La prima volta
Al debutto sulla
Ford Mondeo, il nome
Vignale (che riprende quello dell'omonima carrozzeria, acquisita dalla casa americana assieme alla Ghia negli anni 70) identifica le Ford con gli allestimenti più ricercati: auto rifinite a mano nello stabilimento spagnolo di Valencia e sottoposte a 100 ulteriori ispezioni. Disponibile in versione berlina o famigliare, la Ford Mondeo Vignale si differenzia dalla versione “normale” per la mascherina con la griglia a nido d'ape, per la dotazione più ricca e per vari dettagli cromati (dalle cornici dei fendinebbia, di disegno inedito, ai profili sottoporta che continuano sul paraurti posteriore, fino alla fascia che raccorda i fanali e racchiude la retrocamera e le targhette Vignale in prossimità dei passaruota). La linea filante della vettura non risulta stravolta, ma gli interventi per impreziosirla appaiono riusciti. Quattro i colori disponibili per la carrozzeria, tutti metallizzati: nocciola, bianco, argento e nero. I cerchi in lega di serie, di disegno specifico, sono di 18” (con pneumatici 235/45): in opzione ci sono anche quelli di 19”, con gomme 235/40.
Sotto il cofano, solo “2 litri”
I motori “normali” disponibili per la Ford Mondeo Vignale sono tre. A benzina, il 2.0 EcoBoost da 241 CV; a gasolio, i 2.0 TDCi turbo da 179 cavalli o biturbo (con due compressori sequenziali) da 210. Per i primi due, il cambio di serie è automatico a 6 marce; per il più potente c’è il robotizzato a doppia frizione Powershift MPS6, sempre a 6 rapporti. Non manca poi la versione ibrida, che abbina un motore a benzina a due elettrici (uno dei quali preposto alla ricarica delle batterie), per una potenza complessiva di 187 CV, ed è fornita di un cambio automatico a variazione continua di rapporto (CVT). I prezzi partono da 41.250 euro per la Hybrid berlina; a quota 42.750 si attestano la EcoBoost a benzina e la 2.0 TDCi da 179 CV; a 44.250 è in vendita la 2.0 TDCi Bi Turbo (l'auto del test) da 210 CV. Il sovrapprezzo rispetto alle corrispondenti Ford Mondeo in allestimento Business è vicino agli 8.000 euro, e a circa 10.000 nel confronto con l'allestimento Titanium (è il caso della 2.0 TDCi da 179 CV). Possibile richiedere la trazione integrale sulla 2.0 TDCi turbo (costa 2.000 euro in più); per la famigliare bisogna aggiungere 1.000 euro al listino della corrispondente Vignale berlina. Le prime consegne sono previste per luglio.
Atmosfera ovattata
La Ford Mondeo Vignale è disponibile in un unico allestimento: spiccano i sedili interamente rivestiti in pelle, con impunture a forma di losanga nella fascia centrale. Lo stesso materiale riveste anche buona parte dei pannelli delle portiere, il bracciolo anteriore, la corona del volante (che può essere riscaldata) e l'intero cruscotto. La qualità dei materiali e la loro cura è evidente, con pellami morbidi al tatto e cuciture quasi sempre inappuntabili: solo la zona dei sedili anteriori vicina all'attacco delle cinture di sicurezza è in tessuto, ma è comunque poco visibile. Le poltrone anteriori prevedono la regolazione elettrica su 10 posizioni (con memoria) e possono essere riscaldate o climatizzate; in quest'ultimo caso, la pelle è traforata. Di serie c'è il sistema multimediale Sync 2 con ampio schermo (di 8”) a comando tattile, supporto ai comandi vocali e navigatore. La parte audio è realizzata dalla Sony, e comprende un totale di 12 altoparlanti e un amplificatore in classe D: la resa acustica è di ottimo livello. L'unica stonatura è rappresentata dalle plastiche della consolle centrale e da quelle nella zona del montante centrale, rigide e di aspetto economico, in contrasto con un abitacolo che mostra più di un accorgimento specifico (dai battitacco cromati con scritta Vignale agli spessi tappeti in moquette). La posizione di guida è corretta e l'abitabilità è ottimale per quattro: il quinto passeggero è penalizzato dalla forma del divano e dalla presenza del tunnel centrale. Non eccezionale, specie sulla berlina, l'accessibilità ai posti posteriori: il lunotto è inclinato, e i più alti devono reclinare il capo per entrare e uscire dall'abitacolo. Curata l'insonorizzazione. Oltre a un uso di pannelli fonoassorbenti più esteso che nelle “normali” Mondeo, da segnalare il debutto della tecnologia Active Noise Cancellation: tre microfoni, posti in differenti posizioni del padiglione, registrano eventuali vibrazioni e rimbombi, mentre una centralina collegata all'impianto multimediale genera onde sonore con polarità opposta al rumore rilevato (il principio di funzionamento è simile a quello per la cancellazione del rumore in alta fedeltà, e all'atto pratico si rivela efficace).
