Tra le spider classiche la Mazda MX-5 è la meno cara, eppure ha una buona dotazione, meccanica di prim’ordine e un vivace 1.5 che beve poco, abbinato a un preciso cambio manuale. Scarse, però, l’insonorizzazione e la praticità dell’abitacolo.
Più grande e curata, la Mini Clubman è sempre brillante e divertente da guidare. Conserva i fari ovali, il frontale arrotondato e il portellone a due ante, ma ora ha quattro porte. La qualità, però, si fa pagare.
Le forme sportiveggianti ben si legano al “carattere” della Mazda CX-3: agile e precisa in curva, ha un 1.5 diesel brillante e non molto assetato. Poco lo spazio a bordo, ma tanta la tecnologia.
La Fiat Tipo 5 Porte ha finiture un po’ migliori di quelle della versione con la coda e un 1.6 a gasolio vivace e attento ai consumi (specie in città). Buono lo spazio e corretto il prezzo. Ma alcune finiture non convincono.
Questa Mercedes-AMG GT ha un motore esuberante e “tonante”, ma non rinuncia alla praticità e alle finiture da vera Mercedes. Ma lo sterzo e il comfort sono un po’ sottotono.
Comoda, ricca e molto curata nei dettagli, la Ford Mondeo è spinta da un sistema ibrido che “taglia” i consumi. Solo il cambio automatico a variazione continua di rapporto non è all’altezza.
A guardarla, non sembrerebbe agile e maneggevole quanto in realtà è: grazie (anche) a una tecnologia molto evoluta, che, in autostrada, le consente di viaggiare quasi da sola. Un po’ sottotono le indicazioni del navigatore e l’equipaggiamento di serie.
Questa monovolume spaziosa e versatile, è comoda anche nei lunghi viaggi e ha un comportamento brillante, grazie al vivace 2-0 TDI a gasolio da 184 CV.
La Honda Civic Type R deriva da una delle medie più pratiche e spaziose, ma è fatta per andare il più forte possibile. Cosa che le riesce benissimo, a prezzo di un comfort appena accettabile.