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Gli Usa potrebbero “scippare” le suv a Mirafiori

01 settembre 2011

Secondo indiscrezioni, sarebbe questa l’ipotesi a cui starebbero pensando i vertici del Lingotto per contrastare gli effetti del cambio sfavorevole tra euro e dollaro. Allo stabilimento torinese resterebbe la produzione di una nuova, imprecisata, city car.

VERSO GLI STATES - In barba a quanto annunciato, la Fiat potrebbe spostare la produzione delle nuove suv a marchio Jeep e Alfa Romeo da Mirafiori (nella foto in alto una linea di montaggio) agli Stati Uniti. In cambio, secondo le voci riportate dall’agenzia di stampa americana Bloomberg, lo stabilimento torinese si occuperebbe di un’inedita city car. E c’è chi scommette che la vetturetta in questione non sarebbe altro che la più volte evocata riedizione della gloriosa Topolino, basata sul vecchio concept della Fiat Trepiùno; ma potrebbe trattarsi anche di una mini-suv targata Jeep.

CAMBIO SFAVOREVOLE - Comunque sia, quella dello spostamento della produzione delle future suv negli Stati Uniti è un’ipotesi che prende corpo a mano a mano che passa il tempo. L’operazione avrebbe un senso. Dallo scorso novembre, quando il Lingotto annunciò il piano da un miliardo di euro per produrre a Mirafiori qualcosa come 280.000 sport utility a partire dal quarto trimestre del 2012, la moneta del Vecchio Continente si è notevolmente rafforzata, guadagnando circa il 9% sul biglietto verde. Pertanto, è naturale che oggi risulti meno conveniente sostenere costi di produzione “in euro” per vetture che, in quanto destinate prevalentemente al mercato Usa, saranno pagate in dollari.

IN ATTESA DI CONFERME - Già oggi se ne potrebbe sapere qualche cosa di più, nel corso della prima delle due giornate di riunioni che i 22 top manager del nuovo board congiunto Fiat-Chrsysler terranno a Torino. Una cosa sembra certa: il fatto che dalle parti del Lingotto si rifiutino di commentare le indiscrezioni, senza tuttavia preoccuparsi di smentirle, significa che l’ipotesi è concreta e al vaglio del management. Lo stesso amministratore delegato Sergio Marchionne, nel corso di un incontro tenutosi nei giorni scorsi con il governatore del Piemonte, Roberto Cota, aveva ventilato questa possibilità. Per i sindacati ce n’è abbastanza per lanciare l’allarme. All’orizzonte, lo spettro di un ulteriore ridimensionamento dello stabilimento di Mirafiori, dopo che lo scorso dicembre un referendum tra i lavoratori aveva accettato una riduzione delle tutele sindacali in cambio della conferma dell’investimento da parte dell’azienda.



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Ritratto di ayrton
1 settembre 2011 - 12:47
Considerando la volatilità dei tassi di cambio, basare le decisioni di produzione su di essi è veramente stupido...Ma come si fa????
Ritratto di Mambo9
1 settembre 2011 - 15:39
Beh adesso, è ormai da 2-3 anni che il cambio euro dollaro non scende sotto l'1.30... quindi non è così volatile il cambio.
Ritratto di Mambo9
1 settembre 2011 - 15:42
FAIL
Ritratto di ayrton
1 settembre 2011 - 16:55
in realtà negli ultimi 5 anni è stato molto variabile, ma comunque sia sempre sopra l'1,20 ed arrivando persino a 1,60. Ma basarsi su delle ottiche di breve periodo (il tasso di cambio) per fare delle scelte di lungo periodo (funzionamento di un impianto) è ingenuo. Una decina di anni fa il cambio dollaro/euro era opposto, era il dollaro a stare a 1,40 euro e si potrebbe benissimo tornare a quella situazione. Se proprio bisogna cambiare paese, tanto vale produrre in Messico a Toluca (dove già il gruppo Chrysler produce la Journey/Freemont e dove anche la BMW ha un impianto), visto che in quel caso anche il costo del lavoro è più conveniente, sia rispetto all'Italia che agli USA. La mia sensazione è che Marchionne vuole tenersi buono il governo americano, creando maggiori posti di lavoro negli States per non avere noie nella scalata all'intero pacchetto azionario Chrysler.
