PRIMO CONTATTO

Aston Martin DBX: la supercar per andare dappertutto

La prima suv dell’Aston Martin è “esplosiva” nelle prestazioni, non fa mancare il comfort né teme di abbandonare l’asfalto. Adeguate al prezzo (molto alto) le finiture, così così la maneggevolezza.
Pubblicato 04 settembre 2020
  • Prezzo (al momento del test)

    € 198.378
  • Consumo medio (dichiarato)

    7 km/l
  • Emissioni di CO2 (dichiarate)

    269 grammi/km
  • Euro

    6d-Temp
Aston Martin DBX
Aston Martin DBX 4.0 V8
La sostanza si tocca con mano

Non è solo da accarezzare con lo sguardo l’Aston Martin DBX: la prima suv del marchio britannico si può godere anche col tatto, lasciando scivolare le dita sui materiali pregiati degli interni (assemblati a mano, richiedono più di 200 ore di lavoro), sui rivestimenti in legno, sui particolari in fibra di carbonio, sulla profumata pelle increspata da impeccabili impunture, per poi indugiare sui ninnoli realizzati in alluminio massiccio: chiave di contatto, profili nelle fiancate (che richiamano quelli delle Aston Martin di un tempo) e negli interni porta, bocchette di ventilazione, senza dimenticare la grintosa mascherina dalle lunghe alette. 

Grande e filante

Le suv piacciono così tanto che nessun costruttore può permettersi di non averne almeno una in listino. Neppure i marchi più prestigiosi: dopo la Bentley Bentayga, la Lamborghini Urus e la Rolls-Royce Cullinan (e in anticipo sull’annunciata Ferrari Purosangue) arriva l’Aston Martin DBX, prima “tuttoterreno” (e anche prima 4x4) della blasonata casa inglese. A livello di prezzo - 198.378 euro - è in linea con le rivali, almeno al netto degli accessori. Da ammiraglia le dimensioni: supera i cinque metri di lunghezza e arriva a due di larghezza. Ma è alta appena 168 cm (come l’Alfa Romeo Stelvio) per cui - complici i cerchi di 22” che riempiono i torniti passaruota - non manca di slancio e di eleganza. 

Solo materiali leggeri e di qualità

Costruita rincorrendo il miglior compromesso fra rigidezza della struttura e contenimento della massa (che comunque raggiunge i 2245 kg), l’Aston Martin DBX ha la scocca in alluminio e le pannellature esterne in lega leggera e fibra di carbonio. I richiami stilistici ad altri modelli del marchio (come la mascherina) ben si amalgamano a soluzioni distintive quali i passaruota anteriori con estrattori d’aria (anche neri a 990 euro o in fibra di carbonio a 3.550 euro). Nella vista posteriore spiccano la fascia di led che collega i fanali (la relativa finitura scura costa 710 euro), lo spoiler “a coda d’anatra”, l’estrattore aerodinamico e i due terminali di scarico (a richiesta in fibra di carbonio) inglobati da un inserto nero nello scudo. Il lunotto molto inclinato (e sovrastato da un piccolo alettone) dà ulteriore slancio all’insieme, ma penalizza la visibilità. Fra gli optional, anche le pinze dei freni colorate (a partire da 1.420 euro), la vernice speciale (da 5.680 a 7.100 euro) e i vetri posteriori scuri (710 euro).

