la fase dello stupore e dello scandalo, nella vicenda delle emissioni dei
diesel della
Volkswagen non conformi alla normatica antinquinamento (
qui per saperne di più) è iniziata quella delle richieste di danni. Secondo quanto riporta l'agenzia
Bloomberg, negli Stati Uniti sono già un’ottantina le “class action” avviate da clienti che hanno acquistato un’auto del gruppo Volkswagen che chiedono rimborsi e indennizzi. Oltre a questo tipo di rivendicazione c’è poi quella avanzata da investitori (azionisti), sempre americani, i quali ritengono di aver acquistato azioni che erano ben quotate ma che poi sono crollate per lo scandalo.
PROSPETTIVE NERE - Altra grana per la casa di Wolfsburg, secondo il settimanale tedesco Bild, sarebbe la decisione del governo tedesco di ordinare il blocco delle auto con il software incriminato se entro il 7 ottobre la Volkswagen non avrà trovato una soluzione al problema del il software incriminato. L’iniziativa ha aperto una prospettiva drammatica per la Volkswagen, perché per mettere tutto in regola in tempi brevi (e quelli richiesti dal governo sono tempi brevissimi) al momento ci sono solo un paio di modi.
LE ALTERNATIVE SUL TAPPETO - Si potrebbe intervenire sul software in modo che non cambi più le regolazioni della centralina elettronica dell’alimentazione, oppure adottare il sistema con cui le emissioni di ossido di azoto (il gas al centro delle emissioni taroccate) vengono tenute sotto controllo grazie all’impiego di uno specifico catalizzatore. Nel primo caso le auto del gruppo Volkswagen con il motore 2.0 TDI serie EA 189 pre Euro 6 potrebbero essere “svuotate” di potenza e coppia. Nella seconda ipotesi l’intervento sarebbe molto costoso.
LE AUDI COINVOLTE - Si è intanto delineata la dimensione del coinvolgimento del marchio di prestigio Audi: sempre secondo quanto afferma l'agenzia Bloomberg, la casa ha precisato che le auto dei quattro anelli con il motore sotto accusa sono 2,1 milioni. 1,2 milioni sono invece le Skoda. 1,42 milioni sono le Audi interessate nell’Europa Occidentale (di cui 577 mila in Germania). Caso tutto particolare è sorto poi ieri per le Seat vendute alla Polizia italiana: sono tutte Euro 5, con il motore 2.0 TDI.
WINTERKORN SOTTO INCHIESTA - Sul fronte degli aspetti giudiziari, dalla Germania è arrivata la notizia che la magistratura del land della Bassa Sassonia starebbe indagando su Martin Winterkorn, amministratore del gruppo sino a pochi giorni fa e dimessosi in seguito allo scandalo. Infine, secondo l'agenzia Reuters, tre top manager del gruppo (nel settore della ricerca e sviluppo) sono in procinto di essere sospesi: si tratterebbe di Ulrich Hackenberg, ex responsabile della ricerca e sviluppo del gruppo VW ora all'Audi, Heinz-Jakob Neusser attuale capo dell' R&D del Gruppo e Wolfgang Hatz, responsabile tecnico della Porsche.