Ragnatele pericolose

Sicurezza
30 giugno 2010

Basta poco per incrinare il cristallo: visibilità e sicurezza diminuiscono, e si rischia una multa. Ma cambiarlo (o ripararlo) non è un problema.

Attenti al sassolino
Il parabrezza panoramico della nuova Citroen C3 è di sicuro effetto. Ma se si rompe quanto ci costa?

COME UN PROIETTILE - Un sassolino “sparato” da un pneumatico dell’auto che ci precede, e addio parabrezza. Non va in pezzi (il vetro stratificato è formato da due lastre unite a sandwich tramite trattamento termico con una pellicola di PVB), ma si crepa. Se il danno è limitato a una superficie non più larga di un centimetro, si può farlo riparare con una speciale resina trasparente: mezz’ora circa di lavoro e una spesa fra 50 e 80 euro.

LA SICUREZZA È COMPROMESSA - Se, invece, la crepa è più estesa, il parabrezza va sostituito: al minimo urto (per esempio, una buca nell’asfalto) l’incrinatura potrebbe allargarsi fino ad annullare la protezione offerta dall’airbag del passeggero che, gonfiandosi, romperebbe il vetro.

UN ESBORSO PESANTE
- Cambiare un parabrezza non è troppo complicato e richiede un paio d’ore; per contro, la spesa è pesante
(in media 500 euro). Visto l’abbordabile costo delle polizze, il consiglio è di assicurarsi contro questo rischio.

Mettete l’auto in buone mani
Con la "polizza cristalli" non si spende nulla al momento della riparazione.

MEGLIO ASSICURARLI - Per la riparazione ci si può recare in un centro specializzato o in una carrozzeria. Chi ha la “polizza cristalli”  non può che rivolgersi a un riparatore specializzato: non spenderà nulla, dovrà solo firmare un documento che autorizzi l’officina a incassare dalla Compagnia assicuratrice l’ammontare della fattura. Con le carrozzerie serve più tempo: bisogna compilare un modulo per l’assicurazione in cui si descrive il danno (alcune società chiedono che sia corredato di una foto), pagare il conto di tasca propria e chiedere il rimborso alla propria Compagnia.

RIPARAZIONI A DOMICILIO - Molti centri di sostituzione rapida sono attrezzati per offrire un comodo servizio: la sostituzione del parabrezza direttamente a casa del cliente. La spesa cambia di poco e il risultato del lavoro è garantito. La qualità dei cristalli di sostituzione è analoga a quella dei ricambi originali impiegati dalle Case automobilistiche: vengono prodotti nelle stesse fabbriche.

È meglio assicurarsi

ALLA FINE SI RISPARMIA - Come si è visto, la polizza cristalli permette di evitare un pesante esborso: la sostituzione del parabrezza costa da 350 a oltre 1.000 euro. Per stipularne una, abbinandola a una normale Rc auto, si spendono cifre ragionevoli: da 30 a 60 euro l’anno, a seconda della Compagnia assicuratrice.

IL “TETTO DI SPESA” - Spesso queste polizze prevedono un limite di indennizzo (in genere di circa 550 euro): se il costo della sostituzione lo supera, la differenza la deve aggiungere l’assicurato. Più rara la richiesta della franchigia (un centinaio di euro che vanno sottratti al costo della riparazione). A volte le Assicurazioni che offrono le polizze cristalli sono convenzionate con una catena di centri specializzati. In questi casi, se il cliente effettua la riparazione altrove, il rimborso non è totale.

Non è difficile mettere quello nuovo
Un parabrezza integro e perfettamente pulito è un essenziale elemento per la sicurezza di guida, specialmente di notte.

Vediamo come fare:

Foto 1 ok

SE È COSÌ, VA CAMBIATO - Se la “ragnatela” sul vetro è estesa, il parabrezza va cambiato, anche perché impedisce una corretta visibilità e si rischia una multa di 80 euro (articolo 79 del Codice della strada).

Foto 2

VIA QUELLO CHE NON SERVE - Prima di tutto bisogna smontare la guarnizione in gomma del parabrezza danneggiato, il tergicristallo e le griglie di plastica fra il cofano e la base del vetro.

Foto 3

PER EVITARE DANNI - Durante la lavorazione, plancia e sedili vengono protetti da coperture di plastica. Per non rigare il cofano, vi si stende sopra uno spesso telo di gomma.

Foto 4

SI “TAGLIA” LA COLLA - Per staccare il parabrezza lo si incornicia con un filo d’acciaio collegato a delle carrucole (fissate con due ventose). Riavvolgendosi, il cavo taglia il collante che collega il vetro al telaio.


Foto 5

VERRÀ RICICLATO - Eliminata la colla, si rimuove il cristallo. Un’azienda specializzata provvederà a smaltirlo e, in parte, a
riciclarlo (proprio come si fa con la carta e la plastica)


Foto 6

MASSIMA PULIZIA - Prima di incollare il nuovo cristallo, si pulisce con cura la parte della scocca su cui poggerà; poi si stende “l’attivatore”, un composto chimico che incrementa il potere adesivo del collante.

Foto 7

GUARNIZIONE E COLLA - Si prepara il parabrezza per applicarlo all’auto: prima s’inserisce la guarnizione di gomma che lo circonda, poi si stende il potente adesivo.

Foto 8

IL GIOCO È FATTO - Si monta il nuovo vetro aiutandosi con doppie ventose. Per evitare che si sposti mentre il collante asciuga, lo si blocca alla carrozzeria con uno speciale nastro adesivo: non lascia tracce sulla vernice.



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Ritratto di hackers88
27 aprile 2012 - 02:01
Sinceramente io credo che i soldi risparmiati per la polizza relativa ai cristalli e le relative franchigie che comunque in quasi tutti i casi ci sono e sono altine, credo bastino a compensare la spesa esborso sicuramente oneroso che costerà un cristallo completamente nuovo....la differenza fregatura tra le polizze è che il cristallo alla fine lo venite a pagare uguale se non di più...ma a rate, pagandovelo invece in un unica botta è chiaro che si nota di più l'esborso, ma facendo due conti e contando anche le probabilità di rischio secondo me le polizze sui cristalli non hanno molto senso....a meno che non si vada a fare del fuoristrada ovviamente :) Al limite la riparazione con la resina....ma non la polizza.
Ritratto di villareyes
10 ottobre 2017 - 12:48
Voglio dare la mia opinione. Io lavoro nella riparazione del parabrezza più di 7000 riparazioni di esperienza, posso attestare che una riparazione può durare per tutta la vita parabrezza se vengono utilizzati gli strumenti e resine idonee (io uso una marca diversa che utilizza Carglass) e, a seconda del tipo di danneggiamento, vengono utilizzate resine specifiche (diversi colori e densità) e anche le righe possono essere riparate finché non superano i 15 cm o raggiungono 3 righe insieme. Ovviamente, maggiore è il danno, maggiore è l'indice di rifrazione e quindi un po 'più visibile ma non pericoloso. Se un cliente ha compiuto un lavoro errato non significa che le riparazioni non siano raccomandate; questi oltre a ridurre i costi rappresentano un modello ecologico poiché la produzione o il riciclaggio di parabrezza genera una spesa enorme di energia e di inquinamento. Affidarsi alle riparazioni del parabrezza effettuate da tecnici qualificati, qualcosa è stato fatto dal 1975.

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