BRIATORE RIMANE SQUALIFICATO - "La decisione della Corte non è esecutiva finché non saranno esaurite le possibilità della FIA di fare ricorso. Fino ad allora, la decisione del Consiglio Mondiale continua ad applicarsi". La Federazione automobilistica internazionale non si arrende e benché non vi sia più Max Mosley, artefice della radiazione di Flavio Briatore dalla Formula 1, poi ritenuta irregolare dal Tribunale delle Grandi Istanze di Parigi al quale si era rivolto l'ex team principal Renault, reagisce. E sottolinea che le squalifiche di Briatore e Pat Symonds sono ancora valide.
IL COMUNICATO - Di seguito riportiamo il comunicato stampa emesso dalla Federazione. "La FIA prende atto della decisione del Tribunal de Grande Instance di Parigi, in relazione a Briatore e Symonds. La Corte ha respinto la domanda di risarcimento danni fatta dai due e la loro richiesta di annullamento della decisione della FIA. In particolare, la Corte non ha esaminato i fatti e non ha capovolto quanto accertato dalla FIA secondo cui sia Briatore sia Symonds sono stati gli artefici dell'incidente doloso nel Gran Premio di Singapore. Tuttavia la Corte ha messo in discussione l'autorità della FIA di imporre una squalifica a Briatore e Symonds per motivi procedurali e perché non sono titolari di licenza FIA e, secondo la Corte, non sono quindi soggetti alle norme della federazione.
La capacità della FIA di escludere coloro che intenzionalmente hanno messo la vita degli altri a rischio non è mai stata messa in dubbio e la FIA sta considerando attentamente le opzioni di ricorso su questo punto. Inoltre la FIA intende esaminare le azioni appropriate per assicurare che nessuna delle persone impegnate in attività pericolose o imbrogli siano ammessi a prendere parte della Formula 1 in futuro".
PIQUET A RISCHIO QUERELA - Riassumendo, la Federazione blocca per almeno 10 mesi sia Briatore sia Symonds. Intanto, l’ex direttore del team Renault ha dichiarato che presto diventerà padre e quindi non ha intenzione di tornare in qualche maniera in Formula 1. Continuerà invece a gestire piloti, come Webber, Kovalainen e Di Grassi, mentre ha annunciato che prenderà in considerazione la possibilità di portare in tribunale i Piquet, padre e figlio, grandi manovratori del caso Singapore 2008.




