SI PUÒ ORDINARE - La marca Volkswagen investirà sulla mobilità elettrica 11 miliardi di euro fino al 2024. Investimenti che fanno parte della strategia Transform 2025+, e che la porteranno nel quinquennio 2020-25 a commercializzare nove nuovi modelli, di cui due sono le già note ID.3 e ID.4. La Volkswagen ID.4 è una crossover, nonché il secondo modello della famiglia ID, e come la “sorella” ID.3 è ingegnerizzata sulla piattaforma MEB del gruppo. L’auto è già ordinabile in Italia nelle due versioni della serie speciale di lancio, ID.4 1ST e ID.4 1ST Max, disponibili, rispettivamente, a 48.600 e 58.600 euro.
LE SOSPENSIONI - A pochi mesi dalla consegna dei primi esemplari della Volkswagen ID.4, che arriveranno nei concessionari entro il primo trimestre del 2021, il costruttore diffonde alcune informazioni dettagliate sulla dinamica della suv elettrica. La trazione posteriore e la posizione della batteria tra i due assi, nel punto più basso dell’auto, ottimizza la distribuzione dei pesi (il rapporto è 50:50) e abbassa il baricentro. All’anteriore troviamo una configurazione MacPherson mentre al posteriore uno schema multilink a cinque leve con un telaio ausiliario collegato al corpo vettura da elementi elastici (alcune delle parti sono realizzate in alluminio leggero per ridurre il peso).
DIETRO HA I TAMBURI - A placare l’esuberanza del motore elettrico posteriore da 204 CV, che trasmette il moto alle ruote dietro (l’accelerazione da 0 a 100 km/h è 8,5 secondi e la velocità massima di 160 km/h), ci pensano i dischi anteriori, che nelle versioni dotate di batteria da 77 kWh (l’autonomia è di 520 km) hanno un diametro di 358 millimetri, e i freni posteriori a tamburo. Questi ultimi hanno parti d’attrito progettate per durare per l’intera vita dell’auto e sono “aiutati” dalla frenata rigenerativa tipica delle auto elettriche.
IL CONTROLLO ATTIVO DELLA MARCIA - Per assicurare buone doti dinamiche lo sterzo della Volkswagen ID.4 è piuttosto diretto. Inoltre il diametro di sterzata di 10,2 metri (ridotto per un’auto di questa categoria), dovrebbe garantire un’entrata in curva precisa e diretta. I clienti possono migliorare ulteriormente le doti dinamiche dell’auto scegliendo il pacchetto Sport Plus (optional). Questo comprende lo sterzo progressivo, che diventa più diretto variando il rapporto da 15,9:1 a 14,5:1, e il controllo adattivo del telaio DCC, che si adatta alla superficie stradale e alle condizioni di guida, regolando la rigidità dell’ammortizzatore 200 volte al secondo.
Entrambi sono comunque collegati alla selezione del profilo di guida Driving Profile Selection, che offre al guidatore la scelta tra quattro modalità: Eco, Comfort e Sport e Individual (personalizzabile dall’utente che può variare ciascun parametro a piacere dal display centrale).
Il pacchetto comprende inoltre una serie di ausili elettronici di bordo in grado di renderla più sicura. Ne fanno parte il Vehicle Dynamics Manager, che lavora in cooperazione con il controllo di stabilità ESC. Introdotto sulla nuova Golf, questo sistema controlla gli interventi selettivi sui freni delle singole ruote del differenziale XDS e il lavoro del controllo adattivo del telaio DCC. Utilizza un modello digitale per ottimizzare comportamento di guida e di sterzo in ogni situazione.