Cuore tedesco e assetto rialzabile

Sotto il basso e profilato cofano dell’Aston Martin DBX batte il poderoso 4.0 V8 biturbo di origine Mercedes-AMG (con cui c’è un accordo di fornitura dal 2013) già impiegato nella DB11 e nella Vantage e per l’occasione adattato al nuovo impiego. La potenza è cresciuta da 510 a 551 CV (erogati a 6500 giri) intervenendo sul rapporto di compressione, sul complesso di sovralimentazione e sul relativo sistema di raffreddamento; considerevole pure la coppia massima, che vale ben 700 Nm, disponibili fra i 2200 e i 5000 giri. Costruito tutto in lega di alluminio, il V8 è abbinato a un cambio automatico a 9 marce e alla trazione integrale, che impiega un albero di trasmissione in fibra di carbonio e differenziali centrale e posteriore a controllo elettronico (il secondo, a slittamento limitato); il sistema può distribuire la coppia in misura variabile, se necessario arrivando a inviarne quasi il 100% a un singolo asse (di norma la suddivisione è 53% al retrotreno e 47% all’avantreno). Quanto alle prestazioni, le cifre sono da vera granturismo: secondo la casa bastano 4,5 secondi per accelerare da 0 a 100 km/h, e la velocità di punta è di 291 km/h.

Puoi guidarla in sei modi differenti

Soluzioni raffinate anche per l’assetto, che conta su sospensioni adattative con molle pneumatiche che consentono di aumentare la distanza minima da terra da 190 a 235 mm, cosa utile quando si abbandona l’asfalto: per quest’evenienza, l’Aston Martin DBX dispone pure di due modalità di guida specifiche (Terrain e Terrain+, con limitatore di velocità in discesa regolabile), oltre a vantare angoli caratteristici relativamente agili (anteriore 25,7°, posteriore 27,1° e dosso 18,8°, con le sospensioni alla massima estensione) e una capacità di guado di 50 cm. Quattro, invece, le modalità per l’uso su asfalto, fra i quali i prestazionali Sport e Sport+, oltre al “confortevole” GT e all’Individual, che ingentilisce pure la voce del V8 agendo su una valvola nell’impianto di scarico. Per aumentare la maneggevolezza ci sono il sistema anti-rollio (gestito da un impianto elettrico supplementare a 48 volt), che limita il coricamento laterale in curva, e la possibilità di abbassare l’assetto di ben 5 cm. 

Un arioso salotto di lusso

Il tetto panoramico in vetro (di serie) “illumina” un abitacolo a dir poco opulento, ed è schermabile con un tendalino elettrico in Alcantara, lo stesso materiale impiegato nei rivestimenti di serie. Alle impeccabili finiture si aggiungono le quasi infinite possibilità di personalizzazione, partendo da una base di 35 tipi di materiali e colori. Fra le opzioni per la selleria c’è la pelle pieno fiore estesa alla plancia e ai pannelli delle porte: se si sceglie quella speciale Contemporary occorrono 3.120 euro, mentre ne costa ben 14.200 la Q Exclusive. Anche se improntata al lusso, l’Aston Martin DBX non rinuncia a sportive e fascianti poltrone con poggiatesta integrato: derivano da quelle della DB11, ma qui sono provviste di braccioli separati per guidatore e passeggero; per 710 euro possono essere dotate di regolazione elettrica con memoria, e per 1.410 di ventilazione (estesa anche al divano). Totalmente digitale la strumentazione (con lancetta del contagiri che gira alla rovescia), costituita da un display di 12,3” (di “sapore” Mercedes). Nella parte alta della consolle è invece incorniciato lo schermo di 10,25” del sistema multimediale (con protocollo Apple CarPlay), controllabile anche dal touch pad nel tunnel (710 euro), che all’occorrenza visualizza le immagini delle telecamere perimetrali.

