CASE ESTERE SUL PIEDE DI GUERRA - Gli aumenti delle tasse sugli automobilisti? “Un grave errore”. Così li definisce Jacques Bousquet (nella foto in alto), presidente dell’Unrae. L’associazione che rappresenta le case estere in Italia punta il dito contro le ultime misure prese, o semplicemente annunciate, dal governo: dal recente aumento di 4 centesimi al litro delle accise sui carburanti, al superbollo per le vetture di potenza superiore a 170 CV che potrebbe essere contenuto nella nuova manovra fiscale. Misure che, secondo il numero uno dell’Unrae, finiranno con il ridurre il livello dei consumi, tanto che il fisco non riuscirebbe comunque a incassare quanto previsto.
CRESCITA A RISCHIO - “Non ci si deve dimenticare che l’automobile, oltre a essere un insostituibile mezzo di trasporto per la maggioranza degli italiani, ha anche un ruolo chiave, sul fronte sociale, per i posti di lavoro che genera”, spiega Bousquet. Aggiungendo: “Sotto l’aspetto economico, contribuisce per l’11,4% alla formazione del Pil italiano e per il 16,2% al totale delle entrate tributarie nazionali”. Secondo l’Unrae, bisognerebbe invece tutelare le vendite di un settore in crisi (premiando, per esempio, le vetture più sicure e rispettose dell’ambiente), recuperare l’evasione e rivedere nel suo complesso le norme fiscali che gravano sull’auto.