Si distingue
Inserti neri nei paraurti anteriori, mascherina specifica, ruote nere di 17 pollici: sono questi i particolari che distinguono la
Suzuki Vitara nella sportiveggiante versione S dalle altre. Diverso anche il motore, un “1400” turbo a benzina da 140 cavalli. Per il resto, la suv giapponese si conferma pratica e spaziosa in rapporto alla carrozzeria lunga poco più di quattro metri. Già in vendita, la
Suzuki Vitara S costa 27.600 euro. Il prezzo include una ricca dotazione: climatizzatore automatico, cruise control adattativo, interni parzialmente in pelle, navigatore, retrocamera, sensori di distanza anteriori e posteriori, sistemi di avviso di insufficiente distanza di sicurezza dai veicoli che precedono e di frenata automatica (attivo fino a 100 km/h). Optional, il cambio automatico a sei marce (1500 euro), disponibile dalla primavera 2016.
Non si viaggia stretti
L’ampio abitacolo della Suzuki Vitara S è impreziosito dai bei sedili con fianchetti in pelle (con cuciture rosse) e la parte centrale in microfibra, e dai profili rossi a contorno delle bocchette del climatizzatore sulla plancia. Quest’ultima, però, è realizzata con materiali duri al tatto e di aspetto poco attraente. La posizione di guida, leggermente rialzata, è confortevole e completa di tutte le regolazioni del caso (peccato per quella dello schienale, a scatti). La strumentazione è chiara e completa, mentre in cima alla consolle spicca l’originale orologio analogico, proposto anche con caratteri giapponesi. Il bagagliaio si conferma capiente e facilmente accessibile.
4X4 quando serve
Le sospensioni solide della Suzuki Vitara 1.4 Boosterjet Allgrip S non saranno le più confortevoli sul pavé, ma danno una buona agilità: l’auto si lascia condurre senza fatica e può contare anche sulla sicurezza del raffinato sistema di trazione integrale, impostabile con la manopola fra i sedili su quattro modalità: in Auto le ruote motrici sono quelle anteriori ma, se slittano, parte della trazione è trasferita a quelle posteriori; in Sport e in Snow la distribuzione della coppia fra avantreno e retrotreno privilegia, rispettivamente, le prestazioni e la mobilità su fondi scivolosi; infine, con un tasto accanto alla manopola si può bloccare la ripartizione fra i due assi. Il nuovo 1.4 turbo a benzina è più omogeneo che grintoso, ma garantisce accelerazioni vivaci. Il cambio manuale si segnala per la precisione nell’inserire i sei rapporti (solo un po’ duri gli innesti) e la frizione non è molto pesante. Non del tutto convincente lo sterzo: è leggero, ma non così “comunicativo” nella risposta, molto “filtrata” del servocomando elettrico. Nel corso del test, su percorsi extra urbani, il consumo registrato dal computer di bordo è stato di tutto rispetto: 13 km/l.
Secondo noi
PREGI
> Motore. Brillante e poco rumoroso.
> Spazio. Abbondante per passeggeri e bagagliaio.
> Dotazione. È completa.
DIFETTI
> Comfort. Le sospensioni sono un po' dure.
< Sterzo. Non trasmette con fedeltà quello che fanno le ruote.
> Finiture. Le plastiche hanno un aspetto economico.