Viaggia in incognito
L'unico modo per riconoscere una
Suzuki Swift 4x4 da quelle a trazione anteriore è abbassarsi e cercare un differenziale fra le ruote posteriori. Questa versione, infatti, mantiene lo stesso aspetto simpatico ma discreto delle “sorelle”. Pochissime le rivali: la più accreditata è la Fiat Panda 4x4 (più corta di una quindicina di centimetri) che costa circa la stessa cifra ed è offerta anche con motore a gasolio. Con l'ultimo aggiornamento, il quattro cilindri di 1,2 litri della Swift 4x4 ha ora due iniettori per cilindro (da qui il nome DualJet) e ha perso 4 cavalli, ma la sua coppia massima è cresciuta di 2 Nm (ed è erogata 400 giri più in basso). Inoltre, il consumo medio ufficiale è migliorato parecchio (da 18,9 a 20,8 km/l): dato che, al momento, questo motore non è previsto per le versioni a trazione anteriore, la 4x4 col DualJet è oggi la Swift a benzina meno assetata. Il 1.3 a gasolio rimarrà, invece, solo per le Swift "normali". Completa la dotazione, compresa quella per la sicurezza: Esp e sette airbag sono di serie per tutte le versioni. Assenti, però, i più recenti sistemi di assistenza alla guida come quello di frenata automatica d'emergenza. La versione provata, la B-Top, ha anche il navigatore e il "clima" automatico. La B-Cool (16.500 euro) offre solo quello manuale e i cerchi in lega di 16'', però fa a meno di importanti dispositivi come i freni a disco posteriori (sostituiti da tamburi) e della regolazione in profondità del volante (presenti invece sulla B-Top).
Stessi pregi e difetti
La carrozzeria e l'abitacolo della Suzuki Swift 4x4 non cambiano rispetto alle versioni a trazione anteriori, così come i pregi e i difetti. Gli interni non brillano per fantasia ma sono rifiniti con cura e i materiali sembrano fatti per durare. Qualche dettaglio di questa Suzuki non convince: la regolazione a scatti piuttosto radi dell'inclinazione dello schienale (meno precisa di quella a rotella) e qualche comando (per gestire il computer di bordo bisogna infilare la mano fra le razze del volante e premere un comando sul "vetro" del cruscotto: poco pratico e potenzialmente pericoloso nella guida). Ok l'abitabilità, a dispetto dei soli 385 cm di lunghezza, mentre il baule è più da citycar che da utilitaria.
Fa tutto da sola
Il sistema di trazione integrale della Suzuki Swift 4x4 è a inserimento automatico e non è comandato dal guidatore. In caso di slittamento delle ruote anteriore, un giunto viscoso trasmette automaticamente parte della coppia alle ruote posteriori. La presenza dell'albero di trasmissione ha ridotto di 2 litri il serbatoio (40 litri in totale; mentre il baule è rimasto invariato rispetto alle Swift a trazione anteriore): in totale gli organi aggiuntivi hanno fatto crescere il peso di 85 kg: con “soli” 90 CV, benché leggera (poco sopra alla tonnellata) la Swift 4x4 non è certo vispa nello scatto e (soprattutto) in ripresa. Sterzo e cambio sono invece una piacevole conferma: leggero il primo e preciso negli innesti il secondo. Se, grazie al nuovo motore, questa Suzuki ci è parsa poco assetata (dopo alcune decine di chilometri fra saliscendi collinari, il computer di bordo segnava quasi 16 km/l), in base ai dati ufficiali, lo scatto è peggiorato: lo "0-100" richiede 13,4 secondi, quando la "vecchia" Swift 4x4 era accreditata di 12,3 secondi. D'altra parte, chi si orienta verso questo tipo di vetture difficilmente metterà le prestazioni fra le priorità, privilegiando piuttosto la motricità. A causa della nebbia, non abbiamo potuto "saggiare" le qualità fuoristradistiche nell’itinerario previsto presso le cave di marmo di Carrara, ma abbiamo comunque avuto un convincente assaggio nel percorso al chiuso predisposto presso il vicino 4x4Fest. Fra fuoristrada preparate e 4x4 "toste", la Swift si è fatta onore, arrampicandosi fin su una ripida salita in terra battuta con inclinazione di circa il 25% con tre persone a bordo: un percorso in origine pensato per le più specialistiche Suzuki Jimny.
Secondo noi
PREGI
> Abitabilità. A dispetto della carrozzeria abbondantemente sotto i quattro metri di lunghezza, lo spazio per le persone non manca.
> Cambio. Ha innesti precisi anche quando lo si “strapazza” e una corsa non lunga.
> Tenuta di strada. È di buon livello, mentre la trazione 4x4 aumenta la motricità sui fondi molto viscidi.
DIFETTI
> Baule. La sua capacità è quella delle versioni a trazione anteriore, ma rimane uno dei più piccoli fra le utilitarie.
> Dettagli. Alcuni andrebbero migliorati. Ad esempio i comandi del computer di bordo e la regolazione a scatti piuttosto distanziati dell'inclinazione degli schienali anteriori.
> Gamma. La 4x4 c'è solo con un 1.2 a benzina, che non è un "fulmine".