Il ritorno della media Nissan
Dieci anni dopo il pensionamento della Almera, la Nissan torna a proporre una media e lo fa con una cinque porte lunga 439 cm (costruita sulla stessa piattaforma della Qashqai, condivisa con la Renault), che ha forme sinuose, un frontale aggressivo e un abitacolo molto spazioso. Ma anche una ricca dotazione tecnologica, indispensabile per andare a conquistare terreno nel campo in cui a dettare legge è la Volkswagen Golf. La nuova nata è la
Nissan Pulsar, che con il suo muso appuntito, il paraurti prominente e il classico logo Nissan incorniciato dal trapezio cromato (le cui linee proseguono, caratterizzandolo fortemente, nel cofano), ricorda molto da vicino le ultime creazioni della casa. I paraurti e i parafanghi bombati rendono muscolosa la carrozzeria, mentre il parabrezza molto inclinato, la base dei finestrini che sale e le fiancate mosse da profonde nervature le conferiscono slancio e plasticità. Dietro, invece, la vettura appare un po' meno originale, con i grandi fanali orizzontali che abbracciano la carrozzeria, il lunotto piccolo e il paraurti sporgente che ricordano alcune rivali giapponesi e coreane.
Spazio a volontà
Gli interni della Nissan Pulsar colpiscono più per lo spazio che per l’aspetto. Le poltrone sono larghe e comode, il divano lascia parecchio agio sia a livello delle spalle (138 cm da porta a porta) sia per le gambe: abbiamo misurato 25 cm tra il divano e la poltrona spinta tutta indietro, e ben 51 con il sedile avanzato. Il soffitto è alto, soprattutto nella parte anteriore, ma pure dietro lascia molta “aria” (dalla seduta ci sono 93 cm), e il parabrezza ampio fa entrare parecchia luce. Hanno forme semplici, invece, la plancia e la consolle, attraversate da una linea a onda che le collega con i pannelli delle porte, “avvolgendo” i passeggeri anteriori. Il cruscotto, a due quadranti circolari, si legge bene e ha al centro il grande schermo di 5" del computer di bordo, completo e con una grafica accattivante: può essere impostato per mostrare di volta in volta i comandi di navigazione, informazioni e allarmi e una gran quantità di dati sulle prestazioni. Il guidatore può anche personalizzare molti dei dispositivi della vettura (come gli indicatori di direzione, i tergicristallo e le regolazioni delle chiusure) attraverso lo schermo dell'Advanced Drive-Assist. Nella consolle, che appare come sospesa al centro della plancia, c'è lo schermo a sfioramento di 5,8" del sistema multimediale (di serie sulla Tekna), che può essere collegato con uno smartphone, fornendo così accesso a una serie di applicazioni, utili per utilizzare Google, Facebook, Trip Advisor o Eurosport: il sistema comprende Bluetooth, audio in streaming e gli ingressi Aux-in e Usb, oltre che la radio DAB. Grande il baule (385/1395 litri) che, però, si stringe molto in corrispondenza dei passaruota, forma un gradino di 21 cm quando si abbatte lo schienale del divano e non ha una soglia di carico basssa (71 cm da terra)
Un concentrato di tecnologia
Ma la Nissan Pulsar si distingue soprattutto per la ricca dotazione tecnologica , con una serie di dispositivi elettronici di ausilio alla guida comuni solo ad auto di classe superiore: dal sistema Around View Monitor (una serie di telecamere controllano il perimetro dell'auto, visualizzando le immagini sullo schermo di 5,8" del NissanConnect) al Nissan Safety Shield (solo per Acenta e Tekna), che comprende l'avviso del cambio involontario di corsia, il sistema di copertura dell'angolo cieco e il Moving Object Detection (rilevazione oggetti in movimento, un dispositivo che dà un allarme audio e visivo se qualcuno o qualcosa si muove dietro l'auto). Ma non è finita. A rendere sicura la Nissan Pulsar ci sono anche il radar antitamponamento (solo per le Acenta e Tekna), con tre livelli di allerta, fino alla frenata d'emergenza, che rallenta l'auto prima dell'urto; e poi l'Active Trace Control (controllo attivo di percorrenza), che funziona come un differenziale autobloccante, e le luci anabbaglianti a led.
