LA GROSSA NOVITÀ STA SOTTO IL COFANO - La presentazione ufficiale della
Porsche 911 aggiornata avverrà settimana prossima, al Salone di Francoforte, ma della sportiva di Stoccarda si conosce ormai quasi tutto (
qui per saperne di più). In attesa di poterne impugnare il volante e di verificarne in prima persona il comportamento (soprattutto in merito alla novità più importante, i motori 3.0 turbo, che vanno a sostituire il 3.4 della Carrera e il 3.8 della Carrera S) abbiamo compiuto alcuni giri della pista tedesca di Hockenheim su un prototipo pressoché definitivo, al fianco di un uomo Porsche:
Alex Ernst (
foto qui sotto). Questo simpatico e ciarliero cinquantunenne è il responsabile dello sviluppo su strada e in pista delle coupé tedesche, e ha imparato il mestiere oltre vent'anni fa dal pluricampione del mondo rally Walter Röhrl.
CHE TIRO QUEL "TREMILA"! - Il modello per il nostro “giro di giostra” è una Porsche 911 Carrera Cabriolet con cambio manuale e scarico Sport. Questo optional si distingue visivamente per i due terminali tondi di grosso diametro, e acusticamente perché regala una voce più possente (soprattutto premendo il tasto nel tunnel che esclude parte del silenziatore) ai 370 cavalli del sei cilindri boxer. Si inizia andando a passeggio, giusto per scaldare gomme, freni e motore, con Ernst che nel frattempo snocciola le novità tecniche. A partire, per l'appunto, dal sei cilindri, che è nuovo da cima a fondo, e oltre a garantire 20 cavalli in più, offre una coppia costante (450 Nm) da 1700 a 5000 giri, sempre decisamente superiore a quella del 3.4 destinato al pensionamento. Per mostrarci cosa significa disporre di 450 newtonmetri, all'inizio di un breve rettilineo Ernst rallenta fino a circa 50 orari in quarta, con il contagiri che segna soli 1500 giri, e poi affonda il piede destro. Immediatamente, senza alcun "turbo-lag", l'ago del tachimetro inizia a risalire con grande regolarità, e prima che arrivi la curva siamo già ben oltre i 150 km/h. A questo punto, il nostro "driver" si scatena. Tira le marce fino a limitatore (7500 giri, un gran bell'andare per un motore turbo), mostrandoci la differenza nel sound che si ottiene “aprendo” il silenziatore. Il volume aumenta e il rombo è senza dubbio una delizia per gli sportivi: decisamente pieno, di tonalità medio-bassa, con qualche scoppiettio in rilascio. Rispetto a quello della 3.4, ci è parso meno metallico e “ruvido”.
È MIGLIORATO ANCHE IL COMFORT - "Musica" del sei cilindri a parte, restiamo ugualmente impressionati dall'accelerazione (secondo la casa, i 200 all'ora partendo da fermi arrivano in soli 16 secondi), dalla capacità di rallentamento fornita dai quattro dischi carboceramici (optional), che consentono a Ernst di ritardare la frenata fin dove non avremmo creduto possibile, e dall'aderenza in curva. Anche in queste condizioni, rollio e beccheggio sono pressoché assenti, e, dal sedile di destra, la guida della nuova Porsche 911 sembra quasi facile… Ma è cambiata tanto la Carrera, signor Ernst? "A dire il vero, quello che si nota di più è la differenza nel motore, che spinge molto più forte di prima. Basti dire che al Nürburgring abbiamo guadagnato 8 secondi, un'enormità. A livello di guida, invece, i miglioramenti sono più sfumati. La Carrera resta un'auto dal comportamento neutro, ma forzandola ed escludendo il sistema di controllo elettronico della stabilità (ora c'è anche uno "step" intermedio, che dà la possibilità di una guida più funambolica perché interviene solo in caso di sbandate molto evidenti, ndr) la si può far partire di coda". A riprova di quanto detto, Ernst "inchioda" e si inserisce deciso in una svolta stretta, ancora in rilascio. Le ruote posteriori allargano rapidamente la traiettoria e a questo punto, grazie a un deciso controsterzo accompagnato da un'accelerata a fondo, iniziamo una spettacolare sbandata di potenza. "La gran coppia del motore e la sua linearità sono di aiuto nel gestire le traiettorie - ci dice tranquillissimo Ernst, mentre l'auto è quasi perpendicolare al nastro d'asfalto - e rendono anche più facile la guida su strada. Al proposito, posso dire che il comfort è migliorato molto: adesso tutte le Carrera hanno di serie le sospensioni elettroniche, che sono state aggiornate a fondo. E l'auto è molto più comoda di prima".
UN CAMBIO CHE LASCIA FARE - Le ultime parole, Ernst le riserva al cambio a doppia frizione PDK (che non era montato nella nostra auto): "Oltre ad avere ulteriormente velocizzato i passaggi di rapporto, abbiamo introdotto le modifiche alla modalità di utilizzo manuale richieste dai clienti più sportivi. Per inserire le marce superiori la leva centrale va tirata all'indietro, in modo più intuitivo rispetto a prima, quando succedeva il contrario. Inoltre, il rapporto non viene cambiato automaticamente neppure quando il motore raggiunge il massimo dei giri. In questo modo, chi guida ha il totale controllo della situazione, senza interventi indesiderati." Nel frattempo, i chilometri a nostra disposizione sono finiti. Grazie, Herr Hernst. Adesso non vediamo l'ora che arrivi il momento di sederci al suo posto, alla guida della nuova Porsche 911.