Promossa pure in praticità e sicurezza

Col contributo della rilevante misura del passo (306 cm), l’abitabilità è ottima: offre cinque posti e lo spazio, anche in altezza, non manca nemmeno per i passeggeri posteriori (nonostante il tetto spiovente). L’Aston Martin DBX è una “sportiva da famiglia” anche per ciò che concerne il bagagliaio, dotato di portellone a sollevamento elettrico e capace di contenere 632 litri, mentre il divano ha lo schienale con frazionamento 40:20:40 (reclinando la porzione centrale si possono caricare oggetti lunghi, come gli sci, e mantenere quattro posti utilizzabili). Fra le varie opzioni il Pet Package con doccia portatile per gli amanti dei cani, o lo Snow Package con sistema di riscaldamento degli scarponi da sci. Oltre ai fari full led a orientamento automatico e con abbaglianti assistiti, dell’equipaggiamento standard fanno parte i più avanzati sistemi di assistenza alla guida: dal cruise control adattativo alla frenata automatica d’emergenza che individua anche i pedoni, passando per il mantenimento in corsia; presenti pure il monitoraggio degli angoli ciechi nei retrovisori, il riconoscimento dei segnali stradali e il sistema che avverte se sopraggiungono altri veicoli quando si abbandona un parcheggio in retromarcia.

Una sportiva veramente a 360°

Ci aspettavamo soprattutto una gran guida su asfalto dall’Aston Martin DBX (oltre alla possibilità di effettuare qualche modesta digressione su fondi sterrati compatti), e invece siamo rimasti subito sorpresi dalla sua grande adattabilità all’off-road. Premettiamo che saremmo i primi a temere di rigare la suadente carrozzeria nei passaggi angusti fra i rovi o di ammaccare le splendide ruote di 22” in una pietraia, ma - grazie anche all’ausilio dell’elettronica - dobbiamo ammettere di esserci divertiti parecchio nelle ripide salite al limite del ribaltamento e nei discesoni mozzafiato presenti in gran copia nel tracciato fuori strada previsto per il test. Basta lasciare fare ai sistemi di controllo della DBX per trarsi d’impaccio anche dalle situazioni meno piacevoli. E non manca un’impagabile finezza: persino dopo avere affrontato un tratto fangoso, si può scendere dall’auto senza sporcarsi i pantaloni, grazie alla parte bassa delle porte bombata e avvolgente che protegge la battuta interna della scocca. 

Prestazioni da supercar e qualche ruvidezza

Regolando l’assetto nella posizione più bassa e acquattata, l’Aston Martin DBX ha un comportamento da sportiva purosangue su asfalto, risultando precisa, stabile e sicura soprattutto nei percorsi veloci, ove si gode dell’inesauribile grinta del V8, che spinge forte da appena 2300 giri e sfodera una “entrata in coppia” da sportiva quando si superano i 5000 giri. Nella modalità Sport (dove sterzo e sospensioni si fanno più solidi) col velocissimo cambio a 9 marce disposto in S, non scala marcia neppure se si affonda il piede nel pedale del gas ed effettua il passaggio di marcia a 6800 giri, mentre in Sport+ arriva al limitatore (a 7000 giri), col contorno di una sinfonia di corsaioli scoppiettii e gorgoglii nei passaggi di rapporto. Peccato che la trasmissione risulti brusca e trasmetta strappi ogni volta che si preme con decisione l’acceleratore, e che anche le palette al volante siano durette da azionare e tolgano fluidità alla guida. Un’altra critica va ai comandi del cambio in cima alla consolle, ai lati di quello di avviamento: risulta davvero scomodo passare continuamente da un pulsante all’altro nelle manovre di parcheggio.         

Non è tutta “rose e fiori”

Nelle modalità normali le sospensioni a lunga escursione sono morbide e confortevoli e, pur innescando un fastidioso beccheggio in accelerazione e frenata, sanno mantenere le gomme bene attaccate all’asfalto anche quando il fondo diventa irregolare. Godibilissima in souplesse, l’Aston Martin DBX si fa impegnativa quando si decide di spingere sui percorsi misti: il volante va tenuto sempre con forza lungo le curve, l’inerzia dovuta alla rilevante massa si fa sentire, e lo sterzo diventa nervoso nei frequenti cambiamenti di traiettoria, dove l’azione perde fluidità. Caratterizzati dalla corsa lunga del pedale, i freni richiedono forti carichi per dare il meglio: la potenza è notevole, ma ci permettiamo di dubitare delle decelerazioni da ben 1,4 g di cui i tecnici della casa inglese hanno accreditato questo impianto.

