Atto terzo
Corta (solo 418 cm di lunghezza), leggera (1305 kg per la 2.0 TFSI del test) e sempre con il suo inconfondibile aspetto “a uovo”, la terza generazione dell’
Audi TT si conferma una raffinata coupé, dalle prestazioni notevoli e intuitiva nella guida. Già in vendita, è proposta in tre versioni (con altrettanti allestimenti per ciascuna): la 2.0 turbo a benzina da 230 CV (da 41.190 euro), disponibile anche nella variante quattro con il cambio a doppia frizione e la trazione integrale (da 46.190 euro), e quella a gasolio forte del “2000” da 184 cavalli (da 40.990 euro). Per tutte sono di serie sette airbag, i fari bixeno e le luci posteriori a led, ma non il cruise control (350 euro) e, tranne che per l’allestimento Design (3.700 euro in più del “base”), neppure il climatizzatore automatico (costa 665 euro, di serie c’è quello manuale). A febbraio 2015 si aggiungerà la sportivissima TTS: sempre con il 2.0 a benzina, ma con ben 310 CV.
Col tempo si è ingentilita
La nuova Audi TT è basata sul pianale per le vetture di media categoria del gruppo Volkswagen (è lo stesso della Golf), ma si distingue per l’esteso impiego di alluminio (la carrozzeria è in questo materiale) per contenere il peso. Dal punto di vista estetico, questa terza edizione interpreta le linee essenziali della prima versione del 1998, mantenendo dettagli caratteristici come i larghi parafanghi anteriori che “entrano” nel corto cofano e il tetto arcuato che “scende” repentinamente verso la coda, formando un tutt’uno con il lunotto. A tutto questo, la nuova Audi TT aggiunge però un pizzico d’eleganza: linee più spigolose, una nervatura che corre lungo la fiancata, l’imponente mascherina affiancata da fari sottili.
Interno futuribile
Costruito di tutto punto, il piccolo abitacolo dell’Audi TT è accogliente per due persone (gli strapuntini dietro sono poco più che simbolici) e, pur nel suo minimalismo, vanta dettagli ricercati. Per esempio, le grandi bocchette circolari del “clima” (belle e pratiche) inglobano i comandi; mentre il cruscotto è costituito da un unico schermo di 12,3”. Quest’ultimo permette di visualizzare la strumentazione in modalità standard (con la grafica che riproduce un tachimetro e un contagiri analogici) o in quella infotainment, che privilegia la visualizzazione al centro di altri dati, come la mappa del navigatore (3.010 euro), rimpicciolendo e posizionando ai due angoli il tachimetro e il contagiri. La TTS, infine, avrà una terza modalità “supersportiva”, che riprodurrà al centro un grande contagiri analogico. Dal lato pratico, si tratta di una soluzione avveniristica e piuttosto efficace (anche se in funzione infotainment il quadro risulta affollato), che ha permesso di eliminare il monitor nella consolle. La posizione di guida è comoda, ma bisogna abituarsi al volante che, pur regolabile, è comunque basso. Fra i sedili resta il pomello di tutte le Audi per comandare i servizi di bordo. Benché semplificato nelle funzioni, per manovrarlo agevolmente occorre un certo periodo d’apprendistato. Il baule, considerando le dimensioni e il tipo di auto, è capiente (305/712 litri) e facilmente accessibile attraverso l’ampio portellone.
Pronta e con lo sterzo leggero
I 230 CV del 2.0 turbo a benzina spingono con regolarità dai bassi regimi fino a 6000 giri, imprimendo all’Audi TT una progressione consistente, ma senza cattiveria. Del resto, si tratta pur sempre di una sportiva confortevole, come conferma lo sterzo, preciso ma leggero per una vettura di questo genere anche impostando (con il manettino nella consolle) la modalità più sportiva tra le cinque disponibili (variano anche la risposta del motore). Non è da meno il cambio, morbido nel selezionare le sei marce e con una corsa della leva breve. Favorita dalla ruote di 18” (nel pacchetto S line a 3.000 euro, di serie sono di 17”) l’Audi TT si “tuffa” nelle curve con agilità, forte di una buona tenuta di strada che la rende più facile da condurre che coinvolgente ma, comunque, efficace. Qualche limite alla visibilità viene dagli specchietti esterni, non proprio ampi. Il consumo? Stando al computer di bordo, nel corso test si è attestato su una ragionevole media di oltre 11 km/l
Secondo noi
Pregi
> Finiture. Sono di qualità, come ci si aspetta da un’Audi.
> Prestazioni. Risultano elevate.
> Sicurezza. Di notevole livello non solo per i sette airbag di serie, ma anche per il sano comportamento stradale dell’auto.
Difetti
> Carattere. Vista la linea da purosangue, ci saremmo aspettati una guida un po’ più entusiasmante.
> Prezzo. Va bene che non si tratta di un’auto “popolare”, ma resta cara e la dotazione va integrata.
> Retrovisori. Gli specchietti esterni, piccoli e arretrati verso il guidatore, non fanno vedere molto.