Ritiro patente: motivi e come riaverla

Legge e burocrazia
Pubblicato 22 ottobre 2022

Il ritiro patente è una sanzione che viene inflitta in caso di violazioni specifiche del Codice della Strada: ecco tutti i motivi per cui può avvenire e la procedura per riaverla.

Il ritiro patente è una delle sanzioni in cui si può incappare se si commettono specifiche violazioni del Codice della Strada. Questa sanzione, infatti, rientra in alcune casistiche che andremo a specificare nei paragrafi seguenti. Il ritiro della patente di guida non è da confondersi con la sospensione o la revoca del documento stesso, e consiste nella consegna immediata del documento alle Forze dell’Ordine. Inoltre, in questo articolo, andremo a vedere anche come recuperare una patente ritirata.

RITIRO PATENTE: MOTIVI

Chiunque si metta alla guida di un’auto o di una moto deve conoscere e saper rispettare il Codice della Strada, per l’incolumità sua e degli altri. Una violazione delle regole del Codice, può comportare diversi tipi di sanzioni, che vanno dalla semplice multa da pagare fino al ritiro della patente o, nei casi più gravi, alla revoca della patente o al fermo amministrativo del veicolo. 

I motivi per cui si può andare incontro al ritiro della patente di guida sono diversi. Adesso andremo a elencare i principali, per poi dedicare a ciascuno di essi un paragrafo nello specifico. 

  • Guida in stato di ebbrezza 
  • Droga
  • Utilizzo del cellulare alla guida
  • Velocità
  • Patente scaduta
  • Revisione scaduta
  • Non idoneità alla guida
  • Lesioni a persone causa incidente
  • Mancata corretta sistemazione del carico mal disposto dopo segnalazione


Ritiro patente per alcol

La guida in stato di ebbrezza rientra tra le principali violazioni del Codice della Strada che vengono punite con il ritiro della patente. La normativa di riferimento risponde all’articolo 186 del Codice della Strada, che vieta di guidare in stato di ebbrezza in conseguenza dell’uso di bevande alcoliche. Tra le sanzioni, oltre all’ammenda da pagare, figura anche la sospensione della patente, per un periodo che può variare in base al tasso alcolemico registrato. 

Le sanzioni previste sono schematizzate di seguito: 

Tasso alcolemico

Ritiro patente

b

0,5 – 0,8 g/litro

Immediato con sospensione da 3 a 6 mesi

Da 532 € a 2.127 €

0,8 – 1,5 g/litro

Immediato con sospensione da 6 a 12 mesi

Da 800 € a 3.200 €

>1,5 g/litro

Immediato con sospensione da 1 a 2 anni

Da 1.500 € a 6.000 €

 

Negli ultimi due casi si può rischiare anche l’arresto, rispettivamente fino a 6 mesi e fino a 1 anno

Non è prevista invece alcuna tolleranza per i neopatentati (ovvero, per i primi 3 anni dal conseguimento della patente di guida), che possono essere sanzionati anche se il tasso alcolemico è inferiore a 0,5 g/litro. Inoltre, per loro l’importo della multa è aumentato del 33% se il tasso di concentrazione di alcol è superiore a 0,5 g/litro. 

In tutti i casi, se la violazione viene ripetuta entro 2 anni dalla prima infrazione, la patente viene revocata

Per droga

Il ritiro della patente per droga può avvenire solo nel caso in cui lo stato di alterazione psico-fisica del guidatore è opportunamente comprovata. Nei casi più gravi si può subire anche la revoca della patente. A ogni modo, prima della decisione finale, si opta per la sospensione cautelare, ovvero un ritiro temporaneo della patente. 

La norma di riferimento è l’articolo n. 187 Codice della Strada, che recita quanto segue: “Chiunque guida in stato di alterazione psico-fisica dopo aver assunto sostanze stupefacenti o psicotrope è punito con l’ammenda da euro 1.500 a euro 6.000 e l’arresto da sei mesi a un anno. All’accertamento del reato consegue in ogni caso la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida da uno a due anni. Se il veicolo appartiene a persona estranea al reato, la durata della sospensione della patente è raddoppiata”. Inoltre, se si è responsabili di un incidente stradale, le pene appena dette sono raddoppiate.