Secondo noi

Perché sì 
> Fuori strada. La DBX non è la quintessenza dell’agilità, ma le prestazioni sfoderate fuori strada sono state tanto soddisfacenti quanto inattese. 
> Interni. L’abitacolo è un lussuoso salotto, realizzato con materiali di pregio e rifinito in modo sopraffino. Inoltre, lo spazio non manca,.
> Prestazioni. Valori come 4,5 secondi per passare da 0 a 100 km/h e 291 km/h di velocità di punta sono da vera supercar. 

Perché no 
> Cambio. L’automatico è molto reattivo, ma a volte causa sgradevoli “strappi”. Scomodi i comandi.
> Guida sportiva. Quando si aumenta il ritmo, l’inerzia è ben percepibile: nelle variazioni di traiettoria la guida perde fluidità.
> Ingombri. In città e nei passaggi angusti fuori strada le imponenti dimensioni della DBX impongono attenzione, specialmente per la larghezza che, retrovisori inclusi, è di ben 222 cm.

SCHEDA TECNICA

Carburantebenzina
Cilindrata cm33982
No cilindri e disposizione8 a V di 90°
Potenza massima kW (CV)/giri405 (551)/6500 giri
Coppia max Nm/giri700/2200-5000
Emissione di CO2 grammi/km269
Distribuzione4 valvole per cilindro
No rapporti del cambio9 (automatico) + retromarcia
Trazioneintegrale
Freni anterioridischi autoventilanti
Freni posterioridischi autoventilanti
  
Le prestazioni dichiarate 
Velocità massima (km/h)291
Accelerazione 0-100 km/h (s)4,5
Consumo medio (km/l, ciclo WLTP)7,0
  
