Sarà la più richiesta
A pochi mesi dal debutto (leggi
qui il primo contatto), la
BMW Serie 4 Coupé (erede della Serie 3 Coupé) allarga la gamma con la 420d, mossa dal quattro cilindri 2.0 turbodiesel da 184 CV. Disponibile dal 5 ottobre 2013 (prima si poteva solo prenotare), si affianca ai modelli con potenze comprese fra 245 e 306 CV, con il compito di divenire la versione più richiesta in Italia. Motore a parte, la 420d Coupé è identica alle “sorelle” e ne mantiene le linee filanti, che “mixano” alla grinta del frontale penetrante e con estese prese d’aria l’eleganza della carrozzeria con il baule separato dall’abitacolo. A novembre l’offerta della
BMW Serie 4 Coupé si amplierà ulteriormente. Arriveranno infatti la 420i dotata del 2.0 a benzina da 184 CV abbinato alla trazione solo posteriore (da 37.600 euro) o integrale (da 40.200); a questa si aggiungeranno la 420d con trazione 4x4 (la xDrive, da 43.800 euro) e i modelli diesel con il 3.0 a sei cilindri, la 430d (258 CV, da 51.550 euro) e la 435d xDrive (313 CV, da 57.000).
Non regala nulla
Tornando alla BMW 420d, sono quattro gli allestimenti (considerati i prezzi elevati, non molto ricchi). Si va dai 41.200 euro di quello “base” (climatizzatore bizona, fari bixeno, ruote in lega di 17” e sistema EcoPro che, tramite un tasto, modifica la risposta del motore, dello sterzo e, se presenti, del cambio automatico e delle sospensioni “intelligenti”) fino ai 46.300 euro della Luxury (l’unica con i sedili in pelle e i sensori posteriori di distanza di serie). In ogni caso, il navigatore si paga a parte (2.620 euro). Per la BMW 420d Coupé Sport del test (cornici nere intorno ai finestrini, alla mascherina e alle prese d’aria nel paraurti), al prezzo di partenza (43.900 euro) vanno aggiunti 2.500 euro per l’efficiente cambio automatico a otto marce con levette al volante; 190 per gli elementi in alluminio (di serie, neri) nella plancia e nelle porte; 2.050 euro per gli interni in pelle rossa; 810 per i sensori di distanza (davanti e dietro), oltre a 2.620 euro per il navigatore, per un prezzo finale a 52.070 euro. Non pochi per una vettura a gasolio da 184 CV.
Salotto per quattro
Con questi interni, la BMW 420d Coupé Sport del test fa un figurone. Per quanto di impronta sportiva, l’abitacolo si conferma comodo (nonostante le due poltroncine dietro siano infossate) e spazioso per quattro adulti (non più alti di 180 cm). Notevole la qualità delle finiture, anche se non manca qualche dettaglio stonato: come l’elemento in plastica rigida a vista nella parte inferiore della consolle, di una tonalità di colore e di consistenza differente rispetto al resto della plancia (che, invece, è morbida al tatto). La plancia è elaborata come quella della Serie 3, e con comandi disposti ordinatamente. Al centro svetta l’ampio schermo (di 8,8”) tipo tablet del raffinato sistema multimediale, che si comanda agevolmente (dopo un certo apprendistato) con la rotella e i tasti fra i sedili. La posizione di guida, bassa come si conviene a una sportiva, è comoda e facilmente modificabile grazie alle ampie regolazioni (elettriche per 1.150 euro). Non delle più accessibili la leva per il freno a mano, fra i sedili: è arretrata e parzialmente nascosta dal bracciolo. Infine, il baule è grande (445 litri), e ampliabile ripiegando il divano.
Nessun timore reverenziale
Anche se quella provata è la versione meno potente, i 184 cavalli della BMW 420d Coupé Sport sono più che sufficienti per divertirsi e i soli 7,5 secondi promessi per coprire lo “0-100” (7,3 con il cambio automatico) ci sono sembrati realistici (come la velocità massima, di 240 km/h, cala a 232 con "l'automatico"). Ma questa sportiva non è solo scattante e veloce: si trova a suo agio pure nei percorsi tortuosi, nonostante l’abbondante lunghezza della carrozzeria (464 cm). Merito anche dell’efficace assetto sportivo e della generosa impronta a terra dei pneumatici 225/45 18 (entrambi di serie), che garantiscono buona agilità e tenuta.
Attenta a comfort e consumi
Se, invece, si desidera viaggiare tranquilli, la BMW 420d Coupé Sport sa rivelarsi docile selezionando la modalità Comfort del sistema EcoPro: lo sterzo si alleggerisce leggermente e le cambiate vengono addolcite (nelle funzioni Sport e Sport+ sono velocissime ma, a volte, perfino brusche). Se, però, si “centra” una buca, dalle gomme e dall’assetto non si può pretendere un assorbimento da paciosa berlina. Comunque, si macinano centinaia chilometri in assoluto relax anche se, a velocità autostradali, fra i pochi rumori che filtrano nell’abitacolo c’è il fruscio generato dagli specchietti. Infine, se si bada ai consumi, con la quarta e ultima modalità dell’EcoPro abbiamo ottenuto l’interessante media di 14,7 km/l e senza rinunciare troppo alle prestazioni.
Secondo noi
PREGI
> Motore. Spinge con vigore e beve poco.
> Guida. Gradevole grazie a tutti i comandi ben calibrati.
> Spazio. Per essere una coupé, ne offre tanto.
DIFETTI
> Dettagli. Qualche finitura è migliorabile.
> Freno a mano. Non è dei più comodi.
> Prezzo. Elevato, e la dotazione va integrata.