SFIDA IN CAMPO NEUTRO - Con 704.991 autovetture immatricolate, nel terzo trimestre 2012 di quest’anno il gruppo Volkswagen ha aumentato del 21% le sue vendite nel mercato cinese. Un risultato molto più brillante della concorrente General Motors, che ha totalizzato 664.765 veicoli realizzando una crescita molto inferiore a quella del gruppo tedesco.
CINA DETERMINANTE - La cosa non è limitata alla pur importante realtà. Da tempo la Volkswagen è impegnata per divenire il costruttore numero 1 al mondo, primato che sinora è stato ed è della General Motors, e con le sue possibilità di crescita il mercato cinese è il terreno su cui il confronto tra i due gruppi può trovare la sua sistemazione. Questo perché la Cina è per entrambe il mercato più grande.
PER VW TANTI MODELLI NELLA TOP TEN - A proposito sempre di classifiche, ma in questo caso di modelli, l’Associazione cinese dei costruttori di auto nelle sue statistiche attribuisce alla Buick Excelle (foto sopra) la palma di modello più immatricolato in Cina nel periodo da gennaio a settembre. Dietro di lei la Chevrolet Sail (foto qui sotto), mentre la Volkswagen più venduta (la Jetta, foto più sotto) è solo al quarto posto, ma nella top ten delle auto più vendute figurano ben cinque Volkswagen.
La Jetta per il mercato cinese.
OCCHIO AI GIAP - Da ricordare che il mercato cinese sta vivendo una fase anomala. Nell’ultimissimo periodo ha risentito molto delle tensioni politico-territoriali in atto tra Cina e Giappone, che hanno portato molta parte dei cinesi a una sorta di boicottaggio verso le marche giapponesi (e chi non pensa al sabotaggio è preoccupato di apparire filo giapponese e quindi di trovarsi l’auto danneggiata). Di tutto ciò hanno beneficiato le altre marche, a quanto pare Volkswagen in modo particolare.
ALTRI SUCCESSI - Ma la Volkswagen non è la sola a procedere molto positivamente in Cina, sfruttando al meglio il trend anti giapponese in atto nel Paese. Anzitutto c’è la Ford, che ha marcato un notevole 35% di crescita, piazzando la Focus al terzo posto nella graduatoria dei modelli più venduti. Poi anche i coreani del gruppo Hyundai-Kia hanno compiuto notevoli miglioramenti, facendo registrare nei nove mesi un incremento delle vendite pari al 9,5%.
La Chevrolet Sail.
DETERMINANTE PER LA LEADERSHIP MONDIALE - Ma l’importanza dell’andamento del mercato cinese, bizzarramente è legata anche a ciò che sta succedendo in Europa. Il calo delle vendite sul Vecchio Continente fa assumere rilievo strategico alle vendite cinesi. Essendo la Cina un mercato che offre prospettive di sviluppo (negli Usa l’81% possiede un’automobile; in Giappone il 51%; in Cina soltanto il 4,7% sul oltre un miliardo di abitanti), è evidente che esservi ben piazzati è una garanzia per il futuro. E siccome la Volkswagen ha nei suoi obiettivi quello di divenire il maggior produttore al mondo per il 2018, ecco che le sue brillanti performance in Cina sono determinanti nella sua strategia di crescita, perché non solo bilanciano la crisi europea ma rappresentano un elemento nello sforzo del gruppo tedesco per arrivare alla vetta della classifica mondiale dei produttori.
SFIDA ANCHE NEGLI INVESTIMENTI - In questa prospettiva si colloca la strategia della Volkswagen in Cina, fatta di ulteriore investimenti in aggiunta ai tanti già fatti da quando vi si insediò (nel 1984). Tra quest’anno e il 2016 sono previste iniziative per 14 miliardi di euro. Ciò mentre sul fronte General Motors gli analoghi piani parlano di uno sforzo per 7 miliardi di dollari dal 2011 al 2015. Come ha detto il numero 1 della GM al recente salone di San Paolo del Brasile, il programma più immediato del gruppo in Cina è l’avvio della produzione della Cadillac, non rinunciando a una punzecchiatura nei confronti della Volkswagen: “Per me non è importante essere il più grande, ma il più redditizio”. E notoriamente le Cadillac sono modelli che generano corposi margini di guadagno.