Oltre alle versioni con il 1.7 turbodiesel da 141 CV (da 30.500 euro con una completa dotazione di serie) che abbiamo già guidato (leggi qui il primo contatto) la nuova e grande (486 cm la lunghezza) famigliare Kia Optima Sportswagon è proposta anche nella sportiva versione GT del test. Forte dei 245 cavalli del 2.0 turbo a benzina (col cambio automatico) è la Kia più potente mai commercializzata in Italia. Oltre che per il motore, la Optima Sportswagon 2.0 T-GDi GT si distingue dalle altre versioni per le ruote specifiche di 19”, l’impianto frenante maggiorato (con pinze rosse) e l’assetto ribassato. La caratterizzazione estetica è quella della meno potente GT Line, con i paraurti specifici (quello anteriore con vistose prese d’aria verticali ai lati): sottolineano l’aspetto slanciato e grintoso della wagon coreana.
45.000 euro è il prezzo della Kia Optima Sportswagon 2.0 T-GDi GT, che include una ricca dotazione con: molti aiuti alla guida (sistemi di frenata automatica d’emergenza, di avviso per involontario cambio di corsia, di monitoraggio dell’angolo cieco nei retrovisori, di riproduzione nel cruscotto dei limiti di velocità indicati dai cartelli stradali, nonché la telecamera con visione a 360°). Non mancano, poi, i fari full led, i sedili in pelle a regolazione elettrica e ventilati (oltre che riscaldabili, come il divano), il navigatore, le sospensioni a controllo elettronico, il tetto apribile in vetro e la vernice metallizzata (nera o rossa).
L’abitacolo della Kia Optima Sportswagon è spazioso (notevole l’agio per chi siede dietro), sobrio e con dettagli sportivi come la parte inferiore per la corona del volante appiattita e la pedaliera in metallo (con gommini antiscivolo). Riusciti i sedili in pelle a “cannelloni”: sono avvolgenti, ma non eccessivamente, e dispongono di precise regolazioni elettriche. Meno apprezzabile l’imitazione delle cuciture per la pelle nel rivestimento morbido della plancia, le plastiche d’aspetto economico per la zona inferiore dell’abitacolo e l’essenziale cassetto di fronte al passeggero anteriore: è privo di rivestimento e di bocchetta refrigerante. Niente male, invece, l’impianto multimediale intuitivo da utilizzare (come tutti i comandi di bordo): ha 10 altoparlanti, i protocolli Android Auto e Apple CarPlay, e accede a internet utilizzando la rete Wi-Fi creata col telefonino (per quelli predisposti c’è pure la ricarica wireless). Facilmente accessibile, il baule è grande (ma non quanto quello di alcune rivali) e realizzato con cura: nel fondo sono ricavati alcuni portaoggetti richiudibili, mentre il divano si ripiega anche mediante le leve nelle pareti del vano e non crea gradini.
Il 2.0 turbo della Kia Optima Sportswagon 2.0 T-GDi GT spinge con vigore (specie nella modalità più sportiva delle tre selezionabili con il tasto fra i sedili) fin dai bassi regimi, accompagnato da un sound grintoso, ma è anche omogeneo nel funzionamento. Del resto, pur sportiva, questa resta una confortevole wagon: le sospensioni a controllo elettronico non “puniscono” troppo al schiena sulle sconnessioni e lo sterzo è leggero. Quest’ultimo ha una migliore precisione rispetto a quello della Optima a gasolio ma, visto il carattere della GT, lo si vorrebbe ancora più “sincero”. Anche perché, nonostante le generose dimensioni della carrozzeria, l’auto non manca di agilità. È carente, invece, la visibilità posteriore, per via della forma della carrozzeria e del lunotto non molto alto ma, fortunatamente, la retrocamera è di serie. Il cambio automatico è dolce nei passaggi di marcia, abbastanza rapido e dotato di modalità manuale con le levette dietro il volante (ma non permette scalate a un regime elevato). I freni sono efficienti, tuttavia sulla loro resistenza nell’uso intenso rimandiamo a una prossima prova su strada. Quanto al consumo, il valore dichiarato è apprezzabile (12,2 km/l) ma, stando al computer di bordo, se si sfruttano a fondo le potenzialità del motore, sono elevati: circa 6 km/l.
Pregi
> Abitabilità. Di spazio ce n’è parecchio, anche per i passeggeri posteriori.
> Comfort. Per una wagon sportiva è buono.
> Dotazione. D’accordo, l’auto non è regalata, ma il prezzo include davvero tutto.
Difetti.
> Dettagli. Alcune finiture sono sotto tono per la categoria della vettura.
> Sterzo. Pur migliore di quello della Optima a gasolio, lo si vorrebbe ancora più preciso.
> Visibilità. Quella posteriore non è il massimo.
Carburante | benzina |
Cilindrata cm3 | 1998 |
No cilindri e disposizione | 4 in linea |
Potenza massima kW (CV)/giri | 180 (245)/6000 giri |
Coppia max Nm/giri | 353/1350-4000 |
Emissione di CO2 grammi/km | 191 |
Distribuzione | 4 valvole per cilindro |
No rapporti del cambio | 6 (automatico) + retromarcia |
Trazione | anteriore |
Freni anteriori | dischi autoventilanti |
Freni posteriori | dischi |
Le prestazioni dichiarate | |
Velocità massima (km/h) | 232 |
Accelerazione 0-100 km/h (s) | 7,6 |
Consumo medio (km/l) | 12,2 |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 486/186/146 |
Passo cm | 281 |
Peso in ordine di marcia kg | 1560 |
Capacità bagagliaio litri | 552/1686 |
Pneumatici (di serie) | 245/40 R19 |