Ritratto di Mambo9
1 settembre 2011 - 20:34
L'unica parte del pacchetto azionario in mano al governo è quel 5% legato alla produzione di un'auto con buona fuel economy, il resto è già stato ri-acquistato. Detto questo il discorso potrebbe valere per la quota in mano al sindacato americano UAW.
Ritratto di lucasardella
1 settembre 2011 - 13:22
Dopo gli aborti delle "nuove" Fiat Lancia, un'altra decisione che va nella stessa direzione.
Ritratto di Mister Grr
1 settembre 2011 - 13:38
i SUV quasi tutti li producono in USA, e a Mirafiori verrebbe prodotta un'utilitaria o comunque una piccola. Cosa ci sarebbe di brutto?
Ritratto di ayrton
1 settembre 2011 - 13:52
Si può produrre ovunque. Ma il comportamento di Fiat è abbastanza discutibile. Ha ottenuto delle concessioni da parte degli operai e dalle istituzioni nazionali sulla base di un certo piano industriale. Ora non rispettare l'impegno preso mi sembra ridicolo considerando il comportamento opposto che hanno negli USA.
Ritratto di Mister Grr
1 settembre 2011 - 14:23
non dice che non si produrrà più nessuna macchina, ma se ne produrrà un'altra... Sono d'accordo quando si dice che si era promesso che si sarebbe prodotto il SUV. Ma se invece del SUV si produce qualcos altro (e credo con una maggior produzione, saranno pure di moda i SUV ma le utilitarie di solito vendono di più, in europa) non vedo cosa ci sia di strano. Mica chiude Mirafiori eh! La cosa importante è che si chiarisca che Mirafori continui ad esistere e gli operai lavorino.
Ritratto di ayrton
1 settembre 2011 - 14:44
Si, ho letto che si produrrà un'altro modello, ma il fatto che neanche loro sappiano di preciso cosa ci produrranno mi lascia perplesso. Aspettiamo e vediamo e speriamo bene per i dipendenti. A me personalmente non cambia niente che producano qui o altrove.
Ritratto di fogliato giancarlo
1 settembre 2011 - 16:45
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Ritratto di stelor
1 settembre 2011 - 17:36
secondo quello che riporta il Corriere della sera, da gennaio ad oggi a mirafiori ha lavorato un operaio su tre : gli altri erano in cassa integrazioni ( a spese di chi?!?!?!?!). E poi questa fantomatica city car : ha detto city car e basta , non si sente neanche in obbligo di dire i volumi di produzione, da quando inizierà la produzione , etc. Tanto in Italia faccio quell che mi pare, il mio interlocutore .... non esiste , non c'è nessuno a cui devo rendere conto . Tipica mentalità degli imprenditori italiani : l'azienda è casa mia e faccio quell che mi pare ..... se và male però lo stato mi deve aiutare !
Ritratto di Tidus
1 settembre 2011 - 15:02
Credo che sia sbagliato iniziare a portare la produzione in America...Se si continua così la FIAT vedrà più conveniente chiudere le poche fabbriche rimaste sul suolo italiano per portarle negli States...Se questo caso di spostamento della produzione rimarrà unico, allora si può sostenere...Però chiudere uno stabilimento come Mirafiori è stupido e controproducente...Speriamo che quella dell'inedita city car non sia una scusa...
Ritratto di Mambo9
1 settembre 2011 - 15:39
Sarebbe bello se producessero la nuova Alfa Giulia a Mirafiori. Al momento cosa producono, solo la MiTo no?
Ritratto di SAUZER75
1 settembre 2011 - 16:38
viva eurolandia che ha portato notevoli benefici all' Italia!
Ritratto di okorop
1 settembre 2011 - 19:16
quoto solo benefici!!!! maledetto euro, che manco in 10 anni è fallito e sta portando con se Italia, Spagna, Portogallo e Irlanda !!!!
Ritratto di fogliato giancarlo
1 settembre 2011 - 19:21
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Ritratto di TurboCobra11
1 settembre 2011 - 21:07
Sapete anche quali erano i problemi se avevamo la lira? In primis la Benzina, che la lira in confronto al dollaro non valeva niente. Inoltre i controlli erano a cura del governo, l'europa(o come dite voi prodi) avevano dato i fondi per le commissioni di controllo dei prezzi l'unico stato che non li ha presi e non ha fatto controlli è stato l'italia, e chi c'era al governo? Il Berlusca. Quella dell'euro è una colpa che si da a Prodi, ma è solo una cazz@t@ raccontata dal PAPi per raccattare voti, infatti in altri stati l'euro non è un problema e se non ci fosse stato germania a parte si sarebbe stati peggio. ...Ciao!
