VIA GLI AIUTI - Le insegne luminose (qui sopra), i siti internet e le app per smartphone che avvertono sulla presenza dei sistemi per la misurazione della velocità potrebbero diventare illegali in Italia, complice un decreto legge che intende metterli al bando. È quanto scrive La Repubblica, che ha sentito sull'argomento anche il Procuratore Generale di Roma Giovanni Salvi. Secondo i promotori, la proposta sarebbe motivata da questioni riguardanti la sicurezza: una segnalazione prima di un autovelox, che arrivi dallo smartphone o da un pannello luminoso, potrebbe indurre gli automobilisti ad effettuare manovre pericolose e creare confusione sulla strada. L’idea allo studio avrebbe lo scopo di azzerare questi fenomeni, portando così gli automobilisti ad essere più disciplinati e rispettosi dei limiti di velocità.
PERCORSO LUNGO - Oggi in Italia è del tutto lecito segnalare la presenza di autovelox, tutor e degli altri misuratori di velocità, se è vero che molte amministrazioni locali pubblicano regolarmente la lista delle strade in cui effettueranno le misurazioni. Secondo le indiscrezioni, il disegno di legge intenderebbe però vietare i siti, le pagine Facebook, le applicazioni (fra cui Coyote e Waze) e gli avvisi di qualsiasi genere che mettano in guardia le persone al volante sulla “minaccia” imminente. Chi non fosse d'accordo faccia sentire alta la sua voce...
> Aggiornamento del 9 luglio 2017 - Secondo quanto afferma il Sole 24 Ore le voci riportate qui sopra sono infondate. Il governo non starebbe pensando di abolire le segnalazioni degli autovelox, norma peraltro contenuta nel comma 6-bis dell’articolo 142 del Codice della strada, ma si appresterebbe ad emanare una direttiva che, in sostanza, chiarisca alle forze dell'ordine come applicare meglio le norme esistenti.