Leggera sì, originale no
Imponente, ma non massiccia, la
BMW Serie 7 nelle forme ricorda la precedente generazione, tanto da apparire quasi una Serie 5 cresciuta. La doppia griglia sul frontale, ancora più grande (oltre che chiusa: per migliorare l'aerodinamica, si apre solo quando serve aria per il raffreddamento), arriva a lambire i fari. A impreziosire l'aspetto provvedono gli spessi fregi in metallo, come quello che da dietro le ruote anteriori prosegue fino alle porte posteriori e quello che collega i due fanali (“eredità” del modello appena pensionato). Se le linee non fanno gridare al miracolo, sotto la carrozzeria è avvenuta una mezza rivoluzione: i montanti laterali, gli archi del tetto e varie strutture di rinforzo (come quella del tunnel centrale) sono in fibra di carbonio, incollata e rivettata al metallo. Questo, insieme all'ampio uso di alluminio e magnesio, ha portato la Serie 7 a “dimagrire” fino a un massimo di 130 kg, a seconda della versione.
La parcheggi stando fuori
La costruzione non è l'unico aspetto all'avanguardia: se le luci d'ambiente regolabili, lo ionizzatore e profumatore d'aria e il sistema di ricarica senza fili per i cellulari compatibili (stranamente, disponibile solo davanti, per l'autista) sono dati per “scontati”, questa BMW fa debuttare altre interessanti tecnologie. Come i comandi gestuali: una telecamera vicino allo specchietto centrale riprende le mani del guidatore, che può così confermare i comandi muovendo le dita verso lo schermo centrale, rifiutare una chiamata muovendo la mano di lato, alzare o abbassare il volume dell'audio muovendo in cerchio l'indice e impostare un comando personalizzato con le dita “a V”. La stessa chiave è un vero computer: dispone di uno schermo sensibile al tatto con il quale si può controllare lo stato della vettura e attivare a distanza (entro 300 metri) alcune funzioni. Inoltre, si può usarla per far entrare e uscire l'auto dal parcheggio standone all'esterno (la vettura, comunque, può andare solo in avanti e all’indietro, e per non più di una volta e mezza la sua lunghezza). La BMW Serie 7 ha anche un più convenzionale sistema di parcheggio semiautomatico che, come molto altro, si paga a parte: 360 euro.
In colonna “guida” da sola
Ovviamente, la tecnologia interessa anche la guida di questa BMW Serie 7 che, col pacchetto Driving Assistant Plus (3.200 euro), diventa parzialmente automatizzata fino alla velocità di 210 km/h: il cruise control adattativo si incarica di fare accelerare o rallentare fino all'arresto l'auto anche nella marcia in colonna, mentre telecamere e sensori monitorano a 360° il perimetro della vettura, riconoscendo gli altri veicoli e identificando possibili pericoli di collisione. Inoltre, l'auto non si limita ad avvisare il guidatore se sta abbandonando la propria corsia senza aver attivato gli indicatori di direzione, ma mantiene la vettura al suo centro. Per questioni di sicurezza, comunque, si devono tenere le mani sul volante e durante il nostro test più di una volta l'auto non riusciva a individuare le pur ben visibili linee di corsia: alla fine, il dispositivo ci è sembrato più uno sfizio tecnologico che qualcosa di cui si senta davvero la necessità. Ben più importanti, invece, i fari a led, di serie; con 2.350 euro si possono poi avere gli abbaglianti laser, che raddoppiano la portata (da 300 a 600 metri), riuscendo a dirigere il fascio luminoso attorno alle vetture che si incrociano o seguono in modo tale da non “accecarle”. Curiosamente, invece, i fendinebbia si pagano, anche se non salati: 220 euro.
Dietro? come in salotto
La BMW Serie 7 è comunque un'auto da godersi dal sedile posteriore, lasciando che a guidare pensi l'autista. Particolarmente la versione “lunga” (524 cm anziché 510, 14 cm in più tutti a vantaggio dei posti dietro) L, che abbiamo guidato, in cui l'optional Executive Lounge (10.800 euro…) trasforma il divano in un salotto: “clima” quadrizona, poltrone individuali posteriori riscaldabili, ventilate, a regolazione elettrica e con funzione massaggio. Inoltre, un tablet estraibile di 7” (di serie) permette di gestire le funzioni di comfort, infotainment e comunicazione. Per gli incontentabili c'è anche l'Executive Lounge Seating (altri 2.260 euro): il sedile posteriore posteriore dietro a quello del passeggero anteriore può scorrere di 9 cm e ha un poggiapiedi ad azionamento elettrico, trasformandosi quasi in una chaise longue. Scontato parlare di finiture curate: la pelle Merino (6.860 euro, quella normale ne costa 1530) è soffice come quella di un neonato ed è impossibile trovare qualcosa fuori posto o una finitura poco curata. Le stesse luci d'ambiente, ampiamente configurabili (sono persino nel vetro del tetto apribile) rendono l'abitacolo “speciale”, e non manca il programma Individual per personalizzare le finiture secondo i proprio desideri.