Ritratto di wiliams
1 settembre 2011 - 21:38
QUOTO TUTTO.
Ritratto di fogliato giancarlo
2 settembre 2011 - 00:25
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Ritratto di SAUZER75
5 settembre 2011 - 09:22
Io sono di Milano e prima dell'Euro guadagnavo all'incirca 2.400.000 lire e stavo bene riuscivo a mettere via anche qualcosa da parte ora con 1.200 e rotti euri al mese mi sembra di guadagnare 1.200.000 lire, quindi non vedo molti benefici, anche perche' l'euro e' una moneta forte e ora 1litro di gasolio costa piu' di quando c'era la lira. Senza parlare della verdura e alla frutta Francamente turbocobra io mi sento piu' povero......
Ritratto di TurboCobra11
5 settembre 2011 - 16:07
Per il cambio può essere stato errato, ma la colpa non è di per se della moneta che invece ha portato benefici, ma di come è stata introdotta o gestita, perchè in altri stati ora stanno bene con l'euro. Per Sauzer sul fatto del sentirsi più povero non lo mette in dubbio nessuno, è così, il potere di acquisto è calato ed è innegabile, ma non è colpa della moneta di per se che è stata utile, in altre cose, ma è colpa dei governanti italiani. ...Ciao!
Ritratto di Mister Grr
1 settembre 2011 - 21:37
invece di sparare strònzate, pensate a chi ha alzato i prezzi. E stata la moneta stessa? Non sapevo che avesse vita propria.
Ritratto di fogliato giancarlo
2 settembre 2011 - 00:36
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Ritratto di sagittario32
2 settembre 2011 - 07:12
Quoto in pieno!
Ritratto di DaveK1982
2 settembre 2011 - 09:11
7
la scelta del cambio in quello che dici, bensì l'enorme disonestà delle persone. Poiché chi ha raddoppiato i prezzi non è stato l'euro in sé ma le persone che decidevano i prezzi delle varie merci/servizi.
Ritratto di Mister Grr
2 settembre 2011 - 11:35
l'euro è una semplice moneta, fine. Mettici anche inflazione e altre cose... Sta storia che è colpa dell'euro mi dà sui nervi perchè è la solita finta demagogia lamentosa all'italiana...chi è che ha messo le cose da 1000 lire a un euro? Prodi? Berlusconi? No, i commercianti.
Ritratto di fogliato giancarlo
2 settembre 2011 - 21:20
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Ritratto di Paolo_1973
1 settembre 2011 - 17:49
1) Produrre in Europa con l'Euro così forte ha senso solo se vendi gran parte di quella produzione in Europa. 2) Fiat in Europa al momento è in grado di vendere bene solo utilitarie o al massimo segmento B. Sugli altri segmenti ha una pessima reputazione, che è il frutto della gestione Romiti-Cantarella. 3) la dimostrazione è la Bravo. Prodotto buono, prezzi competitivi, gamma motori ottima, vendite scarse in Italia e nulle in Europa. 4) Jeep e Alfa non sono Fiat, ma comunque il loro mercato rpincipale è quello americano. Mentre di Topolino in US non ne venderanno una. 5) Fiat in Europa deve rassegnarsi per ora ad essere una Suzuki. Vendere utilitarie piccole e al limite SUV a buon prezzo. Sull'alto di gamma se ne riparlerà tra 10 anni. Cambiare la reputazione prende tempo, specialmente con un popolo come quello italiano, abituato ad essere colonizzato e quindi con una esterofilia congenita. E comunque non ci vedo niente di male a diventare un Brand stra-specializzato in segmenti piccoli. Why not? Abbiamo già due prodotti vincenti come 500 e Panda, che hanno lasciato tantissimi clienti soddisfatti, se la prossima Punto fa un altro salto di qualità, potremmo davvero occupare i segmenti A-B molto bene in europa. I segmenti C-D-E li venderemo in US con Chrysler-Dodge e Alfa, e pian piano recupereremo terreno in Europa. Pensare di recuperarlo in poco tempo è utopia. 6) la Topolino sarà ibrida. Quindi avrà un valore aggiunto tecnologico che permetterà di bilanciare il costo della mano d'opera italiana. In più, potrebbe esserci di mezzo un accordo con Suzuki, che potrebbe produrre a Mirafiori una propria city car ibrida (come Ford con la Ka in Polonia). 7) In definitiva mi sembra che la scelta sia giusta.
