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Auto e CO2: i costruttori chiedono un rinvio

29 giugno 2015

Le case europee avrebbero scritto alla Commissione europea per chiedere di procrastinare di 5 anni l’entrata in vigore dei nuovi limiti di CO2.

Auto e CO2: i costruttori chiedono un rinvio
ALLARME - I nuovi obiettivi che l’Unione europea vuole darsi in materia di contenimento delle emissioni di CO2 delle automobili sono sostanzialmente impossibili da realizzare nei tempi previsti appunto dalla nuova normativa in via di elaborazione. È il succo di una nota inviata dall’Acea, l’associazione europea dei costruttori, alla Commissione europea, sollecitando un ripensamento sulla tempistica relativa all’entrata in vigore dei nuovi standard; in particolare chiedendo lo spostamento della entrata in vigore dal 2025 al 2030. Il documento non è ufficiale, nel senso che l’Acea non l’ha reso pubblico, ma c'è chi lo ha visionato. E del resto l’Acea ha anche di recente manifestato le proprie valutazioni in materia.
 
OBIETTIVI MOLTO SPINTI - La Commissione europea sta elaborando i nuovi standard che sposteranno ancora più in basso la soglia delle emissioni calcolata sulla media delle auto vendute da ciascun costruttore: da 95 g/km che dovranno essere rispettati dal 2021 a un livello tra 68 e 78 g/km. Ciò mentre la media delle emissioni registrata nel 2014 è stata di 123 g/km. Il documento in questione, afferma che per le case automobilistiche potrebbe non essere possibile compiere una ulteriore riduzione delle emissioni che equivarrebbe a un taglio del 30%. 
 
COSTI ELEVATI - In pratica, dopo la diminuzione del 34% conseguita negli ultimi 20 anni, lo stato dell’arte convenzionale dell’industria automobilistica sarebbe vicina ai limiti tecnici. Perciò, prima di imporre ai costruttori gli sforzi tecnici ed economici per la ricerca necessaria per conseguire nuovi traguardi molto ambiziosi, occorrerebbe verificare come il mercato recepisce tutte le novità in materia di tecnica di mobilità: auto elettrica, ibrido, fuel cell, metano. In pratica i costruttori richiamano alla realtà di un mercato che finora si è dimostrato solo in parte disponibile a intraprendere altre strade diverse da quelle più tradizionali. Ciò mentre gli ipotizzati nuovi standard molto più bassi di quelli attuali potrebbero essere raggiunti (o anche solo avvicinati) con una diffusione molto forte della trazione elettrica, da sola o nelle ibride. Che, forse, è proprio quello che vuole l'Europa che, però, deve tenere presente anche aspetti economici che non dovrebbero pesare solo sull’industria automobilistica e sui consumatori.


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Ritratto di Vespa Primavera
29 giugno 2015 - 17:53
Regole assurde su emissioni palesemente sfalsate dalla realtà. Magari fare una distinzione fra chi vende piccole utilitarie , grandi berline o supercar no? Mica sono tutte uguali le case. Altrimenti tanto vale bandire tutti i motori termici.
Ritratto di AlexTurbo90
1 luglio 2015 - 13:00
Per me fanno benissimo ad opporsi, anzi molte altre Case dovrebbero "accodarsi" in questa crociata contro questi palloni gonfiati della Commissione Europea perché questa nuova legge sulle emissioni di co2 delle auto è una porcata bella e buona!!!
Ritratto di simopente
30 giugno 2015 - 00:40
3
sta facendo più danni che altro...non solo nel mondo dell'auto...
Ritratto di roger82
30 giugno 2015 - 18:31
L'ue, invece di imporre limiti sulle emissioni inquinanti dei motori, perchè non impone alle singole case automobilistiche un limite massimo di 8 modelli da produrre nella gamma???? guardate un pò quanti modelli (a volte inutili) ha in gamma nelle case automobilistiche tedesche.... Non sarebbe il caso di diminuire l'inquinamento attraverso dalla riduzione modelli in gamma anziche dai motori??? i motori sono già asfissiati.... più di così, non si può!! ps: tanto rinviano lo stesso visto che la Germania comanda nella Ue.... adesso la Merkel sta imponendo, a tutti i costi, il default della Grecia.... Se questa è l'unione europea....
Ritratto di giacomo92
30 giugno 2015 - 20:55
3
L'obiettivo di 95 g/km stabilito per il 2021 sembra abbastanza realistico: dai 123 g/km del 2014 la discesa verso i 95 in sette anni è ripida, ma le case stanno facendo progressi fino a poco tempo fa inimmaginabili e 28 g/km in meno sono plausibili. Ovviamente il contenimento delle emissioni comporta costi di ricerca e progettazione ingenti per le case automobilistiche, ma spesso temo si perda di vista il fatto che ridurre le emissioni inquinanti non è un obiettivo fine a se stesso, bensì uno strumento finalizzato alla salvaguardia dell'ambiente e quindi dell'umanità intera. È anche vero che, assestatasi la media delle emissioni sui 90-100 g/km, discese ulteriori paiono per il momento poco credibili ma non impossibili da ipotizzare e, inoltre, l'articolo non indica una data per l'obiettivo 68-78 g/km che, per il momento, sembra più abbozzato che altro. Resteremo a vedere, mi auguro comprendendo meglio tutti che inquinare meno, tramite un utilizzo minore o comunque più razionale dell'automobile e tramite l'innovazione tecnologica, è un valore universale.
Ritratto di liinkss
30 giugno 2015 - 20:59
9
Le necessità stimolano la creatività! Personalmente sono d'accordo sulle le richieste dell'UE, anche perché è l'unico modo di favorire l'evoluzione tecnologica di queste aziende che dormono su tecnologie più che centenari!! Vedete i vari Euro 4 5 e 6... erano molto criticate, poi tutte le case hanno proposto motori in regola molto prima delle date di scadenza...
Ritratto di Porsche
1 luglio 2015 - 10:41
Anche io sono d'accordo con la UE in linea di massima, ma non si deve acciaccare troppo sull'acceleratore.... Si può per esempio spingere anche su certi tipi di carburanti per abbassare drasticamente l'inquinamento piuttosto che su altri. L'industria auto è massacrata di tasse, ora arrivano le big americane che sono giganti che sono diventati tali con un immenso sistema di elusione ed evasione fiscale, e la concorrenza illecita non va bene. L'industria va incentivata nella maniera più corretta possibile, non massacrata.
Ritratto di narvallinos
1 luglio 2015 - 15:07
1
Procrastinare solo per 2 anni,basta inquinamento,5 anni sono troppi !