È più grande
Giunta alla 10a generazione, la Honda Civic è fra le berline medie più lunghe (452 centimetri, 15 in più di prima). Ne beneficiano il look, filante (e grintoso), e lo spazio per le persone e i bagagli. La vistosa carrozzeria presenta grandi prese d’aria (finte) ai lati del paraurti anteriore e un doppio spoiler posteriore. Però, considerato il design così ricercato, stona il tergilunotto economico e senza carenatura. Nell’abitacolo sobrio e ben rifinito, ma senza vani refrigerati, spicca la plancia: impreziosita da un profilo tipo alluminio, risulta poco ingombrante e ha comandi ordinati. La posizione di guida è bassa e sportiva, grazie al fatto che il serbatoio del carburante non è più alloggiato alla base dei sedili anteriori (com’era nel modello precedente), ma sotto il divano. Per contro, quest’ultimo ha perso la seduta sollevabile, utile per stivare a bordo oggetti alti. Nella guida l’auto è agile e sicura, grazie anche al nuovo e raffinato retrotreno multilink in luogo del precedente e semplice sistema a ponte torcente. Nulla da ridire sull’ottima manovrabilità del cambio a sei marce e sulla precisione dello sterzo, che è a rapporto di demoltiplicazione variabile: la dentatura a passo differenziato della cremagliera fornisce una risposta diversa in base all’angolo con cui si sta girando il volante. Rispetto a un tradizionale sterzo a rapporto fisso, in rettilineo le piccole rotazioni provocano minori variazioni di traiettoria (così la guida ad alta velocità è più rilassata).
Al contrario, oltre un certo angolo (quello che si raggiunge nei tornanti e nelle manovre di parcheggio) basta un minore movimento delle mani per inserire l’auto in una curva stretta. Per quanto riguarda il comfort, le sospensioni “lisciano” l’asfalto sconnesso e la maggior parte dei rumori resta fuori dall’abitacolo. Fa eccezione quello del nuovo 1.0 turbo a benzina della Honda Civic: in accelerazione si fa sentire. Per contro i 129 CV del tre cilindri sono pronti, fluidi e parchi. Fra i tre allestimenti, l’Executive è il più ricco e non costa poco. In compenso, ha una dotazione di serie completa: fari full led, navigatore, monitoraggio dell’angolo cieco nei retrovisori e tetto apribile. Accessori assenti nella Comfort (22.500 euro), che offre la frenata automatica d’emergenza (da 5 km/h) e la riproduzione nel cruscotto dei limiti di velocità “letti” dalla telecamera nei cartelli. L’Elegance (24.500 euro) aggiunge “clima” automatico e fendinebbia. Sul fronte della sicurezza, dopo aver ottenuto quattro stelle nei crash test Euro NCAP nel 2017, la Honda è “corsa ai ripari” modificando in pochi mesi gli airbag per la testa, giudicati non molto efficaci nella protezione dei bambini. Con i nuovi cuscini la vettura ha guadagnato le ambite cinque stelle, ovvero il massimo punteggio.