Ritratto di sciamano.web
1 settembre 2011 - 19:34
... mi trovano concorde, ma trascuri un argomento importante che gli amici nelle dichiarazioni qui sopra hanno già palesato. E l'argomento è quello della coerenza e serietà politico industriale che ha promesso fiat al governo italiano, agli italiani, ma sopratutto ai suoi operai i quali con un referendum hanno rinunciato a diverse coperture sindacali in cambio di un cospicuo investimento in intalia, in ITALIA.... non di delocalizzare intanto una, poi due e alla fine divenire per convenienza solo americana. Lo so che non ci sono prove evidenti dell'effettivo trasloco, ma io sento più puzza di fuga che d'investimento... Saluti.
Ritratto di Paolo_1973
1 settembre 2011 - 21:00
Hai ragione. Marchionne si sta rimangiando la parola, e questo non è MAI bene. Ma è anche vero che Marchionne, per chiedere cose abbastanza normali, è stato costretto a promettere mari e monti. Ma non doveva prometterli. Doveva fare il muso duro: "o mi date le condizioni contrattuali per gestire gli stabilimenti italiani senza assenteismi e boicottaggi (roba che se succedesse in Germania, il Sindacato ti caccia a càlci nel cùlo dallo stabilimento), o vado via". Punto e fine. Senza promettere SUV o quant'altro. E senza attaccarsi ai dieci minuti di pausa. Ma se avesse fatto così, quanti sarebbero stati d'accordo? Avrebbero parlato di dittatura, di padronato, di anticostituzionalità e altre cose simili. Comunque queste sono spiegazioni, e non giustificazioni. In Italia governare col consenso è diventato impossibile, non ci sono più le condizioni. Marchionne ha cercato il consenso (do ut des), lo ha cercato male e non lo ha trovato per nulla. Tanto valeva fare il duro fin dall'inizio. Ma tutto questo è l'unico errore vero che ha fatto finora Marchionne. Altri fanno errori ogni giorno, e non ne imbroccano mai una, e la fanno sempre franca. Noi non dobbiamo MAI dimenticare che prima di marchionne la Fiat perdeva miliardi, nonostante l'attivo di Iveco CNH, e nonostante un mercato italiano molto più florido (indipendentemente dalle percentuali Fiat) mentre ora è in grado di stare in piedi da sola, anche senza Iveco e CNH, e con un mercato italiano al collasso. Nel frattempo la Fiat, sotto la sua gestione, ha comprato Chrysler, ha portato la 500 in USA (anche questo mese oltre 3000 unità, senza la Abarth) ha vinto 4 engine awards of the year nel 2011, ha fatto il migliore pianale C in commercio e creato un motore che sarà manna dal cielo per l'ibrido. Oltre a Multiair a Multijet2. E riguardo alla fuga: la Fiat sta portando la Panda (forse si rivelerà il modello più riuscito della gestione Marchionne) dalla Polonia a Pomigliano. Sai citarmi UN SOLO costruttore europeo che ha fatto in questi ultimi 20 anni qualcosa di simile (portare la produzione di un top seller da un paese dell'Est in patria)????? Di fronte a tutto questo, qualche errore di comunicazione ci sta. Ma è anche giusto farlo notare.
Ritratto di wiliams
1 settembre 2011 - 21:42
Quoto tutto.