La telecamera si pulisce da sola
Utile e innovativa anche la funzione Self cleaning camera della Nissan Pulsar, ovvero la retrocamera autopulente, per mantenerla sempre in perfetta efficienza. Utilizzando un software di trattamento delle immagini che può “lavorare” più di 15 milioni di pixel al secondo, il sistema “vede” quando le lenti sono offuscate e invia un getto di acqua per lavare lo sporco. Per eliminare il problema delle lenti bagnate, che attraggono maggiormente lo sporco, subito dopo un getto d'aria compressa le asciuga e assicura che la telecamera possa continuare a mostrare immagini nitide. Il sistema determina automaticamente quale debba essere l'intensità dell'intervento di pulizia usando, per esempio, solo un getto d'aria per rimuovere un granello di polvere o uno spruzzo d'acqua per eliminare gocce di pioggia.
Una tranquilla auto da famiglia
Il quattro cilindri 1.5 dCi turbodiesel da 110 CV della Nissan Pulsar (di origine Renault) è brillante in rapporto alla cilindrata, fluido e sufficientemente pronto in tutto l'arco di utilizzo, tra i 1000 e i 4000 giri. In città la berlina giapponese si muove senza difficoltà, grazie alla vivacità del motore ai bassi giri, alle sospensioni ben tarate, ai sensori di distanza e alla retrocamera che agevolano le manovre (in effetti, dietro si vede poco). Sulle strade con molte curve lo sterzo è abbastanza preciso; i freni equilibrati rendono sicura la guida, mentre in autostrada si apprezzano la silenziosità del motore e le contenute vibrazioni. In curva l'auto non si corica eccessivamente di lato e la tenuta di strada appare sempre sicura. Quanto ai consumi, alla fine del test, sulle strade spagnole nei dintorni di Barcellona, abbiamo percorso una media di 19,5 km con un litro di gasolio: un'ottima prestazione (anche se il percorso era in gran parte autostradale).
Pronta al debutto
La Nissan Pulsar 1.5 dCi sarà nelle concessionarie, dal 3 ottobre (porte aperte il 18 e 19 dello stesso mese), a partire a 19.900 euro; per 2.000 euro in meno, alla base della gamma c’è la 1.2 DIG-T 115 Visia, a benzina. Tutti gli allestimenti hanno di serie i vetri elettrici, il Display Advanced Drive-Assist di 5" nel cruscotto, il sistema di monitoraggio della pressione dei pneumatici, sei airbag, il cruise control, il limitatore di velocità e il sistema Start&Stop. La Acenta (con il motore a gasolio, da 22.000 euro) aggiunge i cerchi in lega, il climatizzatore bizona, il Forward Emergency Braking (frenata d'emergenza), l'Auto Pack (che comprende l’accensione automatica di luci e dei tergicristalli, lo specchietto retrovisore con funzione antiabbagliamento, l’Intelligent Key e il pulsante di messa in moto), oltre a volante e pomello del cambio in pelle. La Tekna (con il 1.5 diesel parte da 24.350 euro) offre in più i fari anabbaglianti a led, il pacchetto Safety Shield e il Nissan Connect, con il navigatore, lo schermo di 5,8”, la retrocamera e la radio DAB. I sedili in pelle riscaldabili sono disponibili a pagamento (1.500 euro).
Secondo noi
PREGI
> Comfort. L'abitacolo è ampio e luminoso, le poltrone sono commode, il rumore del motore e i fruiscii aerordinamici efficacemente filtrati: a bordo della Pulsar i viaggi sono comodi e rilassanti.
> Motore. Il collaudato 1.5 turbodiesel da 110 CV garantisce prestazioni piuttosto brillanti, è dolce nel funzionamento e fa poco rumore.
> Sospensioni. Sono ben tarate: né troppo dure né eccessivamente morbide.
DIFETTI
> Divano. Come spesso accade, al centro ha l’imbottitura rigida, e la presenza del mobiletto centrale infastidisce i piedi.
> Sfruttabilità baule. Il vano è grande, ma la soglia è alta da terra e dista 22 cm dal pavimento interno; i passaruota tolgono spazio e abbassando lo schienale del divano si forma un gradino alto 21 cm.
> Visibilità posteriore. I larghi montanti ostacolano la visuale di tre quarti posteriore e il lunotto è piccolo.