Piccola solo fuori
La nuova Suzuki Celerio (sostituisce la Alto) può essere la soluzione giusta per chi desidera un’auto di piccole dimensioni (360 centimetri la lunghezza), ma non angusta: l’abitacolo (omologato per cinque) ospita senza troppi sacrifici quattro adulti e, per una citycar, il baule è capiente (254/726 litri). Le forme della carrozzeria, necessariamente squadrate per non rubare centimetri all’interno, non saranno delle più originali, ma risultano comunque proporzionate. Per quanto riguarda i motori, al lancio (a gennaio 2015, ma la prevendita è già iniziata) sarà disponibile il tre cilindri 1.0 a benzina con 68 CV. Ad aprile 2015 questo motore sarà proposto anche con il cambio robotizzato (700 euro) e in versione Dualjet, con due iniettori per cilindro, un rapporto di compressione più elevato (12:1 anziché 11:1) che ne migliora il rendimento e lo Stop&Start, per consumi ed emissioni inquinanti di livelli dichiarati ancora più bassi (84 grammi/km di CO2 invece di 99 e una media di 27,8 km/l anziché 23,3). Più oltre, si aggiungerà la versione a Gpl.
Offerta di lancio
Per il debutto, la Suzuki Celerio con il ricco allestimento Easy (di serie il climatizzatore, la radio con Bluetooth e presa Usb, e la regolazione in altezza per il sedile di guida) è offerta a 8.990 euro (invece di 10.490): il prezzo della versione “base” L, priva però di questi accessori (ha comunque quattro airbag e l’Esp). In alternativa, la Style (11.490 euro) aggiunge gli airbag per la testa, i cerchi in lega e i fendinebbia.
Ci si sta bene
L’ampio angolo di apertura delle porte della Suzuki Celerio, oltre al tetto piatto e piuttosto alto, facilitano l’accesso allo spazioso abitacolo. Non particolarmente ricercato, ma costruito con apprezzabile cura, l’interno è luminoso, mentre la posizione di guida è comoda. Il sedile si regola a dovere (il volante invece si registra solo in altezza) e i comandi sono disposti correttamente. Fa eccezione il tasto dei fendinebbia: è nascosto a sinistra del volante, pertanto la sua spia, che si illumina quando viene azionato, resta invisibile e, a differenza di quella dei retronebbia, non è ripetuta nel cruscotto. Altra scomodità: per guadagnare spazio per i passeggeri, le porte sono sottili e le tasche di quelle anteriori ridotte a meno di quattro centimetri di larghezza. Va detto che, comunque, i portaggetti nell’abitacolo non mancano, come lo spazio nel baule. Semmai, a dar noia sono i 16 cm del gradino che si forma ripiegando il divano: non permettono di far scorrere carichi ingombrati e pesanti.
Non corre ma convince
I 68 cavalli del fluido tricilindrico della Suzuki Celerio 1.0 Style garantiscono un apprezzabile brio: di più non si potrebbe pretendere. Ciononostante, la guida è gradevole sia per l’agilità, favorita dalla leggerezza dell’auto (880 kg), sia grazie allo sterzo leggero e al cambio ben manovrabile. Nelle curve il rollìo si fa sentire, ma la Suzuki Celerio mantiene sempre un comportamento prevedibile. Per una citycar, il comfort è di buon livello: l’insonorizzazione non delude come anche l’assorbimento delle sconnessioni. Infine, i consumi calcolati dal computer nel corso del test di bordo sono bassi: oltre 17 km/l.
Secondo noi
Pregi
> Accessibilità. È agevole, grazie all’ampio angolo di apertura delle cinque porte e al tetto piatto.
> Guida. Si è rivelata facile e per nulla affaticante.
> Spazio. In rapporto alla ridotte dimensioni dell’auto, è abbondante.
Difetti
> Divano. Quando è ripiegato, crea un gradino: un intralcio quando si caricano oggetti ingombranti.
> Fendinebbia. Il tasto per azionarli è nascosto e manca nel cruscotto una spia che ne segnali l’accensione.
> Tasche. Quelle nelle porte anteriori sono strette.