Ritratto di Gino2010
2 settembre 2011 - 17:19
sono semplicemente ineccepibili.Ma lo sono perchè vedo che tu disponi di una gran mole di informazioni,non dico riservate,ma che la gran parte delle persone non andrebbe mai a guardare.Tu invece le maneggi come un abile giocoliere,forse perchè per te sono pane quotidiano,forse perchè lavori in Fiat. Ora ti faccio una gentile richiesta.Hai sciorinato tutti i numeri che sciorinano i successi della gestione Marchionne,ora,per l'imparzialità che ti contradistingue,dacci qualche dato negativo.Così il confronto diventa equo.Non mi dirai che dati negativi non ce ne sono vero? Non viviamo nel migliore dei mondi possibili come diceva Liebiniz
Ritratto di Renault90
1 settembre 2011 - 21:06
Io lo trovo assurdo spostare la produzione dei suv da mirafiori basandosi sul cambio euro-dollaroe non per strategia commerciale come ad esempio il costo di produzione i materiali ecc.
Ritratto di trautman
1 settembre 2011 - 21:28
Quanto pesa la perdita dell'L0 passato in Serbia da Mirafiori per le polemiche sui nuovi contratti, che alla fine sono stati firmati perche' non c'erano alternative. Se non inventano qualche modello con margini decenti (non la Topolino) si mette male per Mirafiori.
Ritratto di GL91
1 settembre 2011 - 22:33
Il problema è uno: per il numero degli stabilimenti attuali, i modelli sono pochi. Io avrei utilizzato lo stabilimento serbo per la produzione europea della Nuova Palio ( in Serbia si possono fare circa 300.000 vetture, numero che con tutte le varianti si potrebbe raggiungere tranquillamente nei mercati in espansione, oltre che in Europa se venduta come modello low-cost. Così l' L0 sarebbe rimasto a Mirafiori, ma dubito che anche così sarebbe sufficiente per sfruttare appieno lo stabilimento.
Ritratto di Paolo_1973
2 settembre 2011 - 20:59
Grazie per le risposte intelligenti. Non sono Ingegnere e non lavoro in Fiat. I dati negativi della gestione Marchionne: 1) JV in India con risultati pessimi di vendita. Si salvano vendendo motori, ma non era questa l'idea iniziale per entrare in uno dei mercati con maggiori potenziale. Questa è di gran lunga la parte peggiore della gestione Marchionne, a mio modo di vedere. 2) dopo 7 anni di gestione Marchionne, in Cina non abbiamo ancora iniziato. A presto partirà la JV, vedremo, ma un po' di tempo lo si è perso. 3) in Italia marchionne ha perso in questi due anni quello che ha guadagnato nei primi 5. Anzi, siamo ancora sopra rispetto alle percentuali dei primi anni 2000. almeno credo. Ma non ho i dati. 4) I numeri europei, per quanto possa sembrare assurdo, per me non sono negativi. Fiat perde tanto in Europa perché il mercato italiano "pesa" sempre di meno rispetto agli altri. Ma non credo che le esportazioni in Europa, rispetto alle gestioni precedenti, siano calate. Bisognerebbe controllare, ma secondo me Fiat esporta più ora che in passato. Solo che in passato operava nel primo mercato europeo dell'Auto, con percentuali attorno al 50%. 5) alcuni errori di prodotto sono stati fatti: va ancora capito chi ha approvato il frontale della Evo, che con il frontale 2012 avrebbe venduto certamente di più e meglio(con meno sconti). IL Twinair sulla Mito per me è un errore, anche se si vuole fare di Alfa Romeo una rivale della VW, facendo di Maserati il marchio sportivo-esclusivo. Spero di sbagliarmi, ma per me è un errore. venderanno tre Mito in più, ma daranno una mazzata al Brand, dopo averlo tirato su con Giulietta e 4C. Io quel motore piuttosto l'avrei messo sul Qubo, e l'avrei utilizzato per vendere più Panda nel 2010 e 2011. Sulla Evo invece ci può stare bene. Ma anche qui, parlo senza conoscenze ingegneristiche. Certo che l'Alfa col due cilindri non c'entra nulla. Specialmente se ti presenti a Ginevra e Francoforte con la 4C per fare la voce grossa. 6) la gestione risorse per me è stata eccellente. Nonostante il luogo comune dell'uomo di finanza e non di prodotto, Marchionne ha fatto tornare in Fiat l'edge tecnologico: Multiair, Twinair, siamo tornati a primeggiare nell'Engine of the year. Il tutto con pochissimi soldi a disposizione. Qui la gente si lamenta per pochi modelli. Ma bisogna vedere quanti soldi ci sono a disposizione. Fare i CEO da dietro una tastiera è facilino. 