La nuova Volkswagen Jetta resta una tradizionale berlina a quattro porte, ma il nuovo modello taglia con il passato e non potrà più essere definito “una Golf con la coda”: la linea spigolosa non sarà molto originale, ma almeno esprime un’identità propria, oltre a essere elegante e slanciata. A voler guardare, ora l’auto somiglia alla Passat e anche le dimensioni non sono poi tanto diverse: con 464 cm di lunghezza (9 in più di prima) la Volkswagen Jetta è più corta della Passat soltanto di 13 centimetri.
L’unico allestimento è il BlueMotion Technology che, oltre al climatizzatore semiautomatico, al cruise control e alla radio con lettore di cd e di mp3, ha alcuni dispositivi che aiutano a contenere consumi ed emissioni inquinanti. Per esempio, lo start-stop (spegne il motore quando ci si ferma al semaforo o in coda con il cambio in “folle”, per poi riavviarlo automaticamente) e l’alternatore “intelligente” che, invece di sottrarre sempre potenza al motore per ricaricare la batteria, usa anche l’energia dissipata nei rallentamenti dal moto delle ruote.
Per quanto riguarda i propulsori, la scelta è fra il 1.2 turbo a benzina da 105 CV (20.850 euro) e il 1.6 turbodiesel con altrettanti cavalli, che può essere abbinato al cambio manuale a cinque marce (come nella vettura del test, che costa 24.000 euro), oppure a quello robotizzato a doppia frizione DSG con sette rapporti (25.800 euro).
A bordo della Volkswagen Jetta si respira la seriosa atmosfera degli altri modelli della casa tedesca e si apprezza l’aspetto sobrio della plancia (con l’ampio portaoggetti alla base della consolle). Curati gli assemblaggi, ma le plastiche utilizzate per le porte e per la zona bassa della plancia hanno un aspetto sotto tono per essere quelle di una Volkswagen da 24.000 euro.
La posizione di guida è comoda, ampiamente regolabile e offre un’ampia visuale in ogni direzione. Altrettanto bene stanno i passeggeri, purché sul divano ce ne siano non più di due: una terza persona seduta al centro deve fare i conti con l’imbottitura dura e il rigonfiamento del pavimento alto ben 20 centimetri che, insieme al portaoggetti fra i sedili anteriori, non lascia nemmeno “un buco” per le gambe. Niente male la capacità del baule (510 litri), anche se il vecchio modello faceva un po’ meglio: 527 litri. Di serie, il pratico divano ripiegabile in due parti (si tirano due comode leve nella parte alta del bagagliaio) per disporre di un piano lungo ben due metri, anche se non piatto visto che gli schienali rimangano rialzati e la seduta fissa forma un gradino di 9 cm.
Per prendere confidenza con la Volkswagen Jetta 1.6 TDI BlueMotion Technology bastano pochi chilometri. Lo sterzo preciso, “duro” quel tanto che basta, e l’indovinata taratura delle sospensioni mettono subito a proprio agio. Inoltre, se nelle curve si “esagera”, oppure si deve frenare bruscamente, si può contare su un retrotreno molto stabile. Ci è piaciuto meno il pedale della frizione dall’escursione esageratamente lunga, che mortifica la qualità del cambio (veloce e preciso nell’inserire i rapporti).
Per quanto riguarda il motore turbodiesel, ce lo saremmo aspettati meglio insonorizzato e anche più pronto. Invece, nelle riprese ai bassi regimi risulta fiacco, anche se non è tutta colpa sua: le marce lunghe per consumare poco e il peso non indifferente della Volkswagen Jetta (1395 kg) non sono d’aiuto. Comunque, spremuto per bene il “1600” promette di far scattare questa berlina da 0 a 100 km/h in 11,7: un tempo discreto, che ci è sembrato verosimile. Non altrettanto si può dire dei consumi: secondo la Volkswagen in media si percorrono 23,8 chilometri con un litro. Ci paiono francamente troppi, benché, nel corso del test, la Volkswagen Jetta abbia dato l’impressione di essere parca (a patto non “tirare il collo” al motore); ma lo verificheremo presto con una prova.
PREGI
> Baule. Capiente e con una forma regolare, ha anche il divano ripiegabile.
> Posizione di guida. Sedile, volante e pedaliera sono correttamente allineati e con le molte regolazioni è facile mettersi a proprio agio.
> Sterzo. È preciso e mai troppo leggero.
DIFETTI
> Frizione. Il pedale ha un’escursione troppo lunga e “attacca” in alto. Alla lunga, risulta faticoso: costringe a muovere molto la gamba.
> Posti dietro. Il divano è comodo solo per due persone; il terzo passeggero seduto al centro deve fare i conti con l’imbottitura rigida e con lo spazio insufficiente per le gambe.
> Ripresa. Non è molto rapida, per via dalla pigrizia del motore ai bassi regimi e per i rapporti lunghi del cambio.
Cilindrata cm3 | 1598 |
No cilindri e disposizione | 4 in linea |
Potenza massima kW (CV)/giri | 77 (105)/4400 |
Coppia max Nm/giri | 250/1500-2500 |
Emissione di CO2 grammi/km | 109 |
Distribuzione | 4 valvole per cilindro |
No rapporti del cambio | 5 + retromarcia |
Trazione | anteriore |
Freni anteriori | dischi autoventilanti |
Freni posteriori | dischi |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 464/178/145 |
Passo cm | 265 |
Peso in ordine di marcia kg | 1395 |
Capacità bagagliaio litri | 510/n.d. |
Pneumatici (di serie) | 205/55 R 16 |
Al lancio la nuova Jetta è disponibile con tre motori. A benzina c'è il piccolo 1.2 TSI da 105 CV, mentre l'alternativa diesel è composta dal 1.6 TDI da 105 CV e dal 2.0 da 140 CV che sarà disponibile in un secondo momento. Entrambi i motori turbodiesel possono essere dotati del cambio robotizzato a doppia frizione DSG. | |||||||||
Versione | Prezzo | Alim | cm3 | CV/kW | km/h | 0-100 | km/l | CO2 | kg |
1.2 TSI | n.d. | B | 1197 | 105/77 | 190 | 10,9 | 17,5 | 134 | 1302 |
1.2 TSI BlueMotion Technology | 20.850 | B | 1197 | 105/77 | 190 | 10,9 | 18,9 | 123 | 1305 |
1.6 TDI | n.d. | D | 1598 | 105/77 | 190 | 11,7 | 22,2 | 119 | 1392 |
1.6 TDI BlueMotion Technology | 24.000 | D | 1598 | 105/77 | 190 | 11,7 | 23,8 | 109 | 1395 |
2.0 TDI | n.d. | D | 1968 | 140/103 | 219 | 9,5 | 20,8 | 126 | 1411 |