PROVATE PER VOI

Fiat Bravo: “Millequattro“ con gli artigli

Prova pubblicata su alVolante di
ottobre 2007
Listino prezzi Fiat Bravo non disponibile
  • Prezzo (al momento del test)

    € 21.280
  • Consumo medio rilevato

    11,9 km/l
  • Emissioni di CO2

    167 grammi/km
  • Euro

    4
Fiat Bravo
Fiat Bravo 1.4 T-Jet 16V 150 CV Sport

L'AUTO IN SINTESI

Ha un 1.4 a benzina turbocompresso da ben 150 CV: permette prestazioni da vettura di cilindrata superiore, ma con consumi più bassi. I pochi particolari che distinguono la Sport dalle versioni “normali” donano grinta all’estetica, senza renderla appariscente.

Posizione di guida
4
Average: 4 (1 vote)
Cruscotto
4
Average: 4 (1 vote)
Visibilità
2
Average: 2 (1 vote)
Comfort
2
Average: 2 (1 vote)
Motore
5
Average: 5 (1 vote)
Ripresa
4
Average: 4 (1 vote)
Cambio
3
Average: 3 (1 vote)
Frenata
4
Average: 4 (1 vote)
Sterzo
5
Average: 5 (1 vote)
Tenuta di strada
5
Average: 5 (1 vote)
Dotazione
4
Average: 4 (1 vote)
Qualità/prezzo
4
Average: 4 (1 vote)

PERCHÉ COMPRARLA

Ha un asso sotto il cofano

È una berlina compatta dalla poco ostentata caratterizzazione sportiva: esteticamente sono pochi i dettagli che permettono di distinguerla dalle altre Bravo. Il suo segreto sta sotto il cofano, ed è costituito dal motore 1.4 T-Jet: è un quattro cilindri a benzina dotato di turbocompressore e capace di 150 CV. Non ha niente a che vedere con i “nervosi” turbo di un tempo, perché offre un’erogazione fluida e pronta sin dai bassi regimi, è silenzioso e non consuma molto.

L’assetto, incentrato su sospensioni rigide e grandi cerchi con gomme larghe, è studiato per migliorare il piacere di guida: l’auto, agile e precisa, permette di divertirsi parecchio sui percorsi tortuosi, ma risulta piuttosto brusca sulle sconnessioni. La dotazione di serie è buona in rapporto al prezzo, anche per quanto riguarda i dispositivi di sicurezza.
 

A parte la scritta T-Jet sulla mascherina, da fuori si notano soltanto lo scarico con doppio terminale cromato e, seminascoste dalle razze dei cerchi in lega di 17 pollici, le pinze dei freni verniciate di rosso. Non è troppo appariscente questa versione “cattiva” della Bravo; anzi, sembra fare di tutto per dissimulare ciò che nasconde sotto il cofano: il quattro cilindri 1.4 T-Jet a sedici valvole dotato di turbocompressore con intercooler (un radiatore che raffredda l’aria prima che questa entri nei cilindri).

Ha 150 CV: una potenza da motore cilindrata superiore, ottenuta, però, al prezzo di consumi, emissioni e peso più bassi. Grazie all’overboost (un dispositivo che quando si affonda il piede sull’acceleratore aumenta per alcuni secondi la pressione della sovralimentazione, migliorando la spinta), vanta un’erogazione fluida e progressiva da 1500 a 5000 giri. C’è anche un pulsante “Sport” nella plancia: premendolo si modifica la mappatura della centralina e l’auto diventa più reattiva: migliorano accelerazione e ripresa, e lo sterzo si fa più diretto.

L’allestimento Sport è pensato per offrire il massimo piacere di guida: ha sospensioni rigide e cerchi di 17 pollici con gomme larghe e ribassate (volendo, si possono avere anche ruote di 18”, sulle quali, però, non è possibile installare le catene). Ne risente il comfort, che sullo sconnesso è davvero scarso, ma in compenso sui percorsi con molte curve la Fiat Bravo dà grandi soddisfazioni: la tenuta di strada è notevole, il rollìo praticamente inesistente e grande la precisione nel seguire le traiettorie.

