VOLVO IN PIENA SALUTE - Acquistata nel 2010 dalla cinese Geely, la Volvo ha saputo intraprendere nell'ultimo decennio una notevole crescita e, nel 2019, ha venduto per la prima volta più di 700.000 auto in tutto il mondo, chiudendo il bilancio con un utile operativo di circa 1,35 miliardi di euro. Dopo questa prima fase ora i due costruttori stanno pensando a un ulteriore passo in avanti: Geely e Volvo, infatti, hanno avviato le discussioni in vista di una fusione, che porterebbe alla nascita di un nuovo e più solido gruppo automobilistico.
UN GRUPPO PIÙ FORTE - La proposta di fusione, che dovrà essere sottoposta e approvata dai rispettivi consigli di amministrazione, ha l’obiettivo di consolidare le sinergie a livello economico e finanziario fra i due costruttori, aumentandone la coesione pur senza far venir meno le rispettive identità, si legge in una nota diffusa dalla casa svedese. Del nuovo gruppo, quotato alle borse di Stoccolma e Hong Kong, faranno parte il marchio di lusso della Volvo, la Polestar, ed i marchi controllati della Geely, ovvero Geely, il più generalista, Lynk&Co, con velleità più premium, Geometry, destinato alle auto green, Lotus, con le sue auto sportive, e Levc, che costruisce i taxi ibridi di Londra. Il gruppo Geely ha venduto l’anno scorso 2.178.000 di auto nel mondo, miglior risultato di sempre.