Tanti anni di successi
Quando venne presentata, al Salone di Ginevra del 1994, la
Toyota Rav4 (ovvero Recreational Active Vehicle a 4 ruote motrici) ebbe subito un'accoglienza assai favorevole. Tanto che la Toyota ricevette parecchi ordini in più del previsto e fu costretta a raddoppiare la produzione. Era nata la prima suv, capostipite di una generazione di auto, comode, robuste e soprattutto versatili, ancora oggi estremamente apprezzate (leggi
qui la storia della Rav4).
Compleanno in Grecia
Per celebrare i vent'anni di storia della Toyota Rav4, giunta nel 2013 alla quarta generazione, la Toyota ha organnizzato una prova lungo alcune delle tappe del rally di Grecia, tra Atene, Klenia, Micene, Goura e Ziria, piccoli centri del Peloponneso. In occasione di questo test internazionale, la filiale italiana ha fornito tre esemplari perfettamente restaurati delle tre generazioni precedenti, che ci hanno permesso di mettere a confronto i quattro modelli (soprattutto sul piano della linea e dell'abitabilità, visto che ci è stato possibile guidare solo la versione più recente), seguendo idealmente lo sviluppo della Rav4, che da piccolo e leggero veicolo “tutto terreno” (lunga 369 cm, era solo a tre porte) è diventata l'attuale comoda suv (lunga 457 cm), spaziosa, ben insonorizzata e dotata di innovativi sistemi elettronici di ausilio alla guida.
Sull’asfalto non fa rimpiangere le berline
Come abbiamo già evidenziato nelle nostre prove e nei primi contatti più recenti della Toyota Rav4, nei trasferimenti su asfalto la suv giapponese si dimostra facile da guidare e confortevole (l'insonorizzazione è curata, e consente di conversare senza alzare il volume della voce). Anche gli avvallamenti dell'asfalto non danno troppo fastidio e il motore si fa sentire poco nell'abitacolo. Inoltre, nei curvoni autostradali la stabilità è elevata e quando si è costretti a frenate improvvise, l'impianto appare sufficientemente potente; mentre, in condizioni normali, convince soprattutto la modulabilità del pedale. Sulle statali ricche di curve la macchina si fa apprezzare per l'elevata agilità; grazie alla trazione integrale, la tenuta di strada è sicura, mentre i trasferimenti di carico sono ben frenati dalle sospensioni, piuttosto rigide (ma comode, anche se sulle buche più profonde la risposta è un po' secca). Sufficientemente rapido e preciso lo sterzo, che si comporta quasi come quello di una berlina e richiede uno sforzo ridotto in manovra. In città la Toyota Rav4 non se la cava affatto male: ha dimensioni poco impegnative e una frizione e un volante che non affaticano. Il cambio manuale a sei marce offre una leva dall'escursione lunga, ma innesti precisi e poco contrastati. In manovra, invece, ci si deve affidare ai sensori di parcheggio e alla retrocamera (di serie), perché la visibilità posteriore è scarsa. Quanto al motore, il 2.0 a gasolio da 124 CV manca un po' di verve (è un po' lento a salire di giri). Neppure la ripresa è esaltante; comunque, visto il carattere dell'auto, il quattro cilindri svolge bene il suo lavoro e si distingue per la silenziosità di marcia e per le vibrazioni contenute, anche a freddo e al minimo. Le prestazioni ufficiali (180 km/h di velocità massima e 11 secondi nello "0-100") non ci sono sembrate "fuori scala" per la Toyota Rav4 2.0 D-4D 4WD. Forse, un po' meno alla portata della vettura è la percorrenza media di 18,9 chilometri con un litro di gasolio: noi, su asfalto ci siamo fermati a 14 (letti nel computer di bordo); nei trasferimenti su strade bianche, ovviamente, la media è scesa ancora di più.