La dotazione di serie è soddisfacente: fra l’altro comprende l’ESP e sei airbag, i fendinebbia con funzione di luci di sterzata (si accendono singolarmente per illuminare l’interno della curva), la radio con cd e il “clima” manuale; quello automatico bizona – di serie per la versione Emotion (che però è meno caratterizzata sportivamente) si paga a parte. Per risparmiare un po’ c’è la Dynamic, che non rinuncia all’ESP, ma ha cerchi di 16 pollici.

VITA A BORDO

3
Average: 3 (1 vote)
Bene davanti ma il quinto sta scomodo

L’interno è più grintoso dell’esterno, ma senza eccessi: giocato sulla predominanza del nero e su dettagli in alluminio, come per esempio la pedaliera sportiva, priva di rivestimento in gomma. I materiali utilizzati per la plancia sono gradevoli (plastiche morbide, che trasmettono un’ottima impressione di qualità) e le finiture – se si eccettua qualche dettaglio secondario – di livello elevato. Corretta la disposizione dei comandi, tutti ben individuabili e facili da raggiungere, mentre non soddisfa appieno la leggibilità del cruscotto: gli strumenti dal fondo grigio, di giorno, non sono il massimo. L’abitabilità è ottima, almeno finché si viaggia in quattro: il divano è largo, ma sagomato per ospitare bene soltanto due occupanti (e comunque non c’è molto spazio per le gambe). Pratico il bagagliaio, dal profilo interno regolare e dalla capacità leggermente superiore a quella delle rivali.

Plancia e comandi
Sulla plancia domina il nero, che assieme ai pedali in alluminio (lo stesso materiale utilizzato per il poggiapiedi sul passaruota), contribuisce a creare un’atmosfera quasi da coupé sportiva. I comandi sono ben disposti, con il tasto Sport (che rende il motore e lo sterzo più “pronti”) ben a portata di mano. Di serie c’è anche il sistema Blue&Me, che integra il lettore mp3 e il vivavoce Bluetooth, e permette di visualizzare gli sms sul display della radio. Al buon livello di finitura generale fa riscontro qualche dettaglio sotto tono, come la “fettuccia” che sostiene lo sportello del cassetto davanti al passeggero (oltretutto piccolo e privo di serratura) e le alette parasole prive di luce di cortesia. Migliorabile la leggibilità del cruscotto: di giorno, quando il quadro non è illuminato, il fondo grigio degli strumenti non aiuta.

Abitabilità
Davanti si sta comodi: molto sagomate e provviste di complete regolazioni manuali (compresa quella del supporto lombare per il lato guida, mentre quella in altezza del sedile destro è optional), le poltrone hanno un aspetto sportivo, senza tuttavia risultare “costrittive”. Per chi sta dietro le cose non vanno altrettanto bene, perché lo spazio per le gambe è limitato e il divano, sebbene largo, è sagomato per ospitare correttamente due persone: il posto centrale è rigido e rialzato (e nello schienale nasconde un bracciolo estraibile con portabicchieri).

Bagagliaio
Anche grazie a una carrozzeria un po’ più lunga di quella delle concorrenti (434 cm), la Bravo si difende bene: con il divano in posizione d’uso la capacità del baule si colloca ai vertici della categoria (l’altezza al tendalino è di 56 cm), mentre con lo schienale reclinato quasi tutte le rivali fanno un po’ meglio (ma in compenso nella berlina Fiat il fondo resta quasi piatto e la lunghezza utile, 143 cm, si sfrutta facilmente). Il vano è pratico perché ha forma regolare e un’apertura ampia, e si fa apprezzare anche per il robusto rivestimento interno. Peccato che la soglia sia a ben 79 cm da terra: con i bagagli pesanti si fa fatica.

