Il giusto mezzo
Di linea aggressiva e personale, la nuova crossover compatta (442 cm di lunghezza)
Mercedes GLA assomiglia quasi più a una berlina sportiva che a una suv: può essere vista come un’alternativa alla Classe A (con cui condivide la meccanica) da chi desidera una vettura dinamica nell’aspetto ed efficace nella guida, ma più spaziosa e, soprattutto nelle versioni 4x4 (4Matic), capace di affrontare senza troppi problemi anche un fuori strada “leggero”.
Ampia scelta
La Mercedes GLA sarà dietro le vetrine delle concessionarie a partire dal prossimo 29 marzo. Nell’attesa, però, si può già prenotare: la scelta è fra tre allestimenti (Executive, Sport e Premium), la cui dotazione è sempre piuttosto completa in relazione ai prezzi (non bassi). Per tutte sette airbag, cerchi in lega, climatizzatore automatico e sistemi di aiuto alla guida, come quello che avvisa il guidatore quando intuisce che potrebbe avere un colpo di sonno, e quello che segnala se la distanza dal veicolo che precede è insufficiente. Per i motori (tutti turbo), si va dai 1.6 (156 CV) e 2.0 (211) entrambi a benzina, ai 2.1 a gasolio con 136 o 170 cavalli. Il cambio robotizzato a doppia frizione è di serie, tranne per le due unità a benzina e a gasolio meno potenti (per quest’ultima, è un optional da 2.220 euro). Escluso quello a benzina da 156 CV, tutti i motori sono disponibili anche per le varianti a trazione integrale. I prezzi sono compresi fra i 31.760 ero della 200 Executive a benzina (156 CV) e i 46.058 euro della 220 CDI Automatic 4Matic Premium a gasolio (170 cavalli). In un secondo momento arriverà anche la sportivissima Mercedes GLA 45 AMG, forte dei 360 CV del suo 2.0 a benzina.
Più accogliente che luminosa
Gli interni della Mercedes GLA non sono molto diversi da quelli della Classe A. La plancia, per esempio, mantiene sia le vistose bocchette circolari del climatizzatore sia lo schermo tipo tablet dei servizi di bordo e può essere impreziosita da finiture tipo alluminio, fibra di carbonio o legno. La posizione di guida (con tutte le regolazioni del caso) è confortevole, ma non così alta come in altre crossover: dà, anzi, l’impressione di trovarsi al volante di una normale berlina. La completa strumentazione è ben leggibile (riuscito lo schermo del computer di bordo nel cruscotto). Sono però poco comodi da azionare alcuni comandi, come quelli del climatizzatore (nella parte bassa della consolle, incassati e troppo distanti dal guidatore), il tasto delle “quattro frecce” (troppo piccolo e simile agli altri) e la levetta per il cruise control, nascosta dal volante. Anche la leva che aziona il freno di stazionamento, inserita nella parte bassa della consolle (a sinistra del volante), non è in posizione razionale. Per il resto, l’interno della Mercedes GLA ha un’impostazione sportiva, è rifinito con una certa cura e ospita bene quattro persone (in tre, sul divano si sta stretti): non è, però, particolarmente luminoso, a causa della superficie vetrata poco estesa. Non è invece male la capacità del baule (421 litri a divano su, 1235 quella massima) che, oltre a essere facilmente accessibile, ha pure una forma regolare.
Le piacciono le curve
La Mercedes GLA 200 CDI Executive a trazione anteriore del test è la versione a gasolio meno costosa (31.990 euro): nonostante i 136 cavalli, il suo 2.1 (già Euro 6) manca un po’ di verve (verosimili i 10 secondi per lo “0-100” e i 205 km/h di velocità massima), tuttavia si fa apprezzare per la regolarità di funzionamento, per l’efficace insonorizzazione e per i bassi consumi registrati dal computer di bordo nel corso del test (15 km/l di media). Invogliano, comunque, a una guida “allegra” la reattività della vettura nel rispondere ai comandi, la buona prontezza nell’inserirsi nelle curve (il retrotreno si mantiene stabile) e la precisione dello sterzo (leggero). Anche il cambio manuale a sei marce risponde a tono: è dolce negli innesti e la leva non ha una corsa eccessiva. Abbiamo brevemente guidato anche la variante con lo stesso motore e il cambio a doppia frizione (permette di essere usato anche in modalità manuale, con le levette al volante), rapido e morbido nel “passare” i sette rapporti. Valida pure la taratura delle sospensioni: senza penalizzare molto il buon comfort, contengono il rollio a vantaggio dell’agilità. Qualche limite arriva piuttosto dalla visibilità, modesta in tutte le direzioni (e addirittura critica dietro) per via dei vetri piccoli e degli spessi montanti posteriori del tetto.
Secondo noi
Pregi
> Assetto. Un valido compromesso fra dinamismo e comfort.
> Linea. È aggressiva e originale.
> Sterzo. Preciso e leggero.
Difetti
> Brio. Dai 136 CV ci saremmo aspettati più spunto.
> Comandi. Non tutti sono comodi da azioanre.
> Visibilità. Limitata dai vetri piccoli.