VENTI CHE CAMBIANO - Il panorama globale dell’industria dell’auto pare proprio destinato a non essere mai stabile e di univoca lettura. Un paio d’anni fa la Russia era data per il nuovo Eldorado dell’auto, e molte case ci si sono buttate con impegno e dispendio di mezzi; solo pochi mesi fa la Cina era guardata come il polmone capace di far respirare i costruttori di tutto il mondo, o quasi. Anche qui, tanti gruppi si sono impegnati e a lungo si è pensato che un buon equilibrio economico fosse possibile solo con una consistente presenza sul mercato cinese. Poi, prima per la Russia, ora a quanto pare anche per la Cina, la situazione si è rovesciata, e le due realtà rischiano di vedere tramutare il loro indubbio peso da positivo a negativo.
IL COLOSSO TEDESCO - L’ipotesi è resa credibile vedendo i risultati commerciali del mese di luglio 2015 diffusi dal gruppo
Volkswagen. Il bilancio per l’insieme delle marche del colosso tedesco (compresi i costruttori di camion MAN e Scania) registra un ridimensionamento del
3,7% rispetto allo stesso mese del 2014. Sono infatti stati 792.100 i veicoli venduti nel mondo a luglio dalla “scuderia” di marchi di Wolfsburg (
nella foto sopra). Nel 2014 il bilancio era stato di 822.200 unità. E il panorama non muta se si considera il periodo da gennaio a luglio. Il totale venduto da parte del gruppo VW dall’inizio dell’anno è di 5,83 milioni, quando l’anno scorso nello stesso periodo si era già arrivati a quota 5,89 milioni.
IL PANORAMA MONDIALE - Questo risultato globale è la sommatoria di tendenze di segno opposto registratesi nelle diverse aree di mercato. Infatti l’Europa, che fino a qualche mese fa si presentava con incertezza, da gennaio a luglio ha visto il gruppo Volkswagen crescere del 3,7% (con 2,45 milioni di veicoli venduti), e nell’area dell’Europa occidentale esclusa la Germania l’incremento è stato del 7,2% (1,32 milioni di unità vendute). Molto diverso invece lo scenario del mercato russo: le vendite da gennaio a luglio sono state 97.600, contro le 163.400 del 2014, il che significa un calo del 40,3%.
AMERICA DIVISA IN DUE - In crescita è anche la realtà nordamericana, dove nei sette mesi dall’inizio dell’anno il gruppo VW ha venduto 533 veicoli, con un aumento del 6,2% rispetto allo stesso periodo del 2014. Un vero tonfo invece la casa tedesca lo deve registrare in Sudamerica, dove con 346.400 veicoli venduti da gennaio a luglio soffre un ridimensionamento del 22,6%.
QUANTO PESA LA CINA - Infine c’è la l’Asia che complessivamente nel periodo dei sette mesi ha cumulato 2,22 milioni di unità vendute, pari al 4,1% in meno rispetto al 2014. In questo dato pesa l’andamento del mercato cinese, che con i suoi grandi numeri incide sensibilmente sui bilanci globali. Da gennaio a luglio il gruppo VW in Cina ha venduto 1,99 milioni di veicoli segnando un ridimensionamento del 5,3% nei confronti dell’anno scorso.
ROSSO A MARCHIO VOLKSWAGEN - Esaminando i risultati in base ai marchi del gruppo, si rileva una crescita per Audi (+3,5%, con 1,05 milioni di unità), Porsche (+28,5%, con 134.700 veicoli venduti), Skoda (3,6%, per 627.100 unità), Seat (+7,1%, con un totale veicoli venduti di 251.300 unità), VW Veicoli Commerciali (+0,4%, con 256.600 vendite) e Scania (+3,2%, per 43.400 camion commercializzati), mentre accusano un calo le marche MAN (-13,2%, con 58.600 unità vendute) e soprattutto Volkswagen (-4,3%, con un totale mondiale di 3,4 milioni di auto vendute).