TANTA SICUREZZA (QUASI TUTTA) DI SERIE
La Volvo V90 è l’ultima di una lunga serie di famigliari della casa svedese: per finiture e tecnologia non teme rivali, ma il baule non è grande come ci si potrebbe aspettare da un’auto lunga quasi cinque metri. Nonostante i cerchi di 20’’, grazie alle molle pneumatiche (entrambi sono optional) l’assorbimento è eccellente. Curata l’insonorizzazione, per merito anche dei vetri laterali laminati antisfondamento (che si pagano a parte). Il quattro cilindri biturbodiesel è fluido e regolare e assicura prestazioni adeguate. Ben accordato il cambio automatico a otto marce (optional): ha innesti impercettibili e sa scegliere sempre il rapporto migliore. Solo al minimo fa sentire la “voce” da diesel. Preciso quanto serve lo sterzo, che non è mai affaticante. Tutte le Volvo V90 hanno di serie il pacchetto IntelliSafe Assist. Ne fanno parte il cruise control adattativo (mantiene, fino a 200 km/h, la distanza dai veicoli che precedono) e la funzione di guida semi-autonoma Pilot Assist: attivabile con un tasto, quest’ultima permette all’auto di seguire il flusso del traffico all’interno della corsia, facendo gestire dall’elettronica freni, acceleratore e sterzo (fino a 130 km/h), in base alle indicazioni di una telecamera e di un radar dietro il parabrezza. Sebbene la vettura faccia tutto da sola, il guidatore deve tenere le mani sul volante e ne è responsabile.
Di serie anche il City Safety: analizzando le immagini riprese da una telecamera, rileva (anche di notte) la presenza davanti all’auto di veicoli, pedoni, ciclisti e persino grandi animali, avvisando (sopra i 4 km/h, con luci, suoni e “colpetti” di freno) se c’è pericolo di collisione. In assenza di reazioni da parte di chi guida, il dispositivo tende le cinture di sicurezza (per proteggere al meglio in caso d’urto) e attiva i freni. Nella dotazione di serie della Volvo V90 c’è pure il Run-off Road Mitigation, studiato per prevenire l’uscita involontaria di strada: attivo fra 65 e 130 km/h, si affianca al sistema di mantenimento di corsia attivo (che, invece, vigila fino a 200 km/h ed è pensato prevalentemente per superstrade e autostrade). Si differenzia da quest’ultimo principalmente per la possibilità di azionare automaticamente i freni (che sono resistenti alla fatica e hanno fatto registrare spazi d’arresto contenuti, sebbene non da record), oltre allo sterzo. Anche in questa ricca Inscription, tuttavia, il sistema di monitoraggio dell’angolo cieco è optional (nel pacchetto IntelliSafe Sorround). Si pagano poi i sensori di distanza davanti e la visione a 360° (Visual Park Assist). Il Volvo OnCall è invece un pacchetto di servizi che sfruttano la connessione al web dell’auto e la posizione rilevata dal Gps. Con un’app si può “entrare” a distanza nella propria V90 per conoscerne la posizione, aprire e bloccare le serrature, visualizzare il cruscotto, controllare le segnalazioni di malfunzionamento, leggere il “diario d’uso” degli ultimi 40 giorni; e, ancora, si può inviare al navigatore una destinazione e avviare e programmare il riscaldatore.
Un’altra funzione del Volvo OnCall della Volvo V90 riguarda la chiamata di soccorso: parte automaticamente in seguito a un urto con attivazione degli airbag o dei pretensionatori, comunicando ai soccorritori la posizione della vettura e azionando il vivavoce per cercare di entrare in comunicazione con chi è bordo. Questa funzione si può anche gestire manualmente, con due pulsanti. Se i servizi via app sono gratis solo per i primi tre anni (poi si paga un abbonamento annuale), le chiamate d’emergenza sono gratuite per tutta la vita dell’auto. Nel pacchetto Volvo OnCall è compreso anche un modem per creare in macchina una rete Wi-Fi, che richiede, però, una scheda sim separata.