FINE DI UN CAPITOLO - Le indiscrezioni trovano sempre più conferme: Fernando Alonso (foto sopra) lascerà la Ferrari già alla fine di questa stagione, senza attendere la conclusione del contratto triennale esistente, in scadenza solo tra due anni. Non solo, pare che a prendere il volante della Rossa sarà Sebastian Vettel (qui sotto), che ha dato ufficialmente addio alla Red Bull a partire dal 2015 (e dalla convivenza ormai subalterna con Ricciardo), anche se qualche bookmaker punta molto su Hamilton. A confermare la prossima partenza del pilota tedesco verso Maranello è il suo attuale team manager Chris Horner che parla di un'unica (allettante) offerta dal team del Cavallino.
ALONSO IN MCLAREN-HONDA? - Molto meno chiaro è ancora il futuro di Alonso. Si parla di un futuro alla McLaren grazie all’intervento della Honda che, oltre a fornire al team inglese i motori, a quanto pare sarebbe disposta a farsi carico dell’ingaggio del pilota spagnolo, di nuovo a quanto pare per un ammontare di 100 milioni per tre anni. L’imponente somma sarebbe spiegata certo con il livello del pilota - unanimemente ritenuto il migliore su piazza - ma anche un modo per convincere Alonso a impegnarsi nel cammino molto probabilmente non breve che aspetta la nuova accoppiata McLaren-Honda.
QUESTIONI DI CORSE - E così si ritrovano argomenti presenti anche nella separazione tra Alonso e la Ferrari: il pilota ha chiesto sempre più insistentemente una macchina vincente, che invece da parte del nuovo responsabile della Scuderia Mattiacci potrà venire solo tra parecchio tempo (tre anni?). Insomma una situazione analoga a quella della McLaren-Honda, con la variante però dei soldi di ingaggio. Le “gole profonde” del paddock raccontano infatti che Alonso, per restare, avrebbe chiesto un potenziamento del proprio ingaggio.
QUESTIONI DI ETÀ? - Il tema della disponibilità ad affrontare un periodo di impegno duro senza prospettive di successo immediate, sarebbe tra l’altro anche presente anche nella scelta del sostituto di Alonso: Sebastian Vettel può anche non essere assillato dai traguardi iridati, avendo vinto quattro titoli mondiali consecutivi, e ha un’età che gli permette la speranza di puntare alò successo una volta recuperata la competitività da parte della Ferrari. Vettel ha infatti 27 anni, mentre Alonso ne ha già 33.
PISTE E SALONI - La vicenda è anche oggetto di indiscrezioni provenienti dalla pista di Suzuka - dove domenica si correrà il Gran Premio del Giappone e la vicenda Ferrari sta dominando la scena - e dal salone di Parigi, dove l’argomento è stato affrontato sia dal presidente Ferrari uscente Montezemolo, sia da quello entrante Marchionne. Il primo ha fatto un ragionamento molto misurato ma indiretta ammissione della rottura, mentre Marchionne ha fatto intendere come la pensa: “la Ferrari è più importante di qualsiasi partner”. Una specie di ben servito.
IPOTESI ESTERNA - Forse però bisognerebbe tenere anche conto della situazione creatasi sul fronte degli sponsor. Meno di un mese fa in Spagna è deceduto Emilio Botin il presidente della Banca Santander, che aveva patrocinato un po’ tutta la carriera di Alonso, fino ad arrivare a sponsorizzarlo in Formula 1, sottoscrivendo anche grosse operazioni prima con la McLaren e poi con la Ferrari. Ci si può chiedere se la morte di Botin non abbia creato una situazione diversa in seno alla Santander a proposito della partecipazione nella Formula 1, e di conseguenza nel rapporto con la Ferrari (a cui come detto Alonso avrebbe chiesto un “ritocchino” milionario.