La terza generazione della monovolume tedesca è stata completamente rinnovata, per offrire maggiore comfort e, soprattutto, tanta praticità. A detta della casa, solo le alette parasole sono in comune con la vecchia Volkswagen Sharan, aggiornata nel 2003, ma presentata ben 15 anni fa, nel lontano 1995.
In effetti, le novità rispetto al vecchio modello sono parecchie. A partire dagli ingombri, ben maggiori in lunghezza (l’auto misura 485 cm, 22 più di prima), ma di poco inferiori in altezza (172 cm contro 174) che la rendono più slanciata. E poi, ora ci sono le porte scorrevoli posteriori, che facilitano l’accesso alla seconda e alla terza fila di sedili, anche quando c’è poco spazio vicino alla macchina.
Anche i motori, tutti sovralimentati con turbocompressore, sono nuovi per la monovolume tedesca: due a benzina, il 1.4 TSI da 150 CV e il 2.0 TSI da 200 (con il cambio a doppia frizione DSG), e due a gasolio common-rail, il 2.0 TDI da 140 CV, anche abbinato alla trazione integrale, e il 2.0 TDI da 170.
A dir la verità, la linea non è la cosa che più colpisce. La carrozzeria, sebbene moderna nell’aspetto, non è molto personale. Anzi, nel frontale è fin troppo chiara la parentela con la Golf; nella coda e nelle fiancate, invece, la Volkswagen Sharan ricorda molto da vicino la sorellina Touran, appena rinfrescata.
Come nella vecchia Sharan, l’abitacolo è ampio e accogliente. Il nuovo modello è disponibile a cinque posti, ma, a richiesta, si può avere anche a sei (1.008 euro, per la Highline) o a sette (1.311 euro). Le poltrone sono larghe, comode e sufficientemente avvolgenti. Comprese quelle, singole, della seconda fila (che scorrono di 16 cm): risultano ben imbottite, tanto da non diventare scomode neppure dopo un lungo trasferimento; inoltre, hanno lo schienale reclinabile all’indietro di 20 gradi. E, contrariamente a quanto accade con altre sette posti, anche chi siede nei due sedili della terza fila non soffre: lo spazio per gambe, testa e spalle è abbondante.
Il sistema Easyfold consente di ripiegare e di abbattere i sedili della seconda e della terza fila fino a formare un piano di carico piatto, risparmiando la faticosa trafila cui si era obbligati dalla vecchia Sharan, che costringeva a togliere le pesantissime poltrone per far spazio nel baule. Quest’ultimo è davvero capiente (il volume passa da 300 litri, con sette sedili in uso, a 2430) e ha la soglia bassa (a 67 cm da terra), cosa che facilita le operazioni di carico.
La notevole sensazione di spazio e luminosità che si avverte nella Volkswagen Sharan è esaltata dal tetto panoramico apribile elettricamente (1.305 euro). Plancia e consolle hanno un aspetto sobrio e curato, senza pretese di originalità. Le plastiche si rivelano morbide al tatto, soprattutto quelle nella parte alta; gli accoppiamenti delle varie parti risultano precisi. I tasti al centro, per la radio e il navigatore, sono facili da raggiungere e quelli dell’efficiente climatizzatore a tre zone (con comandi separati anche per la parte posteriore dell’abitacolo) appaiono razionali e ben realizzati. Tantissimi i vani portaoggetti (se ne contano 33, fra i quali due nel pavimento, tra la prima e la seconda fila di sedili). Il cassetto davanti al passeggero anteriore, però, è stretto e poco profondo.
La lista degli accessori della nuova Volkswagen Sharan è sterminata: si va dai fari bixeno alle luci di posizione a led, alla regolazione automatica degli abbaglianti (il sistema Light Assist ha una telecamera che riconosce i veicoli nella corsia opposta e abbassa automaticamente il fascio luminoso per non abbagliarli). E non mancano il navigatore di tipo touchscreen, l’impianto hi-fi da 300 watt, l’apertura elettrica delle porte scorrevoli e del portellone e il Park Assist (850 euro) con cui l’auto parcheggia “da sola” (nel disegno). Peccato che i sensori di distanza, utili per auto di queste dimensioni, si debbano pagare a parte (575 euro); il che non è bello, visto anche il prezzo “importante” (la versione base col 1.4 a benzina parte da 30.150 euro).
Anche su strada la Volkswagen Sharan non delude. Le sospensioni sostengono come si deve la mole delle macchina: non si avverte la sensazione di essere su un “barcone”, tipica di chi viaggia sulle grosse monovolume (anche se un po’ rollio c’è). L’abitacolo è ben insonorizzato e il motore 2.0 a gasolio da 140 cavalli con sistema Start/Stop è fluido nell’erogazione della potenza e spinge con discreta forza anche dai bassi giri (chi vuole più sprint, comunque, può optare per la versione da 170 CV).