COME VA

4
Average: 4 (1 vote)
La forza e la precisione

È  un po’ più lunga delle rivali (434 cm) ma non ha certo dimensioni eccessive per l’utilizzo cittadino: nel traffico si guida bene, anche se la visibilità risulta migliorabile, soprattutto dietro (il lunotto è piccolo). Ma sullo sconnesso emergono i limiti delle sospensioni sportive, e il comfort scarseggia. La vivacità del motore turbo, che ha un tiro pronto sin dai bassi regimi e una progressione molto fluida, emerge sui percorsi extraurbani: ci si diverte in tutta sicurezza, perché la tenuta di strada è elevata e se si esagera ci pensa l’ESP – dall’intervento puntuale e per nulla invadente – a riportare la situazione sotto controllo. Precisa e dotata di freni potenti, è adatta anche all’autostrada: ha l’incedere di una macchina di classe superiore e, anche grazie all’abitacolo bene insonorizzato, risulta confortevole sulle lunghe distanze.



 

In città
La visuale non è il massimo, perché davanti disturbano i montanti molto inclinati e dietro il lunotto, molto piccolo, che rende davvero scarsa la visibilità di tre quarti posteriore: consigliabili i sensori di distanza, da pagare a parte. Per il resto la Fiat Bravo non sarebbe male, perché ha un motore scattante e i comandi sono abbastanza dolci. Peccato soltanto che in fatto di comfort ci sia poco da godere: con le sospensioni sportive si sente ogni minima sconnessione e le reazioni sulle rotaie del tram o sul pavè sono sempre piuttosto secche.

Fuori città
Percorsi veloci e con tante curve: ecco l’habitat ideale per questa Bravo, che ha un motore vigoroso nella spinta e pronto ad allungare con naturalezza, sempre energico e ancor più reattivo (ma, beninteso, sempre trattabile) se si preme il tasto Sport. I puristi della guida troveranno criticabile la corsa della leva del cambio, che è troppo lunga, ma non potranno non apprezzare la tenuta di strada e la precisione di un assetto davvero indovinato. E non saranno neppure troppo disturbati dall’ESP, puntuale nel correggere gli errori e per nulla invadente.

In autostrada
La capacità di “filtrare” le giunzioni trasversali dell’asfalto non è granché, ma la precisione di guida è impeccabile e il comfort da vettura di classe superiore: i sedili sono comodi e quattro persone possono affrontare lunghe trasferte senza accusare stanchezza precoce. Anche perché il 1.4 sovralimentato, che in sesta marcia lavora a regimi tutt’altro che esagerati, quasi non fa sentire la sua voce. Rimane, però, bello pronto nella risposta quando si preme l’acceleratore, e non consuma un’esagerazione (in autostrada abbiamo rilevato 11,9 km/l).

QUANTO È SICURA

5
Average: 5 (1 vote)
È valida e può anche migliorare

Grazie all’assetto sportivo e alle gomme larghe la tenuta e la stabilità sono di alto livello, ma in ogni caso a sorvegliare gli eccessi c’è l’ESP, che è di serie come i sei airbag e i fendinebbia con funzione di luci direzionali. Volendo, si possono aggiungere l’airbag per le ginocchia del passeggero, i poggiatesta attivi, i fari allo xeno e il cruise control. Bene anche i crash test: l’EuroNcap ha giudicato positivamente la “capacità protettiva” della media torinese.

L’EuroNcap ha promosso a pieni voti la Fiat Bravo per quanto riguarda la protezione degli occupanti, dove ha ottenuto cinque stelle (cui si aggiungono le tre per i bambini su seggiolini Isofix e le due per la tutela dei pedoni in caso di investimento), e la dotazione di serie comprende tutto quello che serve per allinearsi alle migliori concorrenti: controlli della trazione e della stabilità, con l’aggiunta dei “classici” sei airbag; a pagamento si può aggiungere il settimo, quello per le ginocchia del guidatore, come pure i poggiatesta attivi (che in caso di tamponamento riducono il rischio di colpo di frusta), il regolatore di velocità e i fari allo xeno. I fendinebbia, invece, sono compresi, e hanno anche la funzione di fari direzionali: nelle svolte strette quello interno alla curva si accende migliorando l’illuminazione laterale della sede stradale.

