Dopo la “normale”, la Cabrio, la wagon Clubman e la più grossa Countryman a cinque porte, ecco la quinta variazione sul tema Mini: la sportiva Coupé, a due soli posti. Sotto il livello dei finestrini è praticamente identica alla versione a tre porte, sopra cambia tutto: il tetto, più basso di 3 cm, arrotondato e molto più corto, si raccorda a un parabrezza meno “in piedi” di 13 gradi e a un lunotto quasi orizzontale. Ne deriva una linea po’ squilibrata, ma accattivante e molto originale. Diversamente dalle altre Mini, la Coupé ha anche un accenno di coda; da qui, una volta superati gli 80 km/h (oppure azionando una levetta sul soffitto) sbuca un alettone che riduce l’alleggerimento aerodinamico della parte posteriore, dovuto alla forma ad arco (simile a un’ala) dell’insieme formato da parabrezza, tetto e coda. Questo dispositivo aumenta il carico sulle ruote fino a circa 40 kg (quasi il 10% del totale) in corrispondenza della velocità massima. Rispetto alle altre Mini, inoltre, la Coupé ha una struttura più rigida, che contribuisce a migliorare la precisione di guida: le lamiere sotto le porte sono più spesse, e dietro i sedili c’è una paratia che collega le fiancate. Anche le sospensioni (ammortizzatori, molle e barre antirollio) sono state leggermente modificate.
Tenendo conto del tipo di macchina, piccola e molto sportiva, la praticità e lo spazio non fanno difetto. Il cassetto sulla plancia e le tasche sulle portiere sono minuscoli, certo, ma dietro i sedili c’è un comodo ripiano a tutta larghezza. Il vano posteriore della Mini Coupé è piuttosto ampio (280 litri) e di facile accesso (il portellone è molto grande); inoltre, c’è un’ampia botola che mette in comunicazione bagagliaio e abitacolo e consente di caricare, per esempio, anche degli sci o uno snowboard, oppure, al contrario, di accedere al baule per “nascondere” degli oggetti (in un apposito scomparto) prima di scendere dall’auto. La parte anteriore dell’abitacolo è quella delle altre Mini; l’impressione di stare su una vettura più sportiva deriva solo dall’ambiente più raccolto e dai vetri più bassi, non dalla posizione di guida, immutata; non ci sono grossi problemi di spazio, ma la visibilità di tre quarti posteriore sul lato destro è limitata. C’è da dire che la Mini Coupé ha i sensori di parcheggio posteriori, che però non sono fondamentali perché in “retro” si vede bene.
Plancia e pannelli della Mini Coupé hanno le ben note forme personali, “complicate” e piacevolmente retrò, che comportano qualche rinuncia sul piano della praticità di utilizzo. Per esempio, l’enorme “tondo” centrale che ospita il tachimetro e il valido navigatore (1.620 euro) riduce ai minimi termini lo spazio sulla consolle. E così, i tasti del “clima” (automatico ma non bizona) sono minuscoli e “confusi”, e i sottostanti bilancieri (inclusi quelli degli alzavetro elettrici) sono lontani e scomodi. Nel complesso buone le finiture, ma alcuni dettagli, dato anche il prezzo, meriterebbero maggiore cura. Per esempio, l’auto provata aveva meno di 2.000 km, ma il disegno stampato sulla leva per regolare in altezza il sedile di guida era già mezzo cancellato. Inoltre, le guide delle poltrone non hanno alcuna protezione; ci sono viti a vista sul tunnel centrale, e la fascia centrale colorata della plancia non è saldissima. Infine, le estremità delle guarnizioni esterne del lunotto e dei vetri posteriori paiono poco solide.
Da una Mini, oltretutto coupé e con un motorone “2000” turbodiesel da 143 cavalli, ci si aspetta molto in termini di prestazioni e di piacere di guida. Ebbene, la Mini Coupé Cooper SD è veloce, agile e sicura, ma quanto a piacere di guida c’è un abisso rispetto alla John Cooper Works a benzina da 211 cavalli, che abbiamo avuto modo di guidare brevemente. Partiamo dalle prestazioni: la casa dichiara 7,9 secondi per scattare da 0 a 100 km/h e 216 km/h di punta massima. Sono valori notevoli e riteniamo che siano vicini alla realtà, perché, quando si schiaccia a fondo l’acceleratore, la velocità cresce in fretta. Tuttavia, la guida brillante è resa meno piacevole dal cambio che ha il pomello basso e scomodo e, soprattutto, gli innesti che richiedono parecchia forza. Anche le orecchie non sono contente: il 2.0 fa sentire con decisione il suo rombo non particolarmente esaltante (oltre a trasmettere un tremolio al volante attorno ai 2000 giri); se si considera, poi, che i fruscii aerodinamici iniziano già verso i 70-80 orari, si ottiene un concerto poco gradevole. L’assorbimento delle buche, invece, non è niente male per una sportiva, e lo sterzo rimane quello tipico delle Mini: diretto, pronto, e preciso anche ad alta velocità; a 200 e passa orari (su un’autostrada tedesca) la sensazione di controllo è totale. Notevole la rapidità nei cambi di traiettoria e buona anche la tenuta di strada nelle curve; solo in quelle molto strette l’allargamento del muso in fase di accelerazione ci è parso marcato, e il fenomeno si ridurrà di sicuro con le gomme di 17” (che saranno di serie in Italia, mentre l’auto da noi provata montava quelle di 16 pollici).
