Forme slanciate
Rispetto al vecchio modello (che in quasi 10 anni ha venduto oltre mezzo milione di esemplari in tutto il mondo), la nuova
Audi Q7 è di soli quattro centimetri più corta, ma le linee tese e le forme slanciate la fanno apparire più compatta di quanto le sue dimensioni (505 cm di lunghezza, 197 di larghezza, specchietti esclusi, e 174 di altezza) comporterebbero. Ma è soprattutto nella “prova bilancia” che l’ultima generazione della suv di Ingolstadt ha fatto registrare i progressi maggiori, perdendo fino a 325 kg. La dieta ha interessato ogni dettaglio: dalla struttura (quasi interamente in alluminio) ai sistemi elettrici ed elettronici, passando per i motori. Senza dimenticare gli interni: soltanto nei sedili sono stati risparmiati 19 kg.
Interni di gran lusso
Grazie ai due posti a scomparsa nel baule, l’abitacolo può ospitare fino a sette persone: sono cari (1.660 euro), ma dotati di sistema di ripiegamento elettrico e ben rifiniti (anche perché abbinati ai rivestimenti in pelle, altro optional da 1.375 euro in su). Non sono però granché comodi: lo spazio sopra la testa e in larghezza non è male, ma la seduta ad appena 25 cm da terra costringe a viaggiare con le gambe rannicchiate, mentre le guide delle poltrone in seconda fila limitano lo spazio per i piedi. I sedili centrali, per parte loro, possono scorrere di 13 cm e si richiudono per formare un tutt’uno col piano di carico quando si viaggia solo in due: in questo modo si riescono a caricare oggetti lunghi anche oltre due metri. Ma la nuova Audi Q7 non è un’auto da trasloco: soprattutto quando, come nell’auto del nostro test (dotata del pacchetto Pelle Ampliato, 6.430 euro), caricare oggetti voluminosi comporta il rischio di danneggiare le pelli che rivestono persino la parte interna delle porte.
Supertecnologica
Gli interni della nuova Audi Q7 spiccano anche per l’abbondanza di sistemi elettronici: dal cruscotto virtuale, facilmente configurabile (anche se fin troppo ricco di informazioni), al costoso head-up display (1.660 euro), fino alla interfaccia che gestisce navigatore e sistemi multimediali. A proposito, tra le opzioni ci sono pure due tipi di impianto hi-fi: se il Bose da 558 watt con suono tridimensionale può sembrare costoso (1.375 euro), che dire del Bang & Olufsen da 1920 watt a 7.335 euro? Tra i sistemi di sicurezza, invece, spicca il Traffic Jam Assistant (2.255 euro): nella marcia in coda, fino a 65 km/h, accelera e frena l’auto e la mantiene in corsia. Per i tecnici tedeschi è il passo immediatamente precedente alle vetture a guida automatica. Altri sistemi riguardano la gestione dello sterzo nelle manovre di retromarcia con un rimorchio agganciato (questa funzione è abbinata al gancio di traino, 1.610 euro) e il dispositivo contro l’investimento di pedoni (quest’ultimo è di serie).
Ci mettiamo alla guida
Saliti a bordo della nuova Audi Q7, non è difficile trovare la posizione più comoda, specie se come nella Business Plus (che ha anche il “clima” quadrizona) del nostro test la regolazione del sedile è elettrica. Quanto alla registrazione del volante, quella elettrica (395 euro) dell’auto provata aveva una buona escursione in profondità (circa 7 cm), ma non altrettanto (solo 3) in altezza. Avviato il nuovo 3.0 TFSI a benzina da 333 cavalli (il test della 3.0 TDI lo trovate sul prossimo numero della rivista alVolante), subito ne apprezziamo la silenziosità e la fluidità alle prime accelerate. Premendo con decisione il pedale dell’acceleratore i 440 Nm di coppia si fanno sentire, e l’allungo è entusiasmante. A fine test, questo V6 non si è rivelato neppure troppo assetato: quasi 10 km/litro il consumo indicato dal computer di bordo (non pochi, considerato il tipo di vettura, per quanto la casa dichiari una percorrenza media di 13).
Manca la ciliegina sulla torta…
Tra le curve, lo sterzo della nuova Audi Q7 non si rivela dei più piacevoli quanto a prontezza e precisione: proviamo a “giocare” con le varie funzioni del sistema Audi Drive Select che consente di scegliere fra sei modalità di guida (All-road, Efficiency, Dynamic, Individual, Comfort e Auto) agendo sui vari componenti, dalla risposta dell’acceleratore a quella del servosterzo e del cambio, passando per l’altezza delle sospensioni pneumatiche (2.445 euro). Anche nella modalità Dynamic, però, la Q7 non mostra la sportività di altre suv di pari categoria. Molto rapido, invece, il cambio automatico a otto rapporti (di serie, come la trazione integrale). Efficaci anche le quattro ruote sterzanti (1.375 euro): in manovra e nelle curve a bassa velocità quelle posteriori ruotano fino a 5 gradi per favorire l’agilità, mentre ad andature sostenute favoriscono la stabilità.
Secondo noi
Pregi
> Finiture. Ogni dettaglio è davvero molto curato. E per la Business Plus gli interni in pelle e il “clima” quadrizona sono di serie.
> Quattro ruote sterzanti. Sono un optional che migliora di parecchio l’agilità in curva e nelle manovre. Non sembra di guidare un’auto di oltre 5 metri…
> Tecnologia. Tanti i sistemi elettronici, di serie o a richiesta: da quelli per la sicurezza, ai dispositivi di intrattenimento.
Difetti
> Cruscotto. Il quadro strumenti virtuale è davvero ricco di informazioni. Fin troppo: sulle prime può disorientare.
> Regolazione del volante. L’escursione (elettrica) in altezza è piuttosto limitata. Ok, invece, quella in profondità.
> Terza fila di sedili. Oltre a non essere granché comoda è cara e obbliga a ordinare anche gli interni in pelle (di serie solo nella Business Plus).