Il cambio sa leggere le mappe
Alla BMW Serie 7 750i (4.4 V8 da 449 CV) a benzina a trazione integrale xDrive seguirà in un secondo momento la 740i (3.0 sei cilindri in linea); la stessa architettura di quest'ultima è ripresa dalla 730d a gasolio da 265 CV, disponibile anche a trazione posteriore. Più avanti arriverà anche l'ibrida ricaricabile 740e da 326 CV, che promette fino a 40 km di marcia in modalità solo elettrica. Qualunque versione si scelga, il cambio è il conosciuto automatico a otto rapporti della ZF, che ora può anche “leggere” le mappe del navigatore (di serie) per aiutarsi a decidere quando passare di rapporto (per esempio, scalando poco prima che inizi una salita, o in prossimità di una curva). Le mappe sono continuamente aggiornate grazie al collegamento a internet e il sistema invia in maniera anonima a un server della BMW le immagini dei cartelli stradali ripresi dalla telecamera dietro il parabrezza, per contribuire all'aggiornamento in tempo reale. In tanta tecnologia “stona” un aspetto fondamentale: come in molte altre BMW, il navigatore nelle svolte fornisce spesso indicazioni solo all'ultimo secondo, tanto che a volte (anche a bassa velocità) è troppo tardi per girare. La connessione al web per il navigatore è gratuita per i primi tre anni e serve anche per conoscere lo stato del traffico; ma se si vuole “navigare in rete” si devono pagare 110 euro, più un abbonamento dopo il primo anno.
Le molle sono… d'aria
Gli stessi dati delle mappe vengono usati per tarare in maniera continua l'assetto: rendendo più “ferme” (mai scomode) le sospensioni nelle strade ricche di curve e in autostrada, e più soffici in città. Di serie, infatti, la BMW Serie 7 ha le molle pneumatiche che permettono anche, premendo un tasto, di aumentare la luce da terra di 2 cm (utile sulle strade bianche o per passare su rampe particolarmente inclinate). Alle modalità di guida selezionabili dal guidatore, si aggiunge anche quella Adaptive: l'elettronica interpreta lo stile di guida e adatta automaticamente la risposta delle sospensioni, del motore e del cambio. La gestione di questa modalità è particolarmente riuscita, tanto che durante il test non abbiamo praticamente mai sentito la necessità di tornare a una delle altre. Parlare di “piacere di guida” per una limousine è forse una forzatura, ma la BMW non trascura questo aspetto: l'Executive Drive Pro, il sistema di barre antirollio attive (riducono il coricamento laterale della vettura) si paga 3.050 euro e le ruote posteriori sterzanti (aumentano l'agilità) sono di serie su tutte le versioni, tranne quella d'accesso.
Dolci note nel silenzio
La BMW 750Li ha dimensioni impegnative, ma non si ha l'impressione di guidare un “barcone”. Merito anche dello sterzo: ha il giusto peso, per il tipo di vettura è sufficientemente preciso e, grazie al sistema di sterzata posteriore, non molto demoltiplicato. Se il 4.4 biturbo assicura prestazioni più che adeguate (lo scatto e la ripresa sono, anzi, da vera sportiva), a impressionare è più la sua voce: nel grande silenzio dell'abitacolo (anche in autostrada), le note del V8 arrivano alle orecchie appena percettibili eppure ben distinte, dando “carattere” alla vettura.
Secondo noi
PREGI
> Comfort. Ora può rivaleggiare con la migliore concorrenza anche per la comodità: si viaggia “sul velluto”.
> Guida. Rimane una delle limousine più agili: fra le curve non è a disagio.
> Tecnologia. Comandi gestuali, chiave intelligente, fari laser e parti in fibra di carbonio: pare uscita da un film di fantascienza.
DIFETTI
> Linee. Tanta tecnologia “veste” un abito fin troppo convenzionale: a vederla sembra una Serie 5 “gonfiata”...
> Navigatore. Lo schermo è ampio e nitido e “dialoga” col cambio. Però, come su molte BMW, spesso è in ritardo: dà le indicazioni all'ultimo secondo.
> Optional. La meno costosa costa quasi 90.000 euro, eppure non ha né i fendinebbia, né la vernice metallizzata, né la radio digitale. E sono optional anche molti sistemi di sicurezza avanzati.