Il medesimo articolo del Codice della Strada parla anche dei controlli e degli accertamenti a cui i soggetti devono sottoporsi. Si parla di “accertamenti qualitativi non invasivi o prove, anche attraverso apparecchi portatili”. In caso di esito positivo, i conducenti “possono essere sottoposti ad accertamenti clinico-tossicologici e strumentali ovvero analitici su campioni di mucosa del cavo orale prelevati a cura di personale sanitario ausiliario delle forze di polizia” (o su campioni di fluido del cavo orale). 
Al comma 5-bis si precisa infine che può essere disposto il ritiro della patente di guida nel caso in cui l’esito degli accertamenti non risulti immediatamente disponibile e “se ricorrono fondati motivi per ritenere che il conducente si trovi in stato di alterazione psico-fisica dopo l’assunzione di sostanze stupefacenti o psicotrope”. 

Per guida al cellulare

Tra i motivi che possono portare al ritiro della patente spicca anche l’utilizzo del cellulare alla guida. L’articolo di riferimento è il n. 173, che stabilisce il divieto di utilizzare apparecchi radiotelefonici (smartphone, computer portatili, notebook, tablet o dispositivi analoghi) o di usare cuffie sonore. Consentito invece l’utilizzo di apparecchi a vivavoce o dotati di auricolare, sempre che il conducente abbia “adeguate capacità uditive a entrambe le orecchie” e che non richiedano per il loro funzionamento l’uso delle mani. 

In caso di violazione di questa norma, il soggetto può subire una sanzione amministrativa di importo da 165 € a 660 €, più la sospensione della patente da 1 a 3 mesi in caso di recidiva nel corso di 2 anni

Quindi, in questo caso il ritiro della patente avviene solo se l’utilizzo del cellulare alla guida viene ripetuto nel corso di un biennio. 

Ritiro patente per superamento dei limiti di velocità

Tra le più comuni cause che comportano il ritiro della patente di guida figura il superamento dei limiti di velocità

Mentre il solo pagamento di un’ammenda è previsto se l’eccesso di velocità è da 0 a 40 chilometri orari, il ritiro della patente, oltre alla multa da pagare e alla decurtazione dei punti, si applica per il superamento dei limiti oltre i 40 chilometri orari ed è diviso in due fasce. 

Velocità eccedente al limite

Ritiro patente

40 – 60 km/h

1-3 mesi

>60 km/h

6-12 mesi

 

In caso di recidiva, nel primo caso il periodo del ritiro sarebbe di 8-18 mesi, mentre nel secondo caso si andrebbe incontro alla revoca del documento di guida

Per patente scaduta

L’articolo 126 del Codice della Strada (comma 11), stabilisce che chi guida con patente scaduta è soggetto alla sanzione amministrativa di una multa di importo da 158 a 638 €, in aggiunta al ritiro della patente. Per recuperarla, è necessario sottoporsi all’iter di rinnovo della patente, quindi sottoporsi alla visita medica e seguire la procedura per il rinnovo del documento di guida, entro 10 giorni dal ritiro. Superato questo lasso di tempo l’iter sarà lo stesso, ma il cittadino dovrà recarsi in prefettura per la riabilitazione del documento. 

Mancata revisione auto: quali conseguenze sulla patente?

In caso di mancata revisione dell’auto, il soggetto fermato rischia multe di importo variabile (tra 173 e 694 euro), nonché la sospensione alla circolazione, dicitura che viene apposta sulla carta di circolazione. Invece, non vengono decurtati punti sulla patente. Ovviamente, non si potrà più circolare finché non sarà effettuata la revisione dell’auto. 

Nel caso in cui la revisione dell’auto sia stata omessa più volte, si può subire il fermo amministrativo del veicolo per 90 giorni, nonché il ritiro della carta di circolazione. Infine, in caso di revisione falsa, le forze dell’ordine procedono a una confisca amministrativa del veicolo. 

Ritiro o revoca patente per non idoneità alla guida?

La patente viene revocata nel caso in cui il soggetto, dopo accertamento medico o visita che abbia avuto esito negativo sull’idoneità alla guida, si mette ugualmente alla guida di un veicolo. Infatti, se fermato, oltre al pagamento di un’ammenda, il soggetto subisce anche la revoca della patente. 

La sospensione della patente avviene invece nel lasso di tempo che precede la data di scadenza in cui deve avvenire la revisione, fino al superamento (con esito positivo) degli accertamenti da effettuare.