7) altre cose si possono dire: per me si poteva provare a commercializzare la Linea in Italia, e si poteva produrre a Melfi, visto che è sul pianale GPunto, aiutando lo stabilimento nei momenti di magra. Ma nessuno sa se ci sarebbe stato l'effetto Duna. Un altro errore è stato pubblicizzare dati stratosferici per il twinair, creando poi una delusione. Se avessero promesso un po' meno, avrebbero fatto migliore figura, perché il prodotto c'è ed è eccellente, visto che ha dominato gli Engine Awards. Per me Brera e 159 sono state gestite male. Per me potevano anche essere portate in USA. Ma non ho i dati e le conoscenze tecniche per avere opinioni fondate. Riguardo a manodopera versus produzione: avrai anche ragione. Ma: 1) dimentichi che GFiat ha appena rilevato Grugliasco, dove farà Masaerati alto di gamma. Lo vogliamo ricordare, oppure contano solo gli stabilimenti del Sud Italia? 2) in italia iol mercato è decisamente sbilanciato verso i Segmenti A-B. Per questo Fiat non riesce ad imporsi sui segmenti alti. Ce la fa solo con marchi esclusivi, che hanno vendite omogenee worldwide. ma sui marchi generalisti o Premium, se non hai una "colonna vertebrale" in casa, è dura imporsi. Quando l VW fa un Passat, sa che ne venderà comunque un certo numero in Germania. E questo fa la differenza, perché rischi molto meno. In questo senso la fusione Chrysler permette di avere la spina dorsale sui segmenti alti. produrre le berline in USA è assolutamente sensato, anche per questioni di cambio. E comunque d'ora in poi, un pianale D verrà sviluppato partendo da volumi iniziali 10 volte superiori agli attuali. Quindi io credo che Panda e Topolino in Italia siano due scelte giuste. E ci va di lusso che per il momento i polacchi fanon buon viso. Io al loro posto sarei furioso. Se la Panda è diventata un mdoello di successo in Europa è anche grazie ai loro assemblaggi ineccepibili. Ora si vedono scippare il mdoello a favore di uno stabilimento coin una pessima reputazione. Tu saresticonmtento al loro posto? Io no. 3) riguardo al Piano Fabbrica Italia vale il discorso del Twin Air: a promettere troppo, va a finire che poi quello che fai di positivo viene recepito come negativo. Errore grave di comunicazione. Marchionne, quando ha dovuto chiedere ai Sindacati di cambiare atteggiamento, ha fatto il "mercante", invece di fare il duro. Doveva dire "o così o si va via", invece di dire "se mi date la governabilità, vi dò 20 miliardi di investimenti". In definitiva: Marchionne non è perfetto, fa errori, specialmente di comunicazione, ma è di gran lunga quanto di meglio è capitato in Fiat dai tempi di Ghidella. Sta facendo nozze coi fichi secchi, e bisogna dire nozze di gran lusso. Io sciorino i dati positivi in parte perché ammiro Marchionne, uno che ha fatto tanta strada partendo da basi sociali minime, ma anche per bilanciare un'opinione pubblica che non fa altro che cercare difetti. Romiti, che ha distrutto un impero automobilistico con 10 anni di gestione dilettantesca, è stato trattato al confronto da nababbo dalla stampa italiana. Invece di attaccarci agli uomini che di fatto creano valore, pur facendo errori, li critichiamo ferocemente, e invece lasciamo passare una classe politica impresentabile, lasciamo che dirigenti come Geronzi e Cimoli vengano ignorati o accettati. Marchionne no, Marchionne va distrutto perché si permette di mettere in discussione lo status quo italiano (che comunque verrà messo in discussione dalla realtà, come abbiamo visto in queste settimane). Una attitudine decisamente masochista. Credo che questa attitudine a farci del male stia portando il Paese verso un ruolo di comprimario, a cui non è più abituato. Nella migliore delle previsioni. Nella peggiore, faremo una fine terzomondista. PS: scusate per gli errori di typing, ma ho scritto un "romanzo" e sono stanco. Saluti a tutti.
Ritratto di viva fiat
2 settembre 2011 - 20:50
speriamo k rinasca la topolino
Ritratto di lucios
5 settembre 2011 - 00:49
4
....fosse confermata, questo spiega come l'accordo FIAT - CHRYSLER prevede sempre una priorità americana rispetto a noi!