Frena e parcheggia (quasi) da sola
Completa, nella Ford Mondeo Vignale, anche la dotazione relativa alla sicurezza: i fari sono a Led di tipo adattativo, in grado cioè di modulare il fascio di luce in base alla velocità e alle condizioni della strada. Il sistema di riconoscimento dei segnali “legge” con una telecamera posta dietro il retrovisore i cartelli stradali, riproducendo nella strumentazione (digitale) i limiti di velocità e i divieti di sorpasso rilevati. Presenti anche il sistema di frenata automatica in ambito urbano, attivo fino a 40 km/h, e quello con assistenza pre-collisione e riconoscimento dei pedoni: un radar rileva la presenza di persone davanti all’auto e, in caso d’impatto imminente, se il guidatore non reagisce per tempo, frena automaticamente il veicolo. Il sistema semiautomatico di parcheggio esegue le manovre in parallelo e in perpendicolare: comprende l’assistenza all’uscita dal parcheggio, che esegue automaticamente la manovra per uscire dai parcheggi in parallelo, e il rilevamento dei veicoli in arrivo. Il parcheggio manuale è coadiuvato dai sensori anteriori e posteriori, oltre che dalla già citata retrocamera. Infine, è di serie la chiave programmabile MyKey, che consente, in caso di affidamento dell'auto a guidatori meno esperti, di impostare la velocità massima, impedire la disattivazione delle tecnologie di sicurezza (per esempio, il controllo di trazione) e limitare il volume massimo del sistema multimediale.
Stradista di qualità
Accreditato di 210 CV, il biturbo a gasolio della Mondeo Vignale sviluppa una coppia massima di 450 Nm a 2000 giri: si rivela molto silenzioso e fluido nell'erogazione, con l'intervento dei compressori difficilmente avvertibile anche nella guida sportiva. Il cambio robotizzato può essere usato con selezione manuale delle 6 marce grazie alle palette poste dietro al volante (a portata di dita, ma di superficie ridotta): il 2.0 TDCi non disdegna una condotta sportiva, raggiungendo in fretta la zona rossa del contagiri senza grandi vibrazioni. Ma è ai medi regimi che dà il meglio di sé, regalando riprese fulminee; nel corso del nostro breve test, condotto su strade extraurbane, il computer di bordo si è attestato sui 12,5 km/litro. Il comportamento su strada è sempre prevedibile, con lo sterzo preciso coadiuvato dalla generosa gommatura e da sospensioni con taratura morbida ma non cedevole, in grado di filtrare le asperità con disinvoltura. Ben modulabile l'impianto frenante, e pronto l'intervento dei controlli di trazione e stabilità: la Mondeo Vignale difficilmente mette in difficoltà, a dispetto di una mole non indifferente.
Secondo noi
Pregi
> Dotazione. Ricca in assoluto, è il vero valore aggiunto della Mondeo Vignale.
> Finiture. Curate, evidente lo sforzo realizzativo.
> Motore. Il 2.0 biturbo a gasolio è potente e ben trattabile.
Difetti
> Cambio. Palette al volante troppo piccole.
> Abitabilità. Pur notevole per quattro, sacrifica il quinto passeggero.
> Accessibilità. Sulla berlina, la coda spiovente costringe a qualche contorsione i più alti.