NE VALE LA PENA?

4
Average: 4 (1 vote)
Per “pilotare” con la famiglia

La Bravo sopporta bene il traffico della città, diverte fra le curve ed è adatta all’autostrada. Ha un motore molto potente (e anche ottimamente sfruttabile), ma dissimula il suo potenziale grazie alla caratterizzazione estetica poco vistosa; inoltre, è ben costruita e ha un equipaggiamento equilibrato in rapporto al prezzo: è adatta agli appassionati di “bella guida” che non vogliono rinunciare alla praticità di una normale berlina da famiglia.

 

Nel gergo degli addetti ai lavori si chiama “downsizing”, rimpicciolimento: è la recente tendenza delle Case a ridurre la cilindrata dei motori compensando lo svantaggio con l’adozione del turbocompressore. Così si risparmia peso e si ottengono minori emissioni e consumi, senza intaccare le prestazioni e il piacere di guida. Dunque, la Fiat Bravo 1.4 T-Jet ha la potenza di una “due litri”, pur permettendo di risparmiare qualcosa in termini di costi di gestione. Nell’allestimento Sport va bene per chi ha bisogno di una berlina compatta, comoda per quattro e con un bagagliaio capiente, che, però, abbia anche il “pepe” necessario per divertirsi – peraltro in tutta sicurezza – fra le curve. Tuttavia, se si mette in primo piano il comfort conviene almeno rinunciare alla tentazione dei cerchi di 18” (optional al posto di quelli di 17”), oppure orientarsi sulla più “morbida” versione Dynamic, proposta allo stesso prezzo, che ha anche il “clima” automatico di serie.

PERCHÉ SÌ

 
 

Finiture 
Ha interni eleganti e ricercati, e i materiali impiegati per la plancia e per i rivestimenti sono di buona qualità, così come i montaggi sono esenti da critiche. Di migliorabile ci sono soltanto dettagli secondari.

Guidabilità
Precisione in traiettoria, tenuta di strada e prontezza nel rispondere allo sterzo fanno della Bravo una berlina dalle qualità stradali superiori alla media e facile da guidare. Inoltre, il motore è potente ma anche trattabile.

Linea
Rispetto alle rivali ha molta più personalità. La carrozzeria ha volumi equilibrati e forme eleganti: trasmette dinamismo, ma senza esagerare, nemmeno in questa versione dalla caratterizzazione sportiva.

Motore
Si tratta di un quattro cilindri indubbiamente riuscito: grazie al turbocompressore ha parecchia potenza ma la eroga con linearità, ed è facile da sfruttare. Convince anche per la silenziosità di funzionamento e per i consumi, tutt’altro che esagerati.

PERCHÉ NO

 
 

Comfort
Chi si muove frequentemente nei centri storici lo tenga presente: le sospensioni sono studiate per offrire il massimo della precisione e della reattività sui percorsi veloci, ma sul pavè o sulle rotaie del tram trasmettono secchi contraccolpi.

Divano
Dello spazioso abitacolo gode solo chi siede davanti: il divano, sebbene piuttosto largo, è sagomato in modo da accogliere comodamente due persone, che comunque non hanno molto spazio per le gambe. L’eventuale terzo passeggero, invece, soffre per l’imbottitura scarsa e per la seduta rialzata.

Strumenti
I quadranti del tachimetro e del contagiri sono di piccole dimensioni e hanno il fondo grigio. Sono anche piuttosto incassati e di giorno, quando le luci sono spente e manca la retroilluminazione, si leggono con difficoltà.

Visibilità
Le manovre in retromarcia sono impegnative perché dal lunotto, che è piccolo, non si vede molto (e i sensori di distanza sono optional). Attenzione anche agli incroci: i montanti anteriori limitano la visibilità di tre quarti.