Ottimo pure il cambio DSG a doppia frizione a sei rapporti, rapido nei passaggi di marcia. Nel nostro test in Germania, i dati dichiarati di accelerazione (10,9 secondi nello “0-100”) e di velocità massima (191 km/h) ci sono parsi alla portata dell’auto. Quanto ai consumi, è difficile che nel ciclo combinato l’auto percorra 17,5 chilometri con un litro di gasolio come afferma la Volkswagen; comunque, a noi la Sharan non è sembrata una macchina assetata. Impressionante l’autonomia, “teorica” (precisa giustamente la casa), di quasi 1300 km (grazie anche alla capacità del serbatoio di 73 litri). L’arrivo nelle concessionarie è previsto per ottobre, ma dal 19 luglio inizia la prevendita.
PREGI
>Abitabilità. Cinque posti sono comodi anche per adulti di taglia extra large. Ma pure in sette si sta bene.
>Comfort. Abitacolo insonorizzato a dovere, assetto azzeccato, poltrone comode: i lunghi viaggi non fanno paura.
>Praticità. Oltre alle porte dietro scorrevoli ci sono i sedili con il sistema EasyFold, ben 33 vani portaoggetti e un baule enorme.
DIFETTI
>Linea. È più moderna di quella del vecchio modello, ma il frontale è simile a quello della Golf e la coda fa il verso alla Touran.
>Prezzo. La qualità si paga, ma quasi 38.000 euro non sono pochi. E se si vogliono anche i sette posti bisogna sborsarne altri 1.311 euro.
>Sensori di parcheggio. Non sono di serie, e ve ne sarebbe bisogno: la visibilità in manovra non è il massimo. Visto il costo dell’auto, almeno quelli dietro avrebbero potuto far parte della dotazione.
Cilindrata cm3 | 1968 |
No cilindri e disposizione | 4 in linea |
Potenza massima kW (CV)/giri | 140 (103)/4200 |
Coppia max Nm/giri | 320/1750-2500 |
Emissione di CO2 grammi/km | 149 |
Distribuzione | 4 valvole per cilindro |
No rapporti del cambio | 6 (aut.-seq.) + retromarcia |
Trazione | anteriore |
Freni anteriori | dischi autoventilanti |
Freni posteriori | dischi autoventilanti |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 485/190/172 |
Passo cm | 292 |
Peso in ordine di marcia kg | 1728 |
Capacità bagagliaio litri | 809/2430 |
Pneumatici (di serie) | 205/60R 16 |
Al momento del lancio la Sharan è disponibile con il 1.4 TSI a benzina da 150 CV e con il 2.0 TDI da 140 CV abbinato al cambio manuale o al robotizzato a doppia frizione DSG, di serie sulla versione da 170 CV. Da gennaio ci saranno anche il 1.4 TSI con il DSG, il 2.0 TSI da 200 CV e il cambio manuale per la 2.0 TDI da 170 CV. Da giungo, infine, la versione con trazione integrale 4Motion con motore 2.0 TDI da 140 CV. Tre gli allestimenti disponibili: Trendline, Comfortline e Highline. | |||||||||
Versione | Prezzo da | Alim | cm3 | CV/kW | km/h | 0-100 | km/l | CO2 | kg |
1.4 TSI BlueMotion Technology | 30.150 | B | 1390 | 150/110 | 197 | 10,7 | 13,9 | 167 | 1648 |
2.0 TSI | n.d. | B | 1984 | 200/147 | 218 | 8,6 | 12,3 | 201 | n.d. |
2.0 TDI BlueMotion Technology | 32.250 | D | 1968 | 140/103 | 194 | 10,9 | 18,2 | 143 | 1699 |
2.0 TDI DSG BlueMotion Technology | n.d. | D | 1968 | 140/103 | 191 | 10,9 | 17,5 | 149 | 1728 |
2.0 TDI | n.d. | D | 1968 | 179/125 | 207 | n.d. | 17,5 | 152 | n.d. |
Prezzo minimo | Prezzo medio | ||
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Volkswagen Sharan usate 2018 | 30.800 | 34.000 | 3 annunci |
Volkswagen Sharan usate 2019 | 24.200 | 36.290 | 7 annunci |
Volkswagen Sharan usate 2020 | 29.000 | 37.840 | 5 annunci |
Volkswagen Sharan usate 2021 | 35.400 | 35.400 | 1 annuncio |
Prezzo minimo | Prezzo medio | ||
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Volkswagen Sharan km 0 2018 | 34.640 | 34.640 | 1 annuncio |