Citroën Spacetourer: tutto famiglia e lavoro

01 marzo 2016

Il nuovo multispazio Citroën Spacetourer ha una duplice vocazione: è adatto come mezzo da lavoro, ma anche per le famiglie numerose.

Citroën  Spacetourer: tutto famiglia e lavoro
DA LAVORO E PER LA FAMIGLIA - I tagli netti delle superfici e le fiancate molto verticali tradiscono l’origine della Citroën Spacetourer (nelle foto la concept SpaceTourer Hyphen realizzata per il Salone di Ginevra), veicolo studiato per l’utenza professionale e quindi meno aggraziato di una monovolume. La dotazione e le finiture interne sono però di livello, del tutto paragonabili a quelle di una vettura stradale: in opzione sono previsti la connettività Apple CarPlay ed i rivestimenti in pelle, che abbiamo toccato con mano qui al Salone di Ginevra. L’azienda francese prova così ad attribuire un’immagine più turistica e famigliare alla sua multispazio, che nasce in origine come veicolo da lavoro e si trasforma poi in vettura per il trasporto passeggeri, seguendo l’esempio della Jumpy o della Fiat Doblò: lo stile esterno risente della necessità di offrire un abitacolo spazioso e dalla forma regolare, ma i contenuti interni solo molto più ricercati di quelli che vengono solitamente associati ad un furgone. 
 
TRE MISURE IN LUNGHEZZA - Gli stilisti della Citroën hanno dovuto rispettare vincoli precisi in materia di stile esterno, legati alla natura comune del progetto: lo Spacetourer condivide gran parte dell’estetica e degli organi meccanici con i modelli “gemelli” Peugeot Traveller e Toyota Proace, realizzate in condivisione per risparmiare sui costi di sviluppo e di produzione. I designer sono intervenuti  per aggiornare lo stile delle parti anteriori e posteriori, così da attribuire ai rispettivi veicoli una personalità diversa e ben definitiva. La versione della Citroën prevede luci diurne a led montate in senso trasversale e la classica mascherina con il Double Chevron. La Spacetourer è disponibile con otto vernici esterne ed in tre varianti di carrozzeria, lunghe 460 cm, 495 cm e 530 cm. Il passo oscilla fra 292 cm e 327 cm. L’altezza del corpo vetture è di 190 cm, valore che promette un livello di abitabilità non comune.
 
ANCHE PER OTTO PASSEGGERI - L’abitacolo della Citroën Spacetourer ospita cinque, sette od otto sedili e può essere configurato a piacimento, grazie alla possibilità di rimuovere le sedute (tutti indipendenti). I sedili della seconda e della terza fila sono scorrevoli e reclinabili. La Citroën Spacetourer impiega una piattaforma costruttiva di derivazione automobilistica, quella EMP-2 già utilizzata da C4 Picasso e Grand C4 Picasso. In questo modo non è soltanto più facile alloggiare motori e cambi di nuova generazione, ma è possibile utilizzare sospensioni più raffinate: davanti si trova uno schema MacPherson e per il posteriore viene scelta una geometria con bracci obliqui, studiata per rubare meno spazio possibile al vano bagagli. A listino saranno presenti solo motori a gasolio, da 1.6 litri o 2.0 litri, con potenze comprese fra 95 CV e 180 CV. È previsto il cambio automatico. Nella dotazione sono presenti un monitor a sfioramento da 7 pollici, il sistema di ausilio al parcheggio ed il sistema per la frenata d’emergenza.
 
LA HYPHEN PER IL FUORISTRADA - La Citroën Spacetourer viene esposta al Salone di Ginevra anche in allestimento Hyphen, vettura laboratorio disegnata per anticipare una possibile variante a trazione integrale, con la quale affrontare percorsi lontani dall’asfalto. Prevede sedili in pelle nappa, cuciture di color arancione, cerchi da 19 pollici ed elementi a protezione del corpo vettura, sistemati in maniera da non rovinare la meccanica quando si percorrono strade non battute. L’elaborazione è curata dalla Dangel, specializzata nel preparare vetture per il fuoristrada della Citroën o della Peugeot.
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