Cresce nelle dimensioni
La BMW Serie 2 Gran Tourer deriva dalla Serie 2 Active Tourer, da cui si distingue per la maggiore lunghezza (456 cm anziché 434) e per i due posti in più, per un totale di sette (che, però, si pagano a parte e a caro prezzo, 900 euro). Già in vendita (sarà nelle concessionarie dal 6 di giugno), la BMW Serie 2 Gran Tourer propone cinque motori. I due a benzina sono il tre cilindri 1.5 da 136 CV e il quattro cilindri 2.0 con 192 CV dell’auto del test. Le unità a gasolio includono un solo tricilindrico, il 1.5 da 116 CV, e i 2.0 da 150 e 190 CV, quest’ultimo unicamente con il cambio automatico a otto marce e la trazione integrale. I prezzi non sono bassi: dai 28.550 euro della 218i Gran Tourer a benzina da 136 CV ai 45.150 della 220d Gran Tourer xDrive Luxury da 190. La scelta è fra cinque allestimenti: l’M Sport dell’auto che abbiamo guidato è quello più sportivo e si differenzia per il kit estetico per la carrozzeria, i sedili in pelle con supporto regolabile per le cosce e l’assetto sportivo con ruote di 17”. Si pagano a parte il navigatore (da 970 euro), il cambio automatico a otto marce (da 2.150) e, stranamente, perfino il lettore di cd (120).
Spaziosa, ma non troppo
L’interno della BMW Serie 2 Gran Tourer è realizzato con cura, ha numerosi portaoggetti e ricalca quello della Serie 2 Active Tourer. La posizione di guida è confortevole; nella M Sport, le finiture in alluminio aggiungono un tocco “racing”. Il passo più lungo della BMW Serie 2 Gran Tourer rispetto a quello della Active Tourer (278 cm invece di 267) offre maggior agio ai passeggeri della seconda fila (anche se chi siede al centro è penalizzato dalla forma della seduta e dal mobiletto fra i sedili). Comunque, il divano scorre di 13 cm, ha lo schienale (diviso in tre parti) reclinabile all’indietro e, con una comoda leva, si ripiega muovendosi in avanti per facilitare l’accesso ai due strapuntini. Questi ultimi fuoriescono dal fondo del baule, non sono molto ampi e costringono a viaggiare con le “ginocchia in bocca”; chi è più alto di 170 cm, poi, sfiora con la testa il soffitto. La capacità del baule, invece, non delude affatto e varia fra l’allestimento a cinque e a sette posti. Nel primo caso il vano è più grande (da 645 a 1905 litri) e dotato di doppio fondo; nel secondo la capienza (da 145-560 a 1820 litri) diminuisce per via dei due strapuntini ripiegati nel pavimento. Comunque, anche viaggiando in sette, il bagagliaio della BMW Serie 2 Gran Tourer non si annulla del tutto: resta lo spazio per due trolley.
Le curve? tutte sue
La BMW 220i Gran Tourer M Sport ha un’agilità che non ci si aspetterebbe da una monovolume, e si guida bene. Lo sterzo è piuttosto diretto, i freni potenti e, favorita dall’assetto sportivo (di serie nella M Sport) e dai cerchi di 18” (850 euro), l’auto resta ben salda sulle quattro ruote. E ci si può divertire ancora di più, inserendo la modalità Sport delle tre selezionabili con il manettino: il 2.0 turbo diventa più rabbioso, ma resta sempre omogeneo (non è un motore cattivo), il cambio automatico (2.310 euro con le palette al volante) è più sollecito nei passaggi di rapporto mentre la servoassistenza si fa più consistente. Ma stiamo pur sempre parlando di un’auto da famiglia: il comfort è più che buono, sia per l’efficacia delle sospensioni sia per l’isolamento acustico dell’auto. La nota dolente? La visibilità non è il massimo: i larghi montanti del tetto la limitano anteriormente, nelle svolte, e nelle retromarce. Infine, i consumi calcolati dal computer di bordo: sono ragionevoli, circa 12 km/l.
Secondo noi
PREGI
> Motore. Ha un bel carattere, ma non è scorbutico.
> Cambio. Quello automatico vale la spesa: è efficiente.
> Guida. Risulta facile e divertente.
DIFETTI
> Prezzo. Anche considerando che si tratta di un prodotto di qualità, è salato.
> Ultima fila. Non offre molto spazio.
> Visibilità. Si rivela un po’ difficoltosa.