Si sa distinguere
Da oggi, le versioni a due porte della BMW Serie 3 divengono una famiglia a sé: quella della BMW Serie 4. Questo vale per la Coupé, appena presentata, come per la Cabrio, che non arriverà prima del 2014. La scelta di un nome diverso sta a indicare una caratterizzazione sportiva più marcata rispetto a quanto accadeva in passato: e, infatti, anche se la BMW Serie 4 Coupé si richiama visivamente alla filante berlina che ha debuttato nel 2011, in realtà è diversa in ogni componente della carrozzeria. Ad accentuarne lo slancio contribuisce l’altezza, di soli 138 centimetri, cinque meno della berlina. Al contempo, rispetto alla precedente 3 Coupé, la Serie 4 è più bassa di 2 cm e più larga di 5. Inoltre, le carreggiate (la distanza tra le ruote dello stesso asse) è maggiore di 4,5 cm davanti e addirittura di 8 dietro: un’enormità. Così, i cerchi restano davvero a filo dei muscolosi parafanghi, dando l’idea di una vettura molto ben “piantata a terra”. La BMW Serie 4 Coupé si può già ordinare, ma le consegne in Italia inizieranno solo a ottobre. In questo primo contatto abbiamo guidato la versione più potente, la 435i con il sei cilindri 3.0 turbo a iniezione diretta di benzina da 306 cavalli, nell’allestimento Sport.
Quattro posti veri
Pur così bassa, la BMW 435i Coupé rimane una sportiva “da famiglia”. Se è vero che serve un pizzico di agilità per accedere ai due posti posteriori, è anche vero che, una volta seduti, non si soffre di claustrofobia: a patto di non essere dei giganti, i centimetri non mancano in nessuna direzione, e la seduta piuttosto infossata si può senz’altro perdonare. Anche il bagagliaio merita un buon voto: è piuttosto ampio (445 litri, 5 più di prima), facile da sfruttare e anche da ampliare, sfruttando gli schienali del divano in due parti reclinabili. Per 210 euro, poi, si può avere anche la sola “fetta” centrale abbassabile, per viaggiare in quattro caricando sci o snowboard. Peccato, però, che nell’abitacolo ci siano poche tasche e vani: si fatica a trovare dove appoggiare portafogli, occhiali o telefonino. Inoltre, spicca l’assenza delle maniglie di appiglio sul soffitto.
Niente freno elettronico
La qualità dei materiali e la precisione degli assemblaggi della BMW Serie 4 Coupé è complessivamente di alto livello, ma i braccetti che “porgono” le cinture di sicurezza anteriori ci sono sembrati debolucci. Inoltre, il lusso si paga a parte: di serie ci sono sedili in tessuto, mentre i rivestimenti in pelle costano da 1.900 euro in su, e gli inserti in vero alluminio 190. La plancia, pressoché identica a quella della Serie 3 berlina, è moderna ma fin troppo elaborata; in compenso, i comandi di uso più frequente sono facili da azionare e ben disposti, e il navigatore con schermo di 8,8” posto sopra la consolle è spettacolare e ben visibile (ma costa 2.620 euro). Meno entusiasmanti sono il cruscotto, la cui grafica è di una semplicità francescana, e il freno a mano ancora “a leva”: piacerà ai tradizionalisti, ma i dispositivi elettronici sono senz’altro più comodi.
Scegli tra quattro modi di guidare
Vicino al freno a mano ci sono i tasti per selezionare quattro modalità di funzionamento per acceleratore, sterzo e climatizzatore, nonché (se presenti) per le sospensioni elettroniche e il cambio automatico (sulla BMW 435i Coupé Sport che abbiamo guidato c’erano: costano, rispettivamente, 750 e 2.500 euro). Si passa dal “modo” Eco Pro, mirato a minimizzare i consumi di carburante, a quello denominato Comfort, fino ai più “cattivi” Sport e Sport+. Le differenze tra una modalità e l’altra non sono eccessive: in Eco Pro la 435i si “ammorbidisce” un po’, mentre in Sport+ tutte le risposte diventano più “affilate” e pronte, ma senza intimorire chi è alla guida, né far uscire dallo scarico un rombo spaccatimpani.
Ti affascina con la guida
La BMW Serie 4 435i, insomma, è una coupé “signorile”: ciò non toglie che sia anche entusiasmante da guidare. Ben bilanciata e con un’ottima tenuta di strada, ha uno sterzo (a rapporto variabile) molto diretto, tanto che occorre farci un po’ la mano sui percorsi più “guidati”. Il cambio automatico a otto marce ha risposte rapide e prive di indecisioni, mentre il sei cilindri si fa apprezzare per il “tiro” possente e per la gradevolissima colonna sonora dai toni metallici che accompagna la fulminea rincorsa ai 7000 giri. La casa dichiara 5,1 secondi per scattare da 0 a 100 km/h, e non abbiamo dubbi al proposito. La velocità massima è invece limitata elettronicamente a 250 km/h, mentre il consumo medio “ufficiale” con il cambio automatico è di 13,4 km/litro. Come quasi sempre succede, il dato ci è parso ottimistico. Ma neppure troppo: dopo un centinaio di chilometri percorsi ad andatura vivace, il computer di bordo riportava 9,5 km/litro. E il comfort? Nel complesso, non è male per una coupé. Tuttavia, le gomme antiforatura runflat di 19” (970 euro; di serie sono di 18”) assorbono a fatica le buche profonde. Inoltre, alle velocità autostradali i fruscii e i sibili dell’aria sulla carrozzeria si fanno sentire in maniera evidente.
Dotazione non generosa
La BMW 435i Coupé Sport ha il “clima” automatico bizona con bocchette anche per i posti posteriori, i fari bixeno, il cruise control con frenata automatica, la radio con schermo di 6,5” e i retrovisori sbrinabili. Considerando la classe e il prezzo dell’auto, dovrebbero essere di serie quanto meno anche i sensori di parcheggio posteriori (che invece costano 500 euro) e il pacchetto Driving Assistant (530 euro, con i sistemi che avvisano se si esce involontariamente di corsia o si rischia di tamponare il veicolo che precede).
Da 41.200 euro
A ottobre arriveranno anche la 420d, con il 2.0 gasolio da 184 cavalli (prezzi a partire da 41.200 euro) e la 428i (2.0 a benzina con 245 CV: da 43.900 euro). La 428i e la 435i saranno disponibili anche con la trazione integrale xDrive, per circa 2.500 euro in più. Entro la fine dall’anno, poi, si potranno comprare le turbodiesel più potenti (330d e 335d, con il sei cilindri 3.0 rispettivamente da 258 e da 313 cavalli) e la 420i, 2.0 a benzina da 184 cavalli.
Secondo noi
PREGI
> Cambio. Rapido, fluido e privo di incertezze, si adatta bene a ogni tipo di guida.
> Guida. L’auto è molto maneggevole ma anche stabile quando si viaggia ad alta velocità.
> Motore. Entusiasma per prontezza di risposta, vigore ai bassi giri e allungo, oltre che per il “suono” raffinato.
DIFETTI
> Freno a mano. Un dispositivo elettronico ben studiato sarebbe più comodo e sicuro di quello “classico”, a leva.
> Fruscii. A 130 orari, il rumore dell’aria che fluisce attorno alla carrozzeria è evidente.
> Portaoggetti. Tasche e cassetti sono pochi e non capienti.