Evoluzione, più che rivoluzione
Le forme filanti e grintose della nuova
Audi A4 non dissimulano la parentela con la vecchia generazione, anche se oltre il 90% dei componenti sono cambiati. Aumentate anche le dimensioni (25 mm in più in lunghezza e 16 in larghezza), mentre il peso cala fino a 120 kg (in base alla versione) grazie all’utilizzo del nuovo pianale MLB. L’intento dei progettisti era di migliorare ancora la guidabilità, oltre a ridurre i consumi: per questo scopo hanno lavorato di fino anche sull’aerodinamica, ottenendo un Cx di soli 0,23 per la berlina (un record per questa categoria) e di 0,26 per la famigliare (anch’essa arriva nelle concessionarie a novembre, con un extra di 1.600 euro rispetto alle pari versioni a quattro porte).
Interni minimalisti
L’abitacolo della nuova Audi A4 si distingue per la qualità delle finiture e per le forme pulite della sottile plancia, che mostra pochi pulsanti: restano a vista i comandi del “clima” e poco altro, mentre il resto si controlla dalla rotella e dai tasti dell’interfaccia (tra i sedili) del sistema multimediale MMI. A proposito di climatizzatore, quello di serie è automatico, ma non permette la regolazione separata della temperatura per le due metà (destra e sinistra) dell’abitacolo. Non resta che spendere 825 euro per quello trizona… Nessun regalo pure sulla capacità dei portaoggetti: piccoli in particolare quelli nelle porte, e anche il vano di fronte al passeggero anteriore non è dei più ampi (per quanto per rifinito). Non male invece il baule, che ha anche forme regolari. Peccato che (come in altre berline) la parte superiore sia in metallo a vista, senza il minimo rivestimento.
Pagando, la tecnologia non manca
Nel posto di guida della nuova Audi A4 spicca il cruscotto virtuale, realizzato secondo una tecnologia recentemente introdotta anche su altri modelli della casa, dalle sportive R8 e TT alla suv Q7. Fornisce tantissime informazioni (che sulle prime possono confondere) ed è ampiamente configurabile. Ovviamente, è un optional (600 euro), visto che tra gli extra si trovano anche altri dispositivi che si darebbero per scontati su un’auto di questa categoria: a partire dal cruise control che è di serie solo per gli allestimenti Business e Business Sport (mentre per gli altri costa 360 euro). E lo stesso vale per gli (indispensabili) sensori di parcheggio posteriori: 480 euro, salvo che per le due versioni appena citate. A proposito del regolatore di velocità, tra le opzioni anche una versione con mantenimento della distanza di sicurezza e della traiettoria nella marcia in colonna fino a 65 km/h (occorre però tenere comunque, per ragioni di sicurezza, almeno una mano sul volante). Conviene acquistarlo nel pacchetto Assistenza Tour (1.310 o 1.790 euro, a seconda dell’allestimento), che include pure i sistemi contro le uscite accidentali di corsia o per il riconoscimento dei segnali stradali. Stessi prezzi anche per il pacchetto Assistenza City: sensori di parcheggio anteriori e posteriori con indicazioni acustiche e visive (nello schermo centrale), telecamera per la retromarcia, allarme in caso di rischio di incidente uscendo in retromarcia da un parcheggio “a pettine” oppure per il sopraggiungere di veicoli nell’angolo cieco degli specchietti. Altre chicche sono i fari a matrice di led (illuminano solo dove serve, e non abbagliano i conducenti degli altri veicoli), che fanno sborsare ben 2.280 euro o l’hi-fi Bang & Olufsen da 755 watt, che vanta 19 altoparlanti e costa 1.370 euro. E tra qualche mese arriveranno pure i sedili anteriori con funzione massaggio…
Tre motori a benzina, quattro turbodiesel
Per la nuova Audi A4 non manca la scelta di motori, tutti turbo e a iniezione diretta: quelli a benzina partono dal 1.4 TFSI da 150 cavalli (disponibile solo per la berlina) e per passare ai 190 e 252 CV delle due varianti del 2.0 TFSI. Stessa potenza d’accesso anche per i turbodiesel, ma in questo caso con un “duemila” (disponibile anche con 190 cavalli) e con un 3.0 V6 da 218 o 272 CV. Il più potente è l’unico abbinato al cambio automatico a otto rapporti tiptronic, mentre per gli altri è prevista la trasmissione a doppia frizione e a sette marce S tronic, che a seconda del motore è di serie o in alternativa al cambio manuale a sei marce. Non manca l’opzione 4x4: la trazione integrale quattro (di serie per il 3.0 TDI da 272 CV) si può avere per il 2 litri a benzina da 252 cavalli e per i turbodiesel da 190 in su. Nel corso del 2016 arriveranno anche la variante sportiva S4 da 354 CV e, per la famigliare, quella a metano g-tron.
“Cuore” piccolo ma generoso
Sulle strade che portano da Venezia alle prime montagne del Bellunese ci mettiamo al volante della nuova Audi A4 con il 1.4 TFSI da 150 cavalli, il meno caro tra i motori (sulla rivista in edicola dal 10 ottobre trovate invece il primo contatto della 2.0 TDI). A dispetto della cilindrata ridotta, questo quattro cilindri turbo si rivela vivace fin dalle prime accelerazioni e, complice il peso non eccessivo dell’auto (1320 kg a vuoto, non molti per un’auto di questa categoria), la berlina tedesca è agile e divertente sui percorsi misti. Oltre che silenzioso e fluido nell’erogazione questo “millequattro” è dotato di un bell’allungo e, stando a quanto abbiamo letto sul computer di bordo (quasi 13 km/litro di media), non sembra neppure troppo assetato. Il cambio a sei marce ha una leva corta e abbastanza ben manovrabile, salvo per chi non è molto alto di statura (e deve tenere il sedile avanti per arrivare bene a premere la frizione): in questo caso le marce pari risultano troppo vicine allo schienale e si è costretti a piegare il polso nelle cambiate. Promosso lo sterzo, preciso e sincero nella risposta sull’asciutto, mentre la tenuta di strada sul bagnato ha mostrato qualche limite (l’auto del test aveva gomme di 225/50 R 17, Pirelli Cinturato P7 Blue) portando inaspettatamente ad allargare la traiettoria “col muso” in un paio d’occasioni. Discreta la visibilità di tre quarti nelle curve, mentre sotto il sole la plancia tende a riflettersi nel parabrezza.
Secondo noi
Pregi
> Finiture. Nell’abitacolo, materiali e assemblaggi sono all’altezza delle aspettative.
> Guida sull’asciutto. Grazie al peso ridotto e alla precisione dello sterzo, quest’auto è appagante tra le curve. Sul bagnato qualche problemino invece lo abbiamo avuto.
> Motore. Il 1.4 turbo a benzina non sfigura affatto su questa vettura.
Difetti
> Optional. Alcuni accessori (dai sensori di parcheggio al cruise control) sono inconcepibili come extra per un’auto di questo prezzo.
> Portaoggetti. I vani nelle porte e nella plancia sono piccoli.
> Rivestimento del baule. La parte superiore è in metallo a vista. Bisogna abbassarsi per notarlo, ma…