IN TRIBUNALE - A quanto risulta da una dichiarazione fatta davanti ai giudici, potrebbero essere insufficienti gli interventi previsti dalla
Volkswagen per sistemare le auto con motori turbodiesel EA189 che utilizzano il software illegale che altera le
emissioni di NOx,
come la Golf 6
della foto sopra. La cosa è stata presentata come ipotesi. A dire che gli interventi previsti possono essere insufficienti per alcune auto, è infatti stato Robert Giuffra, avvocato che patrocina la Volkswagen durante un’audizione a cui è stato chiamato dalla corte di San Francisco che si sta occupando di una causa di class action promossa da clienti della casa tedesca per la vicenda del
Dieselgate.
SOLUZIONI INADEGUATE - Affermare che le modifiche dei richiami possano non dare gli esiti desiderati sulle emissioni, viene interpretato da alcuni come l’ammissione che per certi modelli la casa costruttrice non è in grado di risolvere il problema negli Stati Uniti, dove le regole sulle emissioni dei diesel sono più severe. Quanto meno senza incidere sensibilmente sulle prestazioni e sui consumi.
IPOTESI BUY BACK - Il legale della Volkswagen ha detto che la casa sta lavorando per trovare una soluzione, ma i tempi potrebbero essere lunghi. Quali potrebbero essere le conseguenze di una tale evenienza lo ha indicato lo stesso avvocato, peraltro rifacendosi a una ipotesi già fatta nelle settimane scorse da rappresentanti della Volkswagen: la necessità per la casa costruttrice di
ricomprare le auto in questione. Ricordiamo che, invece, in Europa è già stato annunciato un richiamo per le auto interessate dal problema per il quale sono state trovate delle soluzioni tecniche (
qui per saperne di più) approvate dalle autorità tedesche.