1.030 euro in più
Finalmente è arrivata. L’attesa versione della
Smart Fortwo con il nuovo cambio automatico a doppia frizione a sei marce è già ordinabile (a 1.030 euro in più rispetto alla manuale, quindi a partire da 13.780 euro per la base Youngster) e sarà nelle concessionarie a partire dal 28 marzo.
Rivoluzione generazionale
Effettivamente, nonostante la Smart con il cambio manuale si comporti già molto bene, la citycar tedesca dà il meglio proprio con l’automatico, che la rende ancor più facile da guidare nel traffico. Il cambio robotizzato della vecchia Smart Fortwo, però, aveva il difetto di essere molto lento, tanto da risultare fastidioso con i suoi vuoti e strattoni nel passaggio da una marcia all’altra. Ben più efficiente, invece, il nuovo twinmatic, il primo cambio a doppia frizione introdotto su una citycar, più dolce e veloce del predecessore.
A giugno anche col tre cilindri da 90 CV
Prodotto dalla Getrag su specifiche della Smart, il twinmatic della Smart Fortwo funziona in modo completamente automatico, ma consente anche di inserire manualmente le marce, spostando la corta leva a sinistra e muovendola in avanti per salire di rapporto o all’indietro per scalare. Spendendo 589 euro, poi, si può acquistare il pacchetto sportivo che comprende i comandi al volante (di serie per la Sport edition 1 e per la Proxy) che rendono più comoda la selezione manuale. Per ora, la Smart Fortwo automatica sarà disponibile solo con il tre cilindri aspirato da 71 CV, ma tra giugno e settembre il doppia frizione verrà esteso a tutte le versioni, compresa la 90 turbo.
Viaggiare… in Economy
In città, la Smart Fortwo automatica si conferma come una delle auto più agili e facili in assoluto: lo sterzo molto leggero (di serie è servoassistito), il ridottissimo diametro di volta (6,95 metri tra marciapiedi) e le dimensioni ultracompatte ne fanno davvero una macchina perfetta nel traffico. Il cambio twinmatic è come la ciliegina sulla torta: specie se, premendo il tasto sulla consolle, si sceglie di guidare in modalità Economy (l’altra è la Sport), che consente di contenere i consumi e fa viaggiare rilassati, con cambiate dolci e fluide e sufficiente prontezza di risposta (niente a che vedere col vecchio robotizzato). Volendo un po’ più di sprint, si può selezionare la modalità Sport: i passaggi di marcia si fanno un po’ più veloci e l’auto sguscia tra una macchina e l’altra con maggiore prontezza. Il “collo di bottiglia”, però, nel caso della Fortwo 70 della nostra prova, è il piccolo tre cilindri, in verità non molto brillante, che nella guida sportiva non assiste al meglio il doppia frizione. Le doti dinamiche sono le stesse della Fortwo: quindi, elevata maneggevolezza, buona tenuta di strada, comfort notevolmente migliorato rispetto alla generazione precedente e qualche fruscìo ad andature autostradali. Lo Stop&Start si comporta bene, ma al momento del riavvio non risparmia qualche vibrazione.
Secondo noi
PREGI
> Cambio. Molto migliore di quello, lentissimo, della vecchia Smart, è abbastanza pronto e dolce nei passaggi di marcia, specie in Economy.
> Guida. L’auto è agile, tiene bene la strada e ha sospensioni meno secche rispetto a quelle del vecchio modello.
> Spazio. A bordo i due occupanti stanno comodi e, per caricare oggetti lunghi, basta abbassare in avanti lo schienale del sedile del passeggero.
DIFETTI
> Cofano anteriore. Non c’è la serratura a proteggerne l’apertura.
> Fruscii. Si sentono già a 100 km/h e, a lungo andare, danno un po’ fastidio.
> Prestazioni. Il 1.0 è progressivo e dolce, ma bisogna spremerlo per avere un po’ di sprint.