Per incidente

Il ritiro della patente può avvenire in caso di incidente, se si è responsabili di lesioni gravi ad altre persone. La durata del ritiro varia in base all’entità delle lesioni, partendo da una base di 15 giorni e arrivando fino a 3 anni. Il ritiro può durare fino a 4 anni in caso di omicidio stradale, per poi essere convertito in revoca dopo l’eventuale condanna

La sanzione del ritiro della patente causa incidente, tuttavia, si applica solo se l’incidente ha provocato lesioni a persone non responsabili dell’evento, che dovranno comunque essere provate da certificazione medica, e ovviamente se si è responsabili dell’evento stesso (ovvero, se si ha provocato l’incidente).

Mancata sistemazione corretta del carico sui veicoli

L’articolo 164 comma 9 del Codice della Strada stabilisce quanto segue: “Il veicolo non può proseguire il viaggio se il conducente non abbia provveduto a sistemare il carico secondo le modalità stabilite dal presente articolo”. Oltre alla multa da pagare, l’organo accertatore “procede al ritiro immediato della carta di circolazione e della patente di guida”. Il documento viene restituito solo nel momento in cui il carico viene sistemato in conformità delle norme vigenti. 

RITIRO PATENTE: COME RIAVERLA

La procedura per riavere la patente dopo il ritiro varia, anche in termini di tempistiche, in base al motivo che ha scatenato il ritiro. 

Se la causa è stata la revisione o la patente scaduta, oppure la non idoneità alla guida, sarà necessario effettuare l’iter richiesto (visita medica, revisione auto, procedura di rinnovo, accertamento con esito positivo) entro 10 giorni dal ritiro.

Nel caso in cui la patente sia stata ritirata per fatti più gravi, come la guida per stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, allora i tempi diventano un po’ più lunghi. In questi casi la procedura richiede il possesso di un certificato medico da cui risulti la condizione idonea alla guida del soggetto fermato perché in stato di alterazione psico-fisica. Il certificato medico si ottiene dopo un percorso atto a dimostrare che si è lucidi e quindi idonei alla guida. 

Questo percorso inizia generalmente con un colloquio presso il Dipartimento della prevenzione, lo svolgimento di un programma terapeutico, controlli medici ed esami da svolgere presso la Commissione Medica Locale della zona di riferimento, che darà il parere finale sull’idoneità alla guida. Potrebbe essere richiesta una ripetizione dei controlli periodica (2 in un anno, ovvero ogni 6 mesi) nei casi più critici. 

GUIDA SENZA PATENTE: COSA SI RISCHIA

Se la patente viene ritirata ma ci si mette alla guida lo stesso, si rischia la revoca del documento stesso. La revoca è un provvedimento definitivo, che di fatto annulla la possibilità di recuperare il documento di guida, se prima non si effettua di nuovo l’esame di guida completa (teoria e pratica)

RITIRO, SOSPENSIONE E REVOCA PATENTE: QUALI DIFFERENZE?

Come è facile intuire da quanto scritto nei paragrafi precedenti, ci sono delle differenze importanti tra ritiro, sospensione e revoca della patente. Infatti, la sospensione e il ritiro della patente sono spesso due fasi di un provvedimento, ma non sono sinonimi. 

Il ritiro della patente è una sanzione amministrativa, applicata su intervento delle Forze dell’Ordine, mentre la sospensione è una sanzione che può essere stabilita dal Prefetto o dall’Autorità Giudiziaria e risulta più grave del ritiro, prevedendo tempi più lunghi prima del recupero. 

La b, invece, è un provvedimento definitivo, che si applica in caso di violazioni più gravi, come ad esempio la guida di un veicolo nonostante la sospensione della patente. Per riavere il documento di guida, sarà necessario sostenere nuovamente l’esame e, eventualmente, tornare in possesso dei requisiti psicofisici richiesti per l’idoneità alla guida. Una volta superato l’esame, il soggetto tornerà a essere un neopatentato, pertanto tornerà ad avere lo stesso regime sanzionatorio dei neopatentati. 



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Ritratto di GinoMo
28 ottobre 2022 - 12:01
per me la sospensione per guida in stato di ebrezza o droga sono basse. per alcol sposterei le sospensioni in su e per chi viene preso con tasso >1,5 ritiro a vita. Droga ritiro a vita a prescindere.

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