SALTO IN ALTO - Più che una berlina, la Volkswagen Sport Coupé GTE al Salone di Ginevra come concept è - in ossequio al nome - una coupé con quattro porte: il tetto arcuato è evidente, così come l'altezza contenuta in soli 140 cm a fronte di 487 cm di lunghezza. Facile che le linee prefigurino l'erede della Volkswagen CC appena uscita di scena, quindi; tuttavia, vari elementi (tecnici su tutti) fanno pensare che si possa trattare di un'auto posizionata in una fascia d'utenza immediatamente superiore.
BRILLA DI LUCE PROPRIA - La verniciatura della Volkswagen Sport Coupé GTE merita uno specifico accenno: il giallo Citrin Yellow è composto da un pigmento che richiama il quarzo, specifico per riflettere la luce. A seconda dell'illuminazione, l'effetto è differente. Difficile che la soluzione possa, in tempi brevi, arrivare alla produzione di serie; ben più probabile che il complesso sistema multimediale sia definitivo.
ELEGANTE E MULTIMEDIALE - La strumentazione della Volkswagen Sport Coupé GTE è sostituita da un display di 12,3” e integrata da un ulteriore schermo posto sulla plancia, di dimensioni generose (10,1”); la stessa configurazione è replicata per i posti posteriori, con due unità da 10,1” per la gestione dell'impianto multimediale. La connessione Internet prevede la possibilità di interagire con Instagram e Cover Flow, per avere informazioni aggiuntive sui luoghi inseriti nel navigatore GPS; non manca la possibilità di “leggere” uno smartwatch per registrare le abitudini (e anche i dati biometrici) del guidatore e regolare i sistemi di bordo, funzionali o di sicurezza, di conseguenza. Gli interni sono curati, con sedili in pelle grigia e inserti in legno distribuiti con discrezione ma in bell'evidenza; la fascia orizzontale del cruscotto è in carbonio, e altre finiture sono in alluminio.
INTEGRALE - Il motore della Volkswagen Sport Coupé GTE è triplice: il V6 3.0 TSI a benzina, accoppiato al doppia frizione DSG, eroga 300 CV ed è coadiuvato da due ulteriori unità elettriche - una posta all'ingresso del cambio stesso e l'altra collocata posteriormente, così da potere realizzare una trazione integrale nel caso di funzionamento contemporaneo. La soluzione (ibrida plug-in) è concettualmente simile alle realizzazioni di casa Peugeot e Citroën (si pensi all'Hybrid 4) e non richiede un albero di trasmissione tra asse anteriore e posteriore. Le batterie al litio da 10,7 kWh trovano spazio sotto il tunnel centrale. La velocità massima dichiarata è pari a 250 km/h, lo 0-100 km/h richiede 5” impostando la modalità di guida più sportiva. L'autonomia totale è superiore, secondo la casa, a 1.200 km, 50 dei quali con la sola propulsione elettrica; il consumo dichiarato (tenendo conto del supporto dei motori elettrici) è di 50 km/litro.