SCHEDA TECNICA

VELOCITÀ MASSIMA   Rilevata Dichiarata
in 6a a 4300 giri   209,8 km/h 212 km/h
       
ACCELERAZIONE Secondi Velocità di uscita Dichiarata
0-100 km/h 9,0   6,9 secondi
0-400 metri 16,5 135,2 km/h non dichiarata
0-1000 metri 30,3 173,2 km/h non dichiarata
       
RIPRESA Secondi Velocità di uscita Dichiarata
1 km da 40 km/h in 4a 36,0 161,6 km/h non dichiarata
1 km da 60 km/h in 5a 33,0 156,0 km/h non dichiarata
da 80 a 120 km/h in 5a 12,8   non dichiarata
       
CONSUMO   Rilevato Dichiarato
In città   10,3 km/litro 10,8 km/litro
Fuori città   12,8 km/litro 17,2 km/litro
In autostrada   11,9 km/litro non dichiarato
Massimo   4,8 km/litro non dichiarato
Medio   11,9 km/litro 14,1 km/litro
       
FRENATA   Rilevata Dichiarata
da 100 km/h   38,6 metri non dichiarata
da 130 km/h   66,6 metri non dichiarata
       
ALTRI VALORI   Rilevati Dichiarati
A 130 km/h effettivi il tachimetro indica   136 km/h non dichiarata
Diametro di sterzata tra due marciapiede   10,7 metri 10,4
Cilindrata cm3 1368
No cilindri e disposizione 4 in linea
Potenza massima kW (CV)/giri 110 (150)/5500
Coppia max Nm/giri 230/3000
Emissione di CO2 grammi/km 167
Distribuzione 4 valvole per cilindro
No rapporti del cambio 6 + retromarcia
Trazione anteriore
Freni anteriori dischi autoventilanti
Freni posteriori dischi
   
Quanto è grande  
Lunghezza/larghezza/altezza cm 434/179/150
Passo cm 1275
Peso in ordine di marcia kg 1785
Capacità bagagliaio litri 400/1175
Pneumatici (di serie) 225/45 R 17

I NOSTRI RILEVAMENTI

VELOCITÀ MASSIMA   Rilevata Dichiarata
in 6a a 4300 giri   209,8 km/h 212 km/h
       
ACCELERAZIONE Secondi Velocità di uscita Dichiarata
0-100 km/h 9,0   6,9 secondi
0-400 metri 16,5 135,2 km/h non dichiarata
0-1000 metri 30,3 173,2 km/h non dichiarata
       
RIPRESA Secondi Velocità di uscita Dichiarata
1 km da 40 km/h in 4a 36,0 161,6 km/h non dichiarata
1 km da 60 km/h in 5a 33,0 156,0 km/h non dichiarata
da 80 a 120 km/h in 5a 12,8   non dichiarata
       
CONSUMO   Rilevato Dichiarato
In città   10,3 km/litro 10,8 km/litro
Fuori città   12,8 km/litro 17,2 km/litro
In autostrada   11,9 km/litro non dichiarato
Massimo   4,8 km/litro non dichiarato
Medio   11,9 km/litro 14,1 km/litro
       
FRENATA   Rilevata Dichiarata
da 100 km/h   38,6 metri non dichiarata
da 130 km/h   66,6 metri non dichiarata
       
ALTRI VALORI   Rilevati Dichiarati
A 130 km/h effettivi il tachimetro indica   136 km/h non dichiarata
Diametro di sterzata tra due marciapiede   10,7 metri 10,4
Cilindrata cm3 1368
No cilindri e disposizione 4 in linea
Potenza massima kW (CV)/giri 110 (150)/5500
Coppia max Nm/giri 230/3000
Emissione di CO2 grammi/km 167
Distribuzione 4 valvole per cilindro
No rapporti del cambio 6 + retromarcia
Trazione anteriore
Freni anteriori dischi autoventilanti
Freni posteriori dischi
   
Quanto è grande  
Lunghezza/larghezza/altezza cm 434/179/150
Passo cm 1275
Peso in ordine di marcia kg 1785
Capacità bagagliaio litri 400/1175
Pneumatici (di serie) 225/45 R 17
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