La Mini Coupé Cooper SD non è molto ricca considerando il prezzo, che supera di 3.150 euro quello, già elevato, della “normale” berlina: tra gli accessori più significativi, oltre a quelli citati, segnaliamo i cerchi in lega, la radio (ma per il Bluetooth e la presa Usb si pagano 500 euro), i fendinebbia, sei airbag e i retrovisori regolabili eletricamente; anche lo Start&Stop è di serie, mentre il cambio automatico, a sei marce, costa 1.650 euro. Quanto ai colori, sulle Cooper, Cooper S (a benzina) e Cooper SD il tetto si può avere solo grigio metallizzato o nero; anche rosso sulla più potente John Cooper Works. La vettura verrà presentata nelle concessionarie il primo ottobre, e possiamo già anticipare che nel 2012 sarà affiancata da altri due nuovi modelli della Mini: dapprima la Roadster, ovvero la Coupé con tetto apribile, e a fine anno la Paceman, che sarà una Countryman ma con tre sole porte.
Un’ultima considerazione: la Mini Coupé è un’auto sfiziosa, che si acquista – a caro prezzo - per il piacere di possedere un oggetto particolare, nella linea ma anche nella guida. E non è certo la vettura con cui macinare decine di migliaia di km ogni anno. A questo punto, ci sentiamo consigliare una versione a benzina; senza andare sulla corsaiola John Cooper Works, la maggiore piacevolezza di guida di una Cooper S con il 1.6 turbo da 184 cavalli (quel motore lo conosciamo bene) vale senz’altro quelle poche centinaia di euro in più all’anno che si spendono per benzina e bollo. A maggior ragione considerando che la Cooper SD costa 1.000 euro in più.
PREGI
> Prestazioni. Il “2000” non ha un funzionamento esaltante, ma spinge senz’altro forte: accelerazione e ripresa sono molto buone.
> Sterzo. Pronto, preciso, diretto: consente una guida piacevolmente sportiva in piena sicurezza.
DIFETTI
> Cambio. Gli inserimenti delle marce richiedono uno sforzo eccessivo.
> Rumorosità. Tra motore e fruscii aerodinamici, nell’abitacolo il rumore non manca.
Cilindrata cm3 | 1.995 |
No cilindri e disposizione | 4 |
Potenza massima kW (CV)/giri | 105 (143)/4000 |
Coppia max Nm/giri | 300/1750-2500 |
Emissione di CO2 grammi/km | 114 |
Distribuzione | 4 valvole per cilindro |
No rapporti del cambio | 6 (manuale) + retromarcia |
Trazione | anteriore |
Freni anteriori | dischi autoventilanti |
Freni posteriori | dischi |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 373/168/138 |
Passo cm | 247 |
Peso in ordine di marcia kg | 1175 |
Capacità bagagliaio litri | 280/n.d. |
Pneumatici (di serie) | 205/45 R 17 |
La Mini Coupé è disponibile con il motore benzina 1.6 aspirato da 122 CV e quello turbo da 184 e 211 CV della versione John Cooper Works. L'alternativa diesel è composta dal solo 2.0 da 143 CV. Di serie tutti i motori sono abbinati al cambio manuale a sei marce, ma a pagamento si può avere l'automatico a sei rapporti Steptronic, ad eccezione della JCW. | |||||||||
Versione | Prezzo | Alim | cm3 | CV/kW | km/h | 0-100 | km/l | CO2 | kg |
Cooper | 23.400 | benzina | 1.598 | 122/90 | 204 | 9,0 | 18,5 | 127 | n.d. |
Cooper Steptronic | 25.050 | benzina | 1.598 | 122/90 | 198 | 10,3 | 15,6 | 150 | n.d. |
Cooper S | 27.750 | benzina | 1.598 | 184/135 | 230 | 6,9 | 17,2 | 136 | n.d. |
Cooper S Steptronic | 29.400 | benzina | 1.598 | 184/135 | 224 | 7,1 | 15,6 | 149 | n.d. |
John Cooper Works | 33.150 | benzina | 1.598 | 211/155 | 240 | 6,4 | 14,1 | 165 | n.d. |
Cooper SD | 28.750 | gasolio | 1.995 | 143/105 | 216 | 7,9 | 23,3 | 114 | n.d. |
Cooper SD Steptronic | 30.400 | gasolio | 1.995 | 143/105 | 206 | 8,2 | 18,9 | 139 | n.d. |