L’elegante coupé a quattro porte è stata rinfrescata nella linea (l’attuale modello risale al 2008), e grazie ad alcuni importanti ritocchi al frontale e alla coda, appare più aggressiva. Nel muso della nuova Volkswagen CC si notano la nuova mascherina cromata con i listelli orizzontali, i fari bixeno che integrano le luci diurne a led e il paraurti ridisegnato. Modifiche estetiche sono state apportate anche alla coda, con i fanali a led e il paraurti dalle forme più squadrate. Ma a cambiare non è solo l’aspetto; anche il nome è nuovo: ora non si chiama più Passat CC, ma solo CC, vale a dire Comfort Coupé.
Anche l’abitacolo della Volkswagen CC ha ricevuto qualche attenzione. Come sulla versione attuale, la cura con cui sono realizzati la plancia, la consolle e i pannelli delle porte è elevata. I materiali sono di qualità e danno la sensazione di trovarsi a bordo di un’auto di classe superiore. Ma per migliorare il comfort ci sono nuovi sedili sportivi anteriori, con funzione massaggio (optional a 897 euro) e climatizzazione (2.602 euro, con gli interni in pelle). Cambiano anche alcuni particolari della plancia e della consolle (nuovo orologio analogico e comandi del climatizzatore) e i rivestimenti.
Noi abbiamo guidato la Volkswagen CC 2.0 turbodiesel da 140 CV. Il motore è silenzioso e abbastanza pronto a tutti i regimi: a bassa velocità riprende bene anche con marce elevate. I 9,9 secondi dello “0-100” dichiarati ci sono sembrati alla portata dell’auto, mentre non ci ha convinto la frizione, che ci è sembrata molto lunga: il pedale deve essere premuto fino in fondo per ottenere degli innesti dolci. Freni e sospensioni supportano con prontezza ogni necessità, trasmettendo una sensazione di sicurezza. Pur con i suoi 480 cm di lunghezza, la CC non ha paura né delle strade strette dei centri storici e neppure di quelle con tornanti dove l’abbiamo guidata. Il raggio di sterzata è sufficiente per rapide inversioni e i sensori di parcheggio, se abbinati alla telecamera posteriore (362 euro), danno sicurezza di manovra anche agli inesperti. Quanto ai consumi, i 21,3 km/l di media ufficiali, francamente ci sembrano ben difficili da raggiungere.
Quello che sorprende della Volkswagen CC è la silenziosità, basti pensare che i cristalli raggiungono (composti in più strati) sei millimetri di spessore, e grazie a materiali innovativi (come pellicole fonoassorbenti), rendono il viaggio molto piacevole. Sempre per quanto riguarda le novità sui cristalli, il parabrezza anteriore è dotato di strati di materiale che riflette i raggi infrarossi, in modo tale da evitare il surriscaldamento dell’abitacolo quando l’auto è sotto il solleone. In inverno, invece, una invisibile pellicola d’argento si surriscalda, impedendo l’appannamento e il congelamento del cristallo.
La dotazione di serie della Volkswagen CC è ricca: dai fari bixeno all’indicatore della pressione pneumatici, dai cerchi in lega da 17” al Fatigue detection, un sistema elettronico che rileva la stanchezza del guidatore e lo avvisa. Mentre, si devono pagare a parte il cruise control (406 euro) e l’antifurto (359 euro). E volendo aumentare la sicurezza di guida e la comodità, ci si trova a dover investire altri soldi: 1.037 euro per il Lane assist (che avvisa il conducente quando esce involontariamente dalla corsia di marcia) e il Side assist plus (un segnalatore luminoso e acustico che avverte la presenza di veicoli o ostacoli nell’angolo cieco degli specchietti).
La Volkswagen CC è stata presentata in anteprima mondiale al Salone di Los Angeles lo scorso novembre, ora è iniziata la prevendita, ma nelle concessionarie arriverà il secondo weekend di marzo. All’inizio la gamma comprende una versione a benzina 1.8 TSI da 160 CV con cambio sia manuale sia a doppia frizione DSG, e tre versioni con motore diesel 2.0 TDI: una BlueMotion Technology da 140 CV, con il cambio manuale e DSG; una 2.0 BlueTDI da 140 CV solo manuale, già omologata Euro 6, e una brillante 2.0 da 170 CV solo con cambio automatico DSG. A giugno arriveranno altre due interessanti versioni: la 2.0 TDI BlueMotion Technology da 170 CV e una potente 3.6 V6 da 300 CV, entrambe con cambio automatico DSG e la trazione integrale 4Motion. I prezzi vanno da 31.400 € per il 1.8 benzina e 38.600 per la 2.0 TDI BlueMotion Technology DSG da 170 CV.
PREGI
> Comfort. Le quattro poltrone sono comode, avvolgenti e contengono bene anche le “taglie forti”.
> Finiture. La forma della plancia e della consolle sono gradevoli, l’assemblaggio, molto curato e i materiali di qualità.
DIFETTI
> Accessibilità. Il tetto spiovente da coupé rende difficile salire e scendere dai sedili posteriori.
> Visibilità. Il lunotto è piccolo e molto inclinato: in manovra non si percepiscono bene gli ingombri della coda.
Cilindrata cm3 | 1968 |
No cilindri e disposizione | 4 |
Potenza massima kW (CV)/giri | 103 (140)/4200 |
Coppia max Nm/giri | 320/1750-2500 |
Emissione di CO2 grammi/km | 128 |
Distribuzione | 4 valvole per cilindro |
No rapporti del cambio | 6 (manuale) + retromarcia |
Trazione | anteriore |
Freni anteriori | dischi autoventilanti |
Freni posteriori | dischi |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 480/186/142 |
Passo cm | 271 |
Peso in ordine di marcia kg | 1465 |
Capacità bagagliaio litri | 532/n.d. |
Pneumatici (di serie) | 235/45 R 17 |