Se la strada finisce, lei non si ferma
Anche in fuori strada la Toyota Rav4 non delude. Sebbene, come le progenitrici, non sia adatta ai percorsi più duri, essendo priva di marce ridotte, sugli sterrati sa dire la sua, come abbiamo potuto constatare nei lunghi tratti del mondiale rally WRC affrontati in Grecia, in cui la macchina se l'è cavata egregiamente, dimostrandosi perfino abbastanza confortevole (anche dopo decine di chilometri fuori dall'asfalto). Sui sassi, nel fango e nei tratti in pendenza la vettura non è apparsa in affanno: le sospensioni si sono sempre dimostrate all'altezza della situazione e i 310 Nm di coppia massima del 2.0, disponibili fin dai 1600 giri, hanno consentito di superare la prova senza difficoltà. Ed è proprio la facilità di gestione della trazione integrale una delle cose che più colpiscono di questa suv. Una frizione multidisco a controllo elettronico ripartisce la coppia tra i due assali in modo tale da garantire sempre la migliore trazione a seconda della velocità, dell'accelerazione e dell'angolo di sterzata. È la centralina elettronica a decidere quanta coppia trasmettere alle ruote, senza che il guidatore debba intervenire in alcun modo. Tuttavia, per migliorare la motricità nei passaggi più difficili, si può premere il tasto a sinistra del volante (poco visibile, in verità) che consente al guidatore di bloccare la distribuzione della forza motrice nel rapporto 50/50 tra assale anteriore e posteriore, fino a 40 km/h. Quando si vuole fare sul serio, però, ci si rende conto che oltre alle ridotte, mancano anche delle vere protezioni per i paraurti, per i passaruota e per la parte bassa della carrozzeria. Anche l'altezza minima da terra di 18,7 cm non è sufficiente per superare pietre o sassi di dimensioni un po' più generose. Lo spirito della Rav4, comunque, non è mai stato quello di affrontare i Camel Trophy o la Dakar. Per quelle ci sono le Land Cruiser, da sempre, assieme alle rivali inglesi (Land Rover) e americane (Jeep), le fuoristrada per eccellenza. La Toyota Rav4 è nata come "Urban 4WD": ovvero, un veicolo compatto e leggero a quattro ruote motrici, con un abitacolo spazioso, una posizione di guida rialzata per controllare meglio la strada, la capacità di affrontare anche fondi a scarsa aderenza per rendere più sicure le scampagnate.
Il compleanno l'ha resa più ricca
Con il modello 2014 della Toyota Rav4, quello del 20° Anniversario, sono state introdotte nella gamma alcune modifiche che hanno arricchito gli allestimenti. Di serie, a eccezione di quello base, c'è il nuovo sistema multimediale Toyota Touch 2, con lo schermo a sfioramento di 6,1"; inoltre, è disponibile il sistema di monitoraggio dell'angolo cieco, che attraverso dei radar posteriori rileva quando un veicolo è nell'angolo morto del retrovisore (perché in fase di sorpasso), e avvisa il guidatore. Peccato che resti il divano fisso (la terza generazione lo aveva scorrevole, per migliorare la divisione dello spazio) e che non ci siano vani climatizzati. A maggio, la Toyota Rav4 è in promozione con 4.350 euro di sconto.
Secondo noi
PREGI
> Comfort. Lo spazio a bordo non manca, l'efficace insonorizzazione isola bene l'abitacolo dall'esterno e le sospensioni hanno la giusta taratura.
> Dotazione. Oltre a ciò che è indispensabile, la Lounge offre anche parecchi accessori che la arricchiscono, come il portellone elettrico e i sedili in pelle, con quelli davanti riscaldabili.
> Trazione 4x4. L'efficace sistema con frizione multidisco a controllo elettronico rende la marcia più sicura su asfalto e consente di affrontare gli sterrati senza troppe difficoltà.
DIFETTI
> Comandi. Alcuni tasti, come quello che serve per inserire la modalità Sport nella consolle, o il pulsante che simula il blocco del differenziale a sinistra del volante, costringono a distogliere lo sguardo dalla strada per raggiungerli.
> Divano fisso. Sul modello precedente era scorrevole, ora è fisso; peccato: si perde un po' di praticità.
> Portaoggetti. Sono pochi e nessuno è refrigerato con l'aria del climatizzatore.