Quanto è grande 
Lunghezza/larghezza/altezza cm504/200/168
Passo cm306
Peso in ordine di marcia kg2245
Capacità bagagliaio litri632/n.d.
Pneumatici (di serie)285/40 R22 ant. - 325/35 R22 post.
Aston Martin DBX
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Ritratto di giulio77
4 settembre 2020 - 19:43
Purtroppo mi sembra un prodotto poco riuscito, e la recensione non lo nasconde. L'unica cosa ad impressionarmi positivamente è l'altezza da terra che sembra non temere il fuoristrada, tuttavia è una situazione in cui nessuno porterà mai un'auto da 200k€.
Ritratto di impala
5 settembre 2020 - 10:39
.... Ma dovè superca ????? è il soliti panzer da piu di due tonnellate , solo che questo è inglese è no tedesco
Ritratto di AndyCapitan
8 settembre 2020 - 13:12
4
ehhhh?????.....198.378 mila cucchi per sto vagone????....ma chi lo compra????....c'e' una concorrenza molto piu' a buon prezzo e dal design migliore....si chiama porsche cayenne o porsche macan....ho detto tutto!
Ritratto di flavio84
4 settembre 2020 - 19:58
Un altro mito automobilistico che cala le braghe alla moda dei suv...manca solo Ferrari poi abbiam fatto scopa!
Ritratto di Adry83
4 settembre 2020 - 21:25
Tranquillo che anche la Ferrari lo farà, si chiamerà purosangue
Ritratto di Meandro78
5 settembre 2020 - 00:39
Rassegnamoci leggendo aio sono leggenda di Matheson
Ritratto di diablonex
4 settembre 2020 - 20:54
Confido in un nuovo meteorite che resetti di nuovo tutto. E spero che cada prima dell'uscita della Ferrari Purosangue! Ormai siamo alla deriva su tutti fronti
Ritratto di AndyCapitan
8 settembre 2020 - 14:02
4
ahahah diablo...hai proprio ragione...speriamo che il meteorite distrugga tutte le catene di montaggio dei SUV!!!!!
Ritratto di allatast
4 settembre 2020 - 21:06
la supercar per andare dappertutto, soprattutto dal benzinaio . comunque battute a parte in fondo giusto così, il cliente tipo di queste macchine difficilmente rinuncerebbe al rito del pieno -servito- per sposare le nuove necessarie modalità faidate delle recenti powertrain non esclusivamente termiche, anche se gli costerà 150 o quasi euro abbotta per fare 600km
Ritratto di Giuliopedrali
5 settembre 2020 - 18:55
Comunque con tutte le supercar vai tanto dal benzianio, fortuna che ora ci sono le elettriche...
Ritratto di v8sound
6 settembre 2020 - 10:29
E si, le quali passeranno intere giornate attaccate alla spina per la ricarica...
Ritratto di katayama
4 settembre 2020 - 21:09
C'è poco da fare, se si vuol giocare nel controverso segmento delle SUV sportive con vetture che escano dalla mischia e abbiano quantomeno una parvenza di utilità, la luce da terra dev'essere ragguardevole, i passaruota devono essere allargati, ben marcati e devono girare ben alti sopra le ruote (anche oltre le esigenze d'escursione), gli ammortizzatori devono risultare in bella vista (con molle verniciate a contrasto), il corpo vettura dev'essere quanto più possibile basso (esattamente come accade per una coupé) e la linea non dev'essere affatto sporcata da inutili orpelli che simulano protezioni d'alluminio, bull bar et similia. AM ha sbagliato l'altezza del corpo vettura, non certo da coupé e con ripercussioni dinamiche di non poco conto, e i passaruota alti ma troppo automobilistici o poco fuoristradistici che sia.
Ritratto di Giuliopedrali
5 settembre 2020 - 18:58
In realtà ad esempio le SUV Nio praticamente delle supercar: 653 cv (e altre SUV superelettriche che stanno uscendo), sono molto stradali, basse come impronta a terra e senza passaruota troppo importanti, cioè sono uno step ancora più in là di questa Aston.
Ritratto di katayama
5 settembre 2020 - 22:13
