Ricca, ma poco appariscente
La 1.6 DIG-T 190 è la versione che completa la gamma della
Nissan Pulsar: come la sua sigla dichiara, sotto il cofano nasconde un quattro cilindri 1.6 turbo a iniezione diretta di benzina da 190 CV. Rispetto alle versioni “normali”, per riconoscere questa variante più potente serve un occhio ben allenato: i fari hanno la parte interna nera, i cerchi sono specifici, lo scarico ha un terminale cromato e il paraurti posteriore ha un finto estrattore d'aria con finitura simil-carbonio. Proposta negli allestimenti Acenta e Tekna (rispettivamente a 23.690 e 26.480 euro), rispetto alle corrispettive versioni con motore a gasolio o a benzina da 115 CV la 1.6 DIG-T 190 è un po' più ricca: la Acenta ha il bracciolo scorrevole, i vetri dietro scuri e i cerchi di 17'', mentre la Tekna offre i cerchi di 18'' e anche gli interni in pelle. Per quest'ultima, la versione che abbiamo guidato, gli unici optional sono la vernice metallizzata (600 euro, o 300 per quella bianca) e il cambio automatico a variazione continua di rapporto (1.500 euro): di serie ci sono anche il navigatore e i sistemi di assistenza alla guida del Safety Shield (assistente di mantenimento di corsia, frenata d'emergenza sotto i 30 km/h, telecamera a 360° per le manovre, rilevatore di oggetti in movimento dietro la vettura).
Si guida “appollaiati”
Anche all'interno le modifiche sono di dettaglio: cuciture bianche su volante, sedili, cuffia del cambio e pannelli porta e modanature che imitano la fibra di carbonio sulla plancia. Come in tutte le Nissan Pulsar, lo spazio abbonda: il baule è ampio e, sul divano, si possono accavallare le gambe. Davanti, solo i più alti potrebbero volere un sedile che scorresse di qualche centimetro in più all'indietro. Che la 1.6 DIG-T 190 non voglia essere una versione sportiva “dura e pura” è chiaro, ma la posizione di guida rimane piuttosto alta e la regolazione a scatti dello schienale non permette di registrarlo millimetricamente come avviene con i comandi a rotella.
Spinge bene ma “filtra” poco
Le modifiche hanno interessato anche la meccanica della Nissan Pulsar: la taratura di molle e ammortizzatori è specifica, così come quella del servosterzo (fornisce risposte più veloci nei primi gradi di rotazione del volante). Sebbene il breve test si sia svolto su scorrevoli strade statali con molto traffico e poche curve, la 1.6 DIG-T 190 non ci è apparsa “trasformata” rispetto alle versioni che già conosciamo: quello che spicca di più è la vivacità del motore. Questo quattro cilindri spinge bene dai 3000 giri e non disdegna di allungare oltre i 6000: lo fa però in silenzio, dato che i rumori di scarico e aspirazione sono quasi assenti. Abbinato, c'è un cambio manuale a sei rapporti: se gli innesti un po' contrastati possono essere imputabili alla bassa percorrenza dell'auto (ci è stata consegnata con meno di 50 km sul contachilometri...), la lunga corsa della leva non fa onore a una vettura con aspirazioni sportiveggianti. Curata l'insonorizzazione (fruscii e rumore di rotolamento rimangono fuori dall'abitacolo); ma, con i pneumatici a spalla bassa su cerchi di 18'' (di serie per la Tekna) l'assorbimento di buche e dossi non è risultato di buon livello.
Secondo noi
PREGI
> Dotazione. Di serie ci sono anche il navigatore, gli interni in pelle e alcuni moderni sistemi di sicurezza come quello di frenata automatica d'emergenza: manca solo la vernice metallizzata.
> Motore. Benché silenzioso, il 1.6 turbo spinge vigoroso, specie dai 3000 giri.
> Spazio. Sul divano e nel baule i centimetri abbondano.
DIFETTI
> Comfort. Con i pneumatici a spalla bassa su cerchi di 18'' (di serie per la Tekna), le asperità del fondo non sono ben filtrate.
> Personalità. Le modifiche rispetto a una meno costosa versione a gasolio sono di dettaglio: si poteva osare di più.
> Posizione di guida. La versione più sportiva avrebbe meritato di meglio: anche regolando “tutto giù” la poltrona, si sta seduti in alto.