Ritocchi importanti
A tre anni dal lancio, la
Toyota Auris (berlina e wagon) si concede una rinfrescata, cambiando il frontale, la parte posteriore e gli interni. La media giapponese appare più filante, grazie al nuovo paraurti che racchiude una presa d’aria più bassa e ampia, ai fari lunghi e sottili con luci diurne a led e alla mascherina coi profili cromati. Anche il logo Toyota (al centro) è più pronunciato rispetto a quello del modello precedente. La fiancata è solcata da una profonda nervatura appena sopra le maniglie delle porte, che trae origine dai fari e termina nei fanali a led conferendo slancio ed equilibrio ai volumi. Inediti i cerchi in lega di 16” e di 17”, il paraurti posteriore e il sottile elemento cromato orizzontale che, dietro, unisce i catarifrangenti, sottolineando la larghezza della vettura. Esposti agli urti gli indicatori di direzione: sono ospitati nei retrovisori.
Un passo avanti nelle finiture
All’interno, la Toyota Auris Touring Sports è stata rinnovata rendendo la plancia più “leggera” e gradevole (la superficie morbida nella parte superiore ne migliora l’aspetto); ridisegnato, in modo da accentuarne il carattere sportivo, il cruscotto a binocolo: nuovo lo schermo a colori di 4,2”. È inedito pure il sistema multimediale Toyota Toucdiv, con lo schermo di 7,1” che ha comandi a sfioramento esterni al display. Bocchette d’aerazione, maniglie e cornice della leva del cambio sono cambiate e ora offrono una sensazione di maggiore qualità; le plastiche dure e i dettagli poco curati costituivano uno dei punti critici più evidenti del modello in via di pensionamento; come per quest’ultimo, però, l’accesso al divano non è dei più facili: le porte sono piccole.
Ora sa frenare da sola
Maggiore attenzione anche per la dotazione di sicurezza della Toyota Auris Touring Sports, che ora comprende il pacchetto Safety Sense che include una serie di sistemi elettronici di ausilio alla guida prima non previsti, come il monitoraggio della corsia di marcia, gli abbaglianti automatici, il rilevamento della segnaletica stradale e il sistema Pre-Crash; quest’ultimo è capace di ridurre il rischio di collisione in un raggio di intervento compreso fra 10 e 80 km/h: per mezzo dell'azione combinata di un radar laser e di una telecamera nel parabrezza, il dispositivo rileva la presenza di veicoli davanti alla vettura. Per prevenire e limitare i danni da collisione, viene attivato un allarme acustico e visivo che comunica la necessità di frenare: quando il guidatore è avvisato del possibile pericolo e frena, il sistema applica automaticamente maggiore forza frenante, ma aziona i freni in autonomia se l’automobilista non dovesse premere il pedale (riducendo, così, la velocità di circa 30 km/h, fino ad arrestare completamente l’auto per prevenire o ridurre i danni dovuti all’urto). L'intero pacchetto costa 600 euro, ma è in offerta a 300 euro per tutta l'estate: un prezzo corretto.
Il motore parla tedesco
Nella guida, le differenze rispetto alla versione precedente della Toyota Auris Touring Sports non sono rilevanti: la sincerità di comportamento e la confidenza che l’auto riesce a trasmettere restano quelle (elevate) della “vecchia Auris”. La macchina è intuitiva, tiene bene la strada, ha uno sterzo e un cambio abbastanza precisi e sospensioni non troppo morbide che la rendono comoda, anche nei viaggi, e maneggevole. È a livello di motori, però, che la nuova Toyota Auris berlina e wagon si differenziano di più dalle precedenti. Specie se si guidano la 1.2, con il quattro cilindri turbo a iniezione diretta di benzina o la 1.6 D-4D a gasolio del nostro test. Il turbodiesel da 111 CV di origine BMW, infatti, sostituisce il 2.0 da 124 CV, e si avverte subito la migliore insonorizzazione. Nonostante una manciata di cavalli in meno, risponde bene ai bassi regimi e non delude in accelerazione. Peccato che manchi un po’ di allungo rispetto al 2.0 e che i rapporti lunghi del cambio penalizzino la ripresa (a 130 km/h il motore lavora a soli 2000 giri): quando si deve riguadagnare velocità in fretta, il 1.6 fa quel che può ed è meglio aiutarlo scendendo anche di due marce, se necessario. Niente male i consumi: alla fine del test (in gran parte su strade extraurbane), per il computer di bordo la percorrenza è stata di 16 chilometri con litro; certo, i 23,8 km/l ufficiali sono lontani, ma tant’è.
Anche ibrida
La Toyota Auris Touring Sports è già in vendita, a un prezzo di partenza di 23.000 euro, con il 1.2 Turbo e l'allestimento Active; la berlina a cinque porte, invece, ha una base di 22.000 euro. La 1.8 Hybrid (quella che, secondo la Toyota, farà i maggiori volumi di vendita) costa 23.900 euro nella versione a cinque porte (1.000 euro in più la wagon) e allestimento Cool, con "clima" automatico, radio e ‘cerchi in lega di 16" di serie. L’Active aggiunge i fendinebbia, la telecamera posteriore, gli alzacristalli elettrici, il cruise control e il sistema multimediale Toyota Toucdiv. L’allestimento Lounge, infine, offre anche il "clima" bizona, i cerchi di 17", gli interni in pelle e tessuto e il Park Assist. Nel periodo di lancio (da giugno a settembre) tutte le Auris sono proposte con uno sconto importante: tra 4.150 e 4.500 euro.
Secondo noi
PREGI
> Comfort. Le sospensioni ben tarate, l’insonorizzazione accurate e le poltrone comode consentono di affrontare i viaggi senza stancarsi troppo.
> Facilità di guida. Come la versione precedente, l’auto tiene bene la strada, è maneggevole e ha un comportamento sincero.
> Spazio a bordo. Davanti si sta larghi e pure dietro tre adulti viaggiano comodi: il divano è ampio e il pavimento è quasi piatto.
DIFETTI
> Accessibilità. Le porte posteriori sono piccole e non si aprono granché: l’accesso ai posti dietro non è dei più comodi.
> Frecce. Gli indicatori di direzione incorporati negli specchi retrovisori sono gradevoli, ma più esposti agli urti rispetto a quelli sui passaruota.
> Ripresa. È moscia. Il nuovo 1.6 a gasolio è abbinato a un cambio manuale dai rapporti lunghi, studiati per contenere i consumi.