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Volkswagen ID.4: si avvicina l’entrata in produzione

Pubblicato 12 maggio 2020

La Volkswagen sta mettendo a punto le linee di montaggio di Zwickau per la produzione della crossover elettrica ID.4.

Volkswagen ID.4: si avvicina l’entrata in produzione

ENTRO FINE 2020 - Secondo alcune recenti indiscrezioni, nello stabilimento di Zwickau, sarebbe già iniziata produzione della Volkswagen ID.4, la crossover elettrica basata sulla piattaforma MEB, che dovrebbe arrivare in Europa entro la fine del 2020 a un prezzo di partenza circa 37.000 euro. A riportare l’indiscrezione è un giornalista del giornale tedesco Nextmove, che nel corso della sua recente visita nella fabbrica di Zwickau (dove producono la ID.3), ha dichiarato di aver visto una ID.4 sulla linea di produzione (probabilmente una pre-serie) senza tuttavia avere la possibilità di diffonderne le immagini.

RIVALE DELLA MODEL Y - La Volkswagen ID.4, dopo la compatta ID.3 (in arrivo nelle concessionarie questa estate), è un altro membro della famiglia delle elettriche della casa tedesca, che rivaleggerà con la Tesla Model Y (le dimensioni dei due modelli dovrebbero essere simili). La versione di serie della ID.4, che oltre all’Europa sarà destinata anche a Cina e Stati Uniti, avrebbe dovuto essere presentata in aprile, ma l’evento è stata annullato a causa della pandemia.

TRE TAGLI DI BATTERIA - La Volkswagen ID.4 dovrebbe avere un’autonomia di circa 500 km con tre diversi tagli di batteria tra cui scegliere (45, 58 e 77 kWh), e sarà inizialmente disponibile nella versione a singolo motore elettrico e due ruote motrici, e successivamente nella variante a trazione integrale.

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Ritratto di elitropi cristian
12 maggio 2020 - 19:44
Bellissimo... Hanno problemi grossi come una montagna della ID4 normale e lanciano sul mercato il suv ?? Spettacolare...
Ritratto di Ieplisk
13 maggio 2020 - 06:21
I tedeschi hanno sempre usato la clientela per collaudare i prototipi recuperando le spese e lasciare il problema al cliente senza più nessuna considerazione, e fanno bene visto che i clienti sembrano felici di farlo. De gustibus ..........
Ritratto di Giuliopedrali
13 maggio 2020 - 08:29
Prototipi tedeschi: praticamente le auto tedesche hanno sempre la tecnologia e pure il design della serie precedente... Questa ID4 e anche l'ID3 ci sono voluti anni per poi partorire delle elettriche più tradizionali possibili anche se concorrenziali. L'ultima tedesca dove davvero si è sperimentato, a danno dei clienti in effetti, è stata la spettacolare NSU Ro80 ma era il 1967...
Ritratto di Ieplisk
13 maggio 2020 - 08:41
Prototipi non in senso letterale ma in senso pratico, ho lavorato in una officina del gruppo e ti assicuro che mai più lo rifarei. Non mi piace prendere per il cu.. le persone, loro lo considerano effetto collaterale. Cmq lungi da me offendere gli orgogliosi del marchio in quanto ogni marchio ha le sue macagne, ma esistono, anche se pochi, quelli diciamo "più corretti". Opinione dettata da esperienza nel settore. Un saluto a tutti.
Ritratto di Giuliopedrali
13 maggio 2020 - 09:34
Credo anch'io che le auto tedesche comunichino qualcosa di rigido anche come rapporto col cliente, la concessionaria stessa, se avessero un difetto non lo comunicherebbero mai, c'è parecchio di nascosto dietro, però c'è di solito ben poca innovazione, pensate che ancora negli anni 70 si voleva costruire l'erede del Maggiolino (che sarebbe stata la Golf) col motore posteriore centrale sotto il sedile, per utilizzare sempre lo splendido boxer raffreddato ad aria Porsche del Maggiolino (prototipi EA 266 o VW 311), sarebbe stata splendida con due ampi bagagliai davanti e dietro questa compatta VW ma impossibile nella manutenzione, sfiorava anche i 190 all'ora nel 1970 insomma era molto Porsche, però poi videro l'Alfasud... (scritto nel sito amici del Maggiolino tanto per chiudere la polemica che vede la 128 come ispirazione per la Golf e non l'Alfasud).
Ritratto di Oxygenerator
14 maggio 2020 - 08:47
@ leplisk In fondo, in qualsiasi impresa è sempre la clientela di un prodotto a testarlo veramente. Le ricostruzioni, le ipotesi, i rulli, possono dare indicazioni di massima. Ma fino a quando non hai la macchina in mano per due o tre anni, in realtà sei uno sperimentatore. A mio avviso questo vale per tutte le marche e non solo per le auto, ma per tutto ció che viene costruito e lanciato sul mercato.
Ritratto di Giuliopedrali
14 maggio 2020 - 09:22
Io non capisco come il mio Maggiolino faccia ad avere vibrazioni del genere, in qualunque marcia vibra la plancia che è un dispiacere, si è rotto perfino il parabrezza, ma non si erano accorti che le sospensioni erano troppo rigide per una versione base.