IL “PAPÀ” DELLA UNO - Si è spento in questi giorni a Lugano all'età di 80 anni Vittorio Ghidella. È stato amministratore delegato della Fiat dal 1979 al 1988 e viene spesso ricordato perché riuscì a rilanciare la casa torinese, dopo un periodo di crisi, grazie a modelli di successo come la Uno (nella foto in alto) disegnata da Giugiaro, facendola diventare l'auto più venduta in Europa. Sotto la sua guida vedono la luce anche le Fiat Croma e Tipo e le Lancia Delta e Thema.
CONTRASTI CON ROMITI - Nato a Vercelli nel 1931, Vittorio Ghidella, che era un ingegnere, fu fortemente voluto da Gianni Agnelli. Prima di essere alla guida del settore auto, Ghidella era stato alla Skf, azienda che produce cuscinetti a sfere, e alla New Holland, azienda di macchine agricole. Ha lasciato la Fiat nel 1988 per disaccordi con Cesare Romiti, l'allora amministratore del gruppo torinese.
HA ANTICIPATO MARCHIONNE - Vittorio Ghidella si fece promotore di un accordo commerciale con la Ford, che non venne ritenuto necessario dai vertici della Fiat. Anticipando la visione internazionale di Sergio Marchionne che ha portato la Fiat a legarsi con la Chrysler, Ghidella proponeva di usufruire l'esperienza americana nella produzione di auto di medie e grandi dimensioni, settore dove la Fiat era carente. In cambio il costruttore torinese, avrebbe condiviso il proprio “know-how” sulle auto da città. In recenti dichiarazioni Ghidella ha sottolineato che, se quell'accordo fosse andato in porto, avrebbe aiutato la Fiat a non cadere nella profonda crisi iniziata negli anni 90.