Renault Clio: nuovo frontale, stesso comfort

A quattro anni dal debutto l’utilitaria Renault Clio si aggiorna, più che altro nel frontale. Ha linee più spigolose, fari assottigliati e luci diurne verticali che creano un motivo a freccia, dando un senso di movimento anche ad auto ferma. Così rivista la parte anteriore ha più carattere e riprende lo stile delle più recenti Renault (come la berlina Mégane e la crossover Austral). Nell’abitacolo la novità è il cruscotto digitale, diverso dal precedente, e proposto in due versione: di 7” o 10”. Quest’ultimo è di serie per l’inedito allestimento sportiveggiante esprit Alpine del test, che ha un aspetto più grintoso e rivestimenti interni specifici, con sedili più avvolgenti. 

Resta invariata l’offerta di motori della Renault Clio, che propone un interessante ventaglio di tipi di alimentazione. La scelta è fra il 1.0 a benzina con tre cilindri nella variante aspirata con 67 CV o turbo da 91 CV. Quest’ultimo motore c’è anche a Gpl e dispone di 101 CV. La versione full hybrid del test, che è l’unica con la trasmissione automatica, mantiene il sistema ibrido ulteriormente affinato e composto da un 1.6 aspirato a benzina da 94 CV e un motore elettrico con 49 CV, che possono lavorare insieme (fornendo 143 CV) o separatamente. Particolare il cambio robotizzato, che ha 4 marce per la modalità ibrida, più altre 2 per quella elettrica, ed è a innesti frontali, senza sincronizzatori: ad abbinare i giri delle ruote con quelli del 1.6 per inserire i rapporti provvede una seconda unità a corrente da 24 CV (fa anche da motorino di avviamento). Ad alimentare il sistema ibrido, una batteria agli ioni di litio da 1,2 kWh montata sotto il fondo del baule. Fra i motori, c’è anche il 1.5 diesel da 100 CV.

L’unico prezzo al momento diramato è quello della Renault Clio 1.6 E-Tech 145 esprit Alpine, ovvero il modello full hybrid nell’allestimento più ricco e protagonista del nostro test. Costa 26.550 euro, inclusi un gran numero di accessori, fra cui il cruise control adattativo, il navigatore e il monitoraggio dell’angolo cieco. I prezzi del resto della gamma saranno diramati nel corso del mese di luglio 2023 mentre le prime consegne ai clienti sono previste per settembre.

L’abitacolo si conferma accogliente e realizzato con buona cura. Nella espirt Alpine presenta rivestimenti scuri specifici, gradevoli al tatto e realizzati anche con materiali riciclati. La nuova strumentazione digitale nella Renault Clio del test è del tipo più evoluto con lo schermo di 10” e ha un aspetto assai moderno. Mostra due quadranti circolari ai lati e altre indicazioni nel centro. Si può configurare allargando la mappa del navigatore al centro o cambiando la grafica in base alle modalità di guida (My Sense per la marcia in condizioni normali, Eco per contenere ulteriormente i consumi e Sport per rendere più reattiva la risposta dell’auto). Resta lo schermo verticale al centro della consolle (a seconda degli allestimenti da 7” o 9,3”) per gestire i servizi di bordo. Basato su Android, è dotato di icone di grandi dimensioni e si usa facilmente come un telefono.

Più in basso una fila di tasti per le funzioni principali (come le “quattro frecce”) e le comode manopole (con display integrati) per il climatizzatore. Nel tunnel leggermente rialzato un vano che può contenere la piastra di ricarica senza filo del telefono. La posizione di guida dispone di un sedile accogliente, regolabile anche in altezza, piuttosto avvolgente e con sostegni pronunciati anche nella zona delle spalle: trattiene bene il corpo, senza stringerlo eccessivamente. Discreta la capienza del baule che, come accade spesso nelle ibride, è limitata dalla presenza della batteria sotto il pavimento. A divano in uso, la casa parla di 301 litri invece di 391 litri delle versioni solo a benzina.

La risposta fluida del sistema ibrido, con passaggi di marcia quasi impercettibili e lo sterzo leggero contribuiscono al buon comfort della Renault Clio 1.6 E-Tech 145 esprit Alpine. Anche se le sospensioni non sono particolarmente morbide, l’assorbimento delle sconnessioni è efficace, come l’isolamento acustico dell’abitacolo: anche a velocità autostradale i fruscii dell’aria non danno molto fastidio. L’unico rumore un po’ invadente è il rombo del 1.6 quando si accelera con decisione. A batteria carica lo sprint non manca anche se, con 143 CV, ce lo aspettavamo più incisivo. Quando si alza il ritmo, il cambio robotizzato non è dei più svelti nelle scalate e ha delle indecisioni mentre allo sterzo manca un po’ di prontezza.

Buona l’agilità e la Renault Clio segue con precisione la traiettoria impostata, garantendo ampi margini di tenuta. Il pedale del freno è ben modulabile e non si avverte uno stacco fra la frenata meccanica e quella elettrica (dovuta all’azione rigenerativa per caricare la batteria). Quest’ultima si può accentuare per velocizzare la rigenerazione della “pila” posizionando la leva del cambio su B (Brake). Una modalità utile anche nelle discese per tenere sotto controllo la velocità, senza dovere premere di continuo il pedale. Non è, invece, prevista la modalità manuale per lasciare a chi guida la scelta delle marce. Basso il consumo rilevato dal computer di bordo nel corso del test su trafficate strade extraurbane: abbiamo sfiorato i 20 km/l.