Ok, se hai un powertrain elettrico è razionale avere il fondo basso per alloggiare batterie molto capaci, ma con un powertrain come questo, che più tradizionale non si può, devi alzare più che puoi il fondo e abbassare più che puoi il tetto. Così dai dinamicità e "credibilità" all'insieme. In definitiva la configurazione CUV/SUV ha senso solo in prospettiva BEV, laddove il fondo diventa parte anche funzionale e non più solo strutturale. Le Nio sono semplicemente su un altro piano, imho. Peraltro, i designer di Nio tendono, e non certo a caso, a "svuotare" proprio i volumi inferiori con ampie grigliature o con studiate scalfature, tracciando linee alte con le luci e con le profilature dei lamierati. L'effetto è lo stesso, sebbene ottenuto in modo diverso, più visuale che sostanziale.
Ritratto di katayama
5 settembre 2020 - 22:33
Ti porto due esempi di SUV che rispettivamente seguono e non seguono questa impostazione: Macan ok (con anche un cofano molto "racing"), Stelvio ko (inemendabilmente tozza).
Ritratto di Giuliopedrali
6 settembre 2020 - 09:16
Secondo me sono riuscite sia le Macan che le Stelvio perchè non abbassano troppo l'immagine di Porsche e Alfa Romeo (una volta connesse da Alfasud / 33) però la Nio Es8, Es6 o la Hycan o la Byton o altre superelettriche sono la nuova moda ancora di più delle semplici SUV che sembrano sempre ad ottani, in realtà nessuno vuole andare dapperttutto ma avere auto "totali", cioè moderne e quindi elettriche, adattabili a molti percorsi e un pò MPV, un pò sportiveggianti, di gran prestigio etc etc, queste sostituiscono in pratica le Mercedes berline, le Espace, le DS o le Flaminia coupè di un tempo, tutto insieme.
Ritratto di katayama
6 settembre 2020 - 12:19
Eh, t'ho dato l'assist... Cmq, certo, quelle auto sono "roba" del passato, da museo o da onanismi nostalgici che anche no, grazie. La memoria è importante, le bamboline horror con la testa girata di 180° mi fanno invece impressione (sorridere?). Vanno a sbattere.
Ritratto di katayama
6 settembre 2020 - 12:32
Ecco, sull'appiattimento SUVebbasta non sarei proprio d'accordissimo. Rimando in merito ad un bel servizio di Autoline su Byton: https://www.youtube.com/watch?v=nJCLwQyn2TA&app=desktop
Ritratto di Giuliopedrali
6 settembre 2020 - 15:58
Byton ma anche Nio, Xpeng e BYD stanno diventando famose anche per le nuove o venture super berline elettriche tipo Tesla, quindi ecco che non solo nei SUV ci sarà l'appiattimento di immagine, ho paura che anche tra le berline prendere una Mercedes invece che una Tesla o una Xpeng tra poco corrisponderà.
Ritratto di probus78
4 settembre 2020 - 22:03
Quanto a design la preferisco nettamente alle concorrenti urus e bentayga. Rispetto ai rivali Dbx credo sia il miglior compromesso tra prestazioni, comfort e capacità fuoristradistiche. Tra i super Suv in assoluto quello più interessante .
Ritratto di luperk
18 maggio 2021 - 23:32
si, però meriterebbe piu potenza. la sq7 v8 da 500 cv è piu scattante di questa...
Ritratto di francesco.87
4 settembre 2020 - 22:18
20cm piu corta avrebbe reso la vista 3/4 posteriore meno goffa. interni spettacolari, fuori particolare
Ritratto di LUCA TIR
5 settembre 2020 - 00:39
io credo che in un lontano futuro, quando la moda dei suv sarà scemata, automobili come queste saranno ricordate come degli abomini dal punto di vista estetico
Ritratto di Luke_66
7 settembre 2020 - 10:16
4
punti di vista... io trovo invece una fortuna che i nuovi SUV e Crossover abbiano sostituito gli obbrobriosi MPV e anonimi Monovolume.
Ritratto di Almeron771
5 settembre 2020 - 07:18
Parliamo di in 6D-Temp....ma è un nuovo modello o qualcosa di 2 anni fa???Pesantissima, costosissima, una vettura che non ha senso do esistere. Però se facessi lo psicologo direi.....un oggetto che servirà a delle persone per colmare mancanze e difetti personali.
Ritratto di Meandro78
5 settembre 2020 - 09:30
Soggetti per cui va riconsiderata l'adozione della lobotomia frontale.
Ritratto di Meandro78
5 settembre 2020 - 09:29
E pensare che un tempo costoro producevano le Auto sportive usate nei film di 007 e ora per campare sono costretti a fare 'ste betoniere ricarrozzate è veramente inquietante.
Ritratto di Luca478
5 settembre 2020 - 11:35
Design favoloso, meccanica AMG iper affidabile, per miglior Suv attualmente sul mercato.
Ritratto di Miti
5 settembre 2020 - 12:36
1
Sicuramente la parte meccanica è più che brillante. Anche gli interni sono abbastanza validi. Il problema con questi macchinoni è la carrozzeria. Sposare stile e bellezza in una fuoristrada pura che alla base del progetto anni fa assolutamente non dovevano brillare per la bellezza ma per l'aggressività è dura. Al mio avviso solo la Land riesce farlo e non sul tutte quante. Non è obbligatorio che una casa da super premium riesce fare centro. Al mio avviso nessuna casa "da ricchi" non è riuscita ancora. Sembrano goffe e pesanti e non hanno nulla da fuoristrada. Anche perché a parte dello sterrato davanti al palazzo con tre cento stanze che usato come casa queste auto non andranno mai oltre l'asfalto. Sono semplicemente macchinoni grossi che vanno a velocità di punta e che gli fanno andare in velluto in poi sicurezza che una vettura classica. La gran parte di loro. Perché sono anche a quei livelli delle persone senza puxxa sotto il naso e veri appassionati. Non dobbiamo fare da tutta l'erba un fascio. Tornando alla vettura ... Il fatto che difficilmente piacciono è anche la causa che essendo ormai solo conglomerati di marche dette anche multinazionali o case con una forte inclinazione per questa tipologia di veicoli hanno i mezzi o l'esperienza per costruirli. I tanti giocatori nuovi si avvalgono anche di tanti designer "rubati " alle case grandi o in cerca di lavoro dopo il fallimento di altre. Il SUV è una moda. Così come sono state le famigliare sportive. Ogni tot di anni una tipologia di auto avrà meglio sulle altre. E se in Europa la moda di fare auto in misure contenute sta velocemente passando in favore delle misure più abbondanti questa tipologia di auto ha guadagnato subito i suoi fan. Personalmente considero la Land Rover diciamo il punto di riferimento in Europa. Poi BMW e Audi con qualche modello. Non tutti ovviamente. Oltre oceano sono semplicemente un modo di vita. Da sempre. La cosa che mi fa ridere che sono nominati fuoristrada. Che per me per un'auto che non andrà mai in fuoristrada , anche solo soft, è un affronto a questo sport. Ovviamente tutto questo è un mio parere personale. Saluti.
Ritratto di marcoluga
11 settembre 2020 - 21:14
2
I SUV non sono una moda. Sono semplicemente la risposta alla richiesta di auto molto più comode, a maggior ragione considerando i limiti di velocità, le strade groviera ed il traffico per lo più intasato. Non è una moda e non passerà. Ovviamente è il mio pensiero.
Ritratto di Ferrari V12 6-5L
5 settembre 2020 - 12:38
Progetto nuovo, motore 6d-temp.
Ritratto di Mc9
5 settembre 2020 - 13:43
A prescindere che piacciano o no i suv, Aston Martin ha fatto un ottimo lavoro con un auto a 360°, con le modalità offroad e 630lt di baule oltretutto. Detto ciò, le DB sono insuperabili, Aston Martin parlando
Ritratto di Roomy79
11 settembre 2020 - 23:55
1
I SUV sportivi non hanno senso, intendere un SUV come sportivo è come presentarsi a un matrimonio con un carro funebre
Ritratto di littlesea
5 settembre 2020 - 17:22
1
Orrenda fuori, ABORTO fuori! Ma l'hanno guardato bene il progetto o erano ubriachi quella sera?
Ritratto di Gordo88
5 settembre 2020 - 17:59
1
A me non dispiace come design ma 22 quintali sono esagerati anche per un grosso suv.. andrebbe benissimo anche con 200cv in meno tanto che senso ha fare gli spari sul dritto se poi le curve le devi fare come un bradipo che altrimenti si imbarca???
Ritratto di Giuliopedrali
5 settembre 2020 - 18:59
Sinceramente è forse la più interessante esteticamente SUV di oggi, poi certo è sempre una SUV e neanche una Nio forse...
Ritratto di marcoluga
11 settembre 2020 - 21:17
2
Per me è invece la Aston più brutta del catalogo. Peccato perché a me i Suv piacciono.
Ritratto di Rav
5 settembre 2020 - 19:36
4
Pur non facendo i salti di gioia per un Suv Aston Martin bisogna almeno dare atto alla Casa di aver tirato fuori un buon prodotto a livello stilistico rispetto a concorrenti come Bentayga e Cullinan che restano di dubbio gusto.
Ritratto di Giuliopedrali
6 settembre 2020 - 09:20
Si intanto è molto più bella di Cullinan, Bentayaga e avendola vista dal vero anche della Urus che sembra una super Skoda col tuning, però come da previsione non svetta più di tanto, pur essendo semplicemente una Aston, su Nio, Tesla, Byton, Xpeng e altre SUV - MPV elettriche magari dalla Cina che ormai sono l'avanguardia di questo settore.
Ritratto di v8sound
6 settembre 2020 - 10:30
Non svetta? L'hai deciso tu? Aspetterei il responso del mercato, secondo me sarà un successone.
Ritratto di Giuliopedrali
6 settembre 2020 - 12:19
Cioè svetta si ed è davvero una delle mie auto preferite, ottimo design, però consideriamo che costa almeno 4 volte tutte le "concorrenti di immagine" che ho citato prima (Nio, Byton, BYD etc) ed è pur sempre una Aston costruita a mano in Inghilterra o Galles (più su c'è solo una certa Rolls Royce...), voglio dire, cosa che sostengo da tempo, con le SUV e elettroSUV-MPV le differenze di marchio, Paese, tradizione e soprattutto prezzo in gran parte si annullano, voglio dire confrontate una Aston Martin V8 degli anni 70 ad una giap coupè dell'epoca tipo una Celica o una Supra, o una bella 240Z, la differenza comunque era abissale.
Ritratto di v8sound
6 settembre 2020 - 17:43
Ah ok. Scritto così concordo. Per dire anche la prima Kia Sorento era percepita come una quasi premium e scelta anche dalla clientela del premium.
Ritratto di marcoluga
11 settembre 2020 - 21:18
2
Anche me la Ursus non convince, mi sembra troppo carica di elementi di design.
Ritratto di Al Volant
6 settembre 2020 - 11:15
Siete sicuri sia euoro 6d-temp ? Mi sembra strano che sia stata omologata nel 2019.. ( Dal 1 gennaio 2020 è obbligatorio omologare euro 6d final)
Ritratto di Giuliopedrali
6 settembre 2020 - 16:03
Tanti hanno notato che è notevole ed è un Aston Martin (ad alcuni invece non piace, però confrontata a Rolls, Bentley e Urus mi sembra molto più riuscita), però c'è il problema del Euro 6d-temp o Euro 6d-final, cioè ecco forse abbiamo notato che lì manca ancora un piccolo step, ormai abbiamo la percezione che super SUV di questo livello forse è meglio tutto elettrico....
Ritratto di SAUZER1975
7 settembre 2020 - 10:49
Il posteriore dell'auto non mi piace....
Ritratto di Kranio71
7 settembre 2020 - 15:04
Posso dire che la trovo orrenda? Vabbé oramai l'ho scritto...
Ritratto di Giuliopedrali
7 settembre 2020 - 16:15
In realtà è bella ma l'ultima SUV vera, la prossima anche Aston Martin sarà un crossover.
Ritratto di marcoluga
11 settembre 2020 - 21:20
2
In realtà è bella, non si può dire, a molti a quanto pare non piace affatto.
Ritratto di Vittoriovittorio
7 settembre 2020 - 17:35
con un consumo di 7 km litro non la omologherei nemmeno
Ritratto di FRANCESCO31
7 settembre 2020 - 23:41
Bella è bella x carità, ci mancherebbe altro, io l'avrei fatta + alta, simile alla X6, . .. . e cmq, i SUV devono essere a IDROGENO, e basta ! ! !
Ritratto di Dr.Torque
8 settembre 2020 - 10:36
Fra 30 anni ci volteremo indietro e leggeremo questo ultimo decennio come un buco nero nella storia dell'automobile.
Ritratto di Giuliopedrali
8 settembre 2020 - 18:59
Il peggio sono stati gli anni 90.
Ritratto di erresseste
10 settembre 2020 - 10:05
Con al volante Vettel, l'anno prossimo ha più possibilità che con la Ferrari
Ritratto di ciopper1
11 settembre 2020 - 11:28
Pessimo.
Ritratto di Johnny79
14 settembre 2020 - 15:48
Linea davvero ignorante e tamarra. Una vergogna per un brand tanto blasonato
Ritratto di domila
20 settembre 2020 - 19:28
Boh no...i suv in marchi come questi non ce li vedo proprio. Dietro sarà anche originale, ma